ATP 500 DUBAI DJOKOVIC-MUSETTI: RIECCO NOLE, LORENZO NON VUOL FARE LA VITTIMA SACRIFICALE

Submitted by Anonymous on Mon, 02/21/2022 - 16:14
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Redazione
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Tutti i riflettori puntati su Dubai. Perché il circuito del tennis mondiale s’è dato appuntamento in Medio Oriente in una tappa che gode sempre della stima e della simpatia di molti atleti, forse attratti dalle bellezze locali e più in generale dal confort che una località come quella dell’emirato sa sempre offrire.

Ma quest’anno c’è una ragione in più per seguire da vicino il torneo, poiché segna il ritorno in campo dopo quasi 3 mesi di Novak Djokovic, passato per la tempesta perfetta della mancata partecipazione agli Australian Open (pardon, della partecipazione bloccata dal governo australiano) e desideroso solo di mettersi alle spalle il periodo più burrascoso e complicato della sua carriera. Intanto quella che comincia oggi è la settimana numero 361 in vetta al ranking mondiale (non la molla dal 3 febbraio 2020), ma paradossalmente potrebbe essere anche l’ultima se Daniil Medvedev dovesse vincere il torneo ad Acapulco.

Eppure a Nole questo poco importerebbe: dopo aver dovuto spalare fango su fango, e ingoiato rospi amarissimi, a lui interessa solo tornare a giocare, e possibilmente a vincere. Anche se il primo ostacolo non sarà dei più semplici, perché Lorenzo Musetti di questi tempi è un cliente scomodo per chiunque.

IL PRIMATO MINACCIATO E UNA CONDIZIONE DA VALUTARE

Prima domanda, tanto banale quanto scontata: come si presenterà Djoko all’appuntamento con il primo match del 2022? A sentire il diretto interessato, per dirla alla Rovazzi, bene ma non benissimo. Perché oltre due mesi di stop nelle gambe si fanno sentire, e in mezzo c’è stato tutto il trambusto australiano. L’ultimo incontro disputato dal serbo è datato 3 dicembre, quando in Davis Cup batté Cilic 6-4 6-2 (poi perse il doppio decisivo che consegnò la vittoria dell’incontro alla Croazia).

Sono 80 giorni che Nole non imbraccia una racchetta e il primo avversario sarà quel Musetti che a Rotterdam ha raggiunto i quarti, battuto un po’ a sorpresa da Lehecka al terzo. L’italiano però è in fiducia: attualmente è numero 58 al mondo e con una vittoria sarebbe sicuro di ottenere il best ranking in carriera, ritoccando la posizione 57 occupata la settimana scorsa.

E benché il giovane toscano prediliga maggiormente i campi in terra battuta, il cemento di Dubai non eccelle per velocità e sembra adattarsi bene anche alle caratteristiche di giocatori non così adatti a giocare sul duro. La differenza a livello di condizione fisica potrebbe risultare in qualche modo determinante: Musetti nell’ultimo mese ha già disputato 7 match in singolare, evitando di scendere in campo la settimana scorsa in Qatar per via di un breve attacco influenzale che l’ha costretto a rinunciare al torneo.

QUANDO MUSETTI FECE PAURA AL SERBO

C’è un precedente tra i due giocatori, datato 7 giugno 2021: sul “Philippe-Chartier” di Parigi, campo centrale del Roland Garros, nel match degli ottavi di finale l’italiano andò a un passo da una clamorosa vittoria contro il numero uno al mondo, costretto a rimontare dopo aver perso i primi due set al tiebreak.

Musetti, che era reduce da una battaglia con Cecchinato vinta al quinto set nel turno precedente, arrivò letteralmente svuotato di energie al termine del terzo set, perso 6-1, e non riuscì più a resistere alla violenza e all’intensità degli scambi nei 10 game successivi, tanto da ritirarsi sul 4-0 del quinto in favore del serbo, complice anche un fastidio muscolare, uscendo però tra gli applausi convinti del pubblico francese. Un precedente di cui far tesoro: finché Lorenzo seppe restare dentro la partita con entrambi i piedi, la sua caparbietà e la bravura nel far muovere da un lato all’altro del campo Djokovic gli permise di mettere seriamente a rischio il suo proposito di andare a conquistare lo slam parigino. Quella di oggi sarà una partita oggettivamente differente, anche per le tante implicazioni legate alle note vicende che hanno avuto per protagonista il giocatore serbo nelle ultime settimane.

Nole si presenta a Dubai come testa di serie numero uno (Musetti ha beneficiato di una wild card) ma il tabellone nella parte alta non sarà dei più semplici: chi vincerà la sfida in programma oggi non prima delle 17,30 italiane (diretta su SuperTennis, canale 64) troverà al secondo turno uno tra Khachanov e De Minaur, quest’ultimo giustiziere di Musetti al primo turno degli Australian Open giusto un mese fa.

L’ostacolo maggiore potrebbe essere rappresentato in semifinale dai canadesi Shapovalov e Auger-Aliassime, quest’ultimo a sua volta appena battuto nella finale a Marsiglia dal russo Rublev, che è l’uomo da battere nella parte bassa del tabellone dove è presente anche Jannik Sinner, atteso alla prima uscita dopo il divorzio da Riccardo Piatti e con Simone Vagnozzi nel ruolo di allenatore.

(Credits: Getty Image)

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