REAL MADRID-OLIMPIA MILANO: ALLA WIZINK ARENA CI SI GIOCA IL SECONDO POSTO

Submitted by Anonymous on Thu, 03/10/2022 - 13:47
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Redazione
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Di tutti i momenti che poteva scegliere, Milano per volare a Madrid ha selezionato quello forse meno indicato. Un po’ per problemi interni dettati da un’infermeria che è tornata ad affollarsi come nei giorni in cui c’è il mercato in città, un po’ perché per la prima volta dopo chissà quanto tempo il Real è spalle al muro, e soprattutto lo è coach Pablo Laso che sente la sua panchina scricchiolare dopo i recenti passi falsi in ambito nazionale e continentale. L’ultimo, questione di un paio di giorni fa, la sconfitta in volata a Belgrado contro la Stella Rossa, con tutto il carico di polemiche legate a qualche fischio arbitrale non troppo gradito nelle battute conclusive del match.

Ma quando a Madrid alzano la voce, le antenne di chi sta in cabina di comando si drizzano in fretta. Milano però non ne vuol sentire parlare: la trasferta nella capitale spagnola è sempre complicata, lo dice la storia e il blasone del club, e a ben vedere lo dice anche la classifica. Che vede Real e Olimpia appaiate con 16 vittorie e 6 sconfitte ciascuna, ma con i madrileni che al momento sarebbero secondi per via della migliore differenza canestri negli scontri diretti. Dopotutto al Forum in stagione sono passate appena tre squadre, e quella di Laso era una di queste.

MILANO PERDE I PEZZI: ANCHE IL CHACHO RESTA A CASA

Ettore Messina, ennesimo ex della sfida, avrebbe voluto vedere sull’aereo che ha portato la squadra a Madrid almeno uno tra Datome e Rodriguez. Invece entrambi sono rimasti a casa, e questa non è una buona notizia: il Chacho, a sua volta grande ex, ha chiesto di restare in Italia per motivi personali, e questo complica enormemente il piano partita.

Superfluo dire che si tratti di un’assenza pesante, ma dovremo trovare il modo per adattarci alla situazione

ha spiegato Messina.

Come si batte il Real? Intanto, reggendo a rimbalzo: loro hanno una coppia di lunghi formidabile e dovremo cercare di limitare la presenza difensiva sia di Tavares che di Poirier. Però dovremo far circolare velocemente la palla ed essere molto incisivi in attacco. Non è una partita impossibile, ma serviranno attenzione e concentrazione in entrambi i lati del campo. Se dovessimo giocare come sappiamo, e come abbiamo pensato di fare, allora credo che potrebbe scaturirne qualcosa di buono.

Le assenze però di Rodriguez e Datome, sommate a quelle di Shields, Kell e Moraschini, obbligano il tecnico a rivedere molti dei suoi piani. Almeno è recuperato Mitoglu, che aveva subito un colpo alla caviglia nella gara vinta con il Pana la settimana scorsa: toccherà al greco spartirsi minuti preziosi con Hines, chiamati a provare a portare Tavares lontano dal canestro e in generale a rincorrerli per il campo.

REAL, LA PANCHINA DI LASO È IN PERICOLO

Il Real è in crisi nera: viene da 4 sconfitte filate, di cui tre in Eurolega, anche se quella che fa più male è piuttosto la battuta d’arresto patita nella finale di Copa del Rey contro il Barcellona. Che per settimane è stato tenuto dietro in classifica, salvo poi dover cedere lentamente e inesorabilmente il passo all’armata blaugrana. Il Real versione 2021-22 non è al pari di quelle precedenti, che pure avevano sempre steccato la stagione europea.

Quest’anno le cose hanno preso una piega differente, almeno fino a inizio anno, quando è arrivata una flessione che ha finito per mettere seriamente in discussione il futuro di Laso sulla panchina madrilena. La gara di stasera paradossalmente potrebbe rivelarsi alla stregua di un dentro o fuori per il tecnico, che dovrà fare a meno di Taylor e probabilmente anche di William-Goss, uscito malconcio dalla trasferta di Belgrado. Di sicuro non saranno della partita neppure il giovane play Alocen e Causeur.

ENIGMA REAL: DIFESA SUPERBA, ATTACCO SPUNTATO

Se in difesa il Real è solido e può contare sui centimetri e la stazza dell’ex Cleveland Cavaliers Edy Tavares e sull’ex Boston Celtics Vincent Poirer, in attacco ultimamente le cose sono andate decisamente meno bene: la media punti delle 4 gare perse contro Barcellona (68), Fenerbahce (51), Zalgiris (47) e Stella Rossa (62) racconta di appena 57 punti realizzati a partita, con percentuali bassissime e una sensazione di smarrimento che non ha risparmiato nessuno.

In calo da tempo c’è Gabriel Deck, rientrato dalla parentesi NBA con OKC ma ancora al di sotto dei propri standard. Tanto che la carretta continuano a tirarla Sergio Llull, Thomas Huertel, Guerschon Yabusele e Urban Klavzar, osservati speciali della difesa dell’Olimpia. Il Real in casa ha perso una sola volta in stagione, guarda a caso contro il Barça, e all’andata al Forum vinse in volata per 75-73 nella serata in cui si infortunò Shields e dove Causeur fu top scorer madrileno con 17 punti.

Stasera però non ci sarà, e almeno questa per Messina non è una brutta notizia. L’obiettivo di Milano è duplice: vincere, salire al secondo posto e guadagnarsi anche il vantaggio nello scontro diretto (basterà vincere con 3 punti di scarto). Anche perché il calendario da qui al termine della regular season sarà bello tosto, e portarsi avanti col lavoro non sarebbe affatto cosa sbagliata. Alla WiZink Arena palla a due alle 20,45, diretta su Sky Sport e Eleven Sport.

(Credits: Getty Image)

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