INDIAN WELLS ALCARAZ-McDONALD: LO SPAGNOLO HA VOGLIA DI STUPIRE ANCORA

Submitted by Anonymous on Fri, 03/11/2022 - 14:46
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Redazione
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Non era una seduta premio, ma è pur sempre qualcosa di cui andar fieri o vantarsi con gli amici. Non a caso Carlos Alcaraz s’è lasciato immortalare ben volentieri con Rafa Nadal dopo la sessione di allenamento svolta dai sue in uno dei campi periferici dell’immenso Tennis Garden di Indian Wells. Carlos e Rafa, accomunati non solo dal passaporto (cioè entrambi spagnoli) ma anche da un destino che a detta di molti potrebbe far incrociare le loro strade: che Alcaraz sia considerato una sorta di erede di Nadal è opinione diffusa da tempo, al netto di due stili di gioco abbastanza differenti.

Si somigliano per come vestono e per come incutono timore agli avversari, e in fondo per il fatto di essersi proposti da giovanissimi come assoluti protagonisti del massimo circuito professionistico. Le attese riposte in Alcaraz sono enormi e la vittoria ottenuta nell’Open di Rio de Janeiro (il più giovane di sempre a conquistare un torneo 500: 18 anni e 9 mesi) non ha fatto altro che confermare il suo stato di forma decisamente elevato. E in California arriverà una bella prova del nove per capire fino a dove potrà spingersi in questa “calda” primavera americana.

McDONALD È TOSTO, MA (FORSE) NON ABBASTANZA

Il primo ostacolo sul cammino di Carlos risponde al nome di Mackenzie McDonald, attuale numero 59 al mondo (ma nella classifica aggiornata in tempo reale è già salito alla 53), fresco di vittoria nel debutto contro l’ungherese Fucsovics, battuto in due set per 7-6 (con tiebreak infinito concluso sul 13-11) e 7-5. Non proprio un esordio soft per il giovane spagnolo: McDonald ha conquistato i quarti di finale a Dubai, battuto solo da Rublev e dopo averlo sonoramente battuto nel primo set (2-6 6-3 6-1).

E un turno l’aveva superato anche agli Australian Open, a Lione e Rotterdam, a riprova del fatto che contro il talento di Piedmont (contea non troppo distante da Coachella: di fatto è come se giocasse in casa) non è mai semplice trovare la soluzione giusta ai propri perché. I due non si sono mai affrontati in carriera e di fatto appartengono a due generazioni di tennisti diverse tra loro: McDonald è classe 1995, ha fatto una discreta carriera nel mondo dei Challenger ed è salito alla ribalto nel 2021, conquistando anche una finale in un torneo 500 a Washington, persa contro Jannik Sinner.

Come miglior risultato in carriera negli slam si è spinto fino al quarto turno agli Australian Open 2021, ma sta facendo vedere le cose migliori da un anno a questa parte. Di Alcaraz invece si conosce ormai ogni minimo segreto: il murciano è un talento precoce, il faro della Next Gen 2.0, destinato (si spera) a battagliare per il vertice con il quasi coetaneo Sinner. Da un anno a questa parte ha scalato vette inesplorate, e punta a fare ancora di più.

DERBY TRA AMICI IN VISTA. E POI MEDVEVDEV…

Pronostico abbastanza scontato, con tutte le incognite del caso. Perché Alcaraz, reduce dal vittorioso esordio in Davis Cup contro il romeno Marius Copil, ha disputato l’ultimo incontro in un torneo lo scorso 20 febbraio, guarda a caso nella vittoriosa finale di Rio. E in questa stagione ha già affrontato due volte Berrettini, cedendo in Australia ma prendendosi la rivincita in una lotta in tre set in terra brasiliana. Nell’ultimo periodo ha preferito concentrarsi su alcuni aspetti del gioco in allenamento, piuttosto che affrontare altri tornei, ad eccezione dell’incontro di Davis.

Chi vincerà il match affronterà nel terzo turno il vincente della sfida tra lo spagnolo Bautista-Agut e l’americano Wolf: quest’ultimo ha battuto il francese Gaston in due set nel primo match nel tabellone principale, garantendosi l’incrocio con Bautista-Agut che ha beneficiato di un bye. Per Alcaraz si profila dunque un derby fratricida: assieme al collega e amico spagnolo ha condotto la propria nazionale verso una comoda vittoria in Davis Cup giusto una settimana fa. Sullo sfondo negli ottavi c’è la possibile sfida con Daniil Mdvedev, numero uno del seeding, pronto a difendere con le unghie e con i denti la vetta del ranking mondiale conquistata alla fine di febbraio.

(Credits: Getty Image)

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