Stefanos Tsitsipas sembra avere la strada spianata per le semifinali dell’Atp 250 di Marsiglia. Stasera, intorno alle 19, affronta il russo Roman Safiullin, numero 163 al mondo che non ha mai sfidato in carriera. È un ostacolo che, malgrado la condizione fisica non ottimale del greco, non può far paura alla testa di serie principale del torneo.
ATP 250 MARSIGLIA, TSITSIPAS FA ANCORA FATICA
Stefanos Tsitsipas si è presentato a Marsiglia forte di due risultati importanti ottenuti nelle prime settimane del 2022: le semifinali degli Australian Open e la finale di Rotterdam. Manca l’ultimo step: il successo. Ma non sarà semplice, anche se su questi stessi campi ha già trionfato due volte, nel 2019 e nel 2020, oltretutto senza perdere neppure un set. Agli ottavi contro il francese Gaston ha rischiato: ha subito un break nel primo set, ma ha rimediato strappando subito il servizio all’avversario e chiudendo 6-3, mentre nel secondo parziale l’ha spuntata solo al tie-break. Si è capito, insomma, che il greco non è ancora al top della forma, a causa dell’operazione al gomito destro subita a novembre, ma la sua forza mentale è sempre di altissimo livello.
ATP 250 MARSIGLIA, TSITSIPAS SI FERMÒ AI QUARTI UN ANNO FA
Ciò che Stefanos Tsitsipas non deve fare è andare con la mente ai quarti di finale giocati a Marsiglia nella scorsa stagione, quando a sorpresa si fermò contro il francese Pierre Hugues Herbert, bravo a rimontare dopo aver perso il primo set. Ma al di là del fatto che giocasse in casa, era un rivale comunque superiore a Roman Safiullin, stando al ranking. Per trovare una sconfitta del greco contro un avversario oltre la centesima posizione bisogna risalire al Challenger di Le Gosier del 2018, quando perse contro il cileno Garin, che come lui, poi, ha scalato diversi gradini, cosa che a 24 anni il russo non ha ancora fatto.
ATP 250 MARSIGLIA, SAFIULLIN ARRIVA DA UN POKER
Roman Safiullin ha già vinto quattro partite a Marsiglia, le prime due nelle qualificazioni in due set, contro Gulbis e Lenz, le altre nel main draw contro Popyrin e Machac, entrambe in tre set, entrambe chiudendo con un successo al tie-break. Il carattere, insomma, non gli manca. Se ne accorse anche Alexander Zverev al Roland Garros del 2021, dove il russo costrinse l’allora numero 6 al mondo a ricorrere a due tie-break per superare il turno. Può essere un osso duro, insomma, soprattutto contro uno Tsitsipas che non ha ancora offerto la migliore versione di sé.
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