Manchester United e Tottenham, al momento, sono fuori dalla zona Champions e rischiano seriamente di restarci, considerando che Manchester City, Liverpool e Chelsea sono troppo lontane, oltre che obiettivamente superiori, mentre l’Arsenal, già davanti a entrambe seppur di poco, ha tre gare in meno rispetto ai Red Devils e una rispetto agli Spurs. Così la sfida di domani a Old Trafford (fischio di inizio ore 18.30) ha tutta l’aria di uno spareggio, che potrebbe estromettere definitivamente chi uscirà sconfitto e tenere almeno in corsa chi riuscirà a spuntarla.
PREMIER MANCHESTER UNITED-TOTTENHAM, COSA HA PORTATO LA RIVOLUZIONE
Nel girone d’andata Manchester United e Tottenham si sono sfidati il 30 ottobre: il tecnico dei Red Devils era Ole Gunnar Solskjaer, quello degli Spurs era Nuno Espirito Santo che perse 3-0 e subito dopo fu esonerato. Tre settimane dopo, in ogni caso, la stessa sorte è toccata al manager norvegese, così oggi ci sono allenatori diversi, Ralf Rangnick e Antonio Conte. Due guru ai quali i rispettivi club si sono affidati per entrare nell’Europa che conta, oggi un obiettivo imprescindibile per competere ad altissimi livelli. Il risultato è che entrambe le squadre sono sicuramente risalite, ma all’appuntamento arrivano con umori diametralmente opposti: lo United è stato appena travolto dal City ed è alle prese con il caso Cristiano Ronaldo, escluso nel derby, il Tottenham ha ritrovato i gol di Kane e ha vinto le ultime due partite di campionato segnando 9 gol complessivi e subendone zero.
MANCHESTER UNITED-TOTTENHAM, IL FATTORE CONTE
Antonio Conte non è un mago e anche lui, al Tottenham, ha preso qualche batosta, perdendo ad esempio quattro partite su cinque in Premier League tra il 23 gennaio e il 23 febbraio. Un mese terribile, dove però è arrivato anche il successo sul campo del Manchester City. Il livello del campionato è così alto che ogni partita è assolutamente imprevedibile, compreso quella di domani. Quello che è prevedibile, al massimo, è l’atteggiamento: il Tottenham altererà momenti di pressione alta ad altri in cui prediligerà aspettare per ripartire rapidamente e azionare Kulusevski e Son. Ecco dove si gioca la sfida: se lo United, che ritrova Varane guarito dal covid, riuscirà con le marcature preventive a non farsi trovare scoperto, allora avrà buone probabilità di uscirne indenne, ma i 38 gol subiti preoccupano. Il Tottenham dovrà invece evitare di dare coraggio a una squadra che tecnicamente, con Pogba e Fernandes a centrocampo, è superiore, ma soprattutto dovrà essere bravo a raddoppiare su Elanga e Sancho sulle fasce. Impossibile, allora, capire come finirà, ma c’è da mettere la mano sul fuoco sul fatto che vedremo una gara ad altissima intensità.
MANCHESTER UNITED-TOTTENHAM, LE PROBABILI FORMAZIONI
Manchester United (4-2-3-1): De Gea; Dalot, Varane, Maguire, Telles; Pogba, Fred; Sancho, Fernandes, Elanga; Ronaldo. All. Rangnick
Tottenham (3-4-3): Lloris; Romero, Dier, Davies; Doherty, Hojbjerg, Bentancur, Reguilon; Kulusevski, Kane, Son. All. Conte
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