INDIAN WELLS NADAL-KYRGIOS: UN CLASSICO CHE TORNA IN SCENA DOPO DUE ANNI

Submitted by Anonymous on Thu, 03/17/2022 - 15:19
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Redazione
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L’allarme l’ha lanciato mezzora dopo la vittoriosa sfida contro Reilly Opelka:

Il dolore al piede sinistro è tornato, ho avvertito un fastidio durante il secondo set. Lo dico non per mettere le mani avanti, ma semplicemente perché questo è ciò che dice il mio corpo e so perfettamente di dover stringere i denti per tutte le gare che mi restano da giocare sul cemento. Sulla terra ad aprile e maggio andrà meglio, ma spero che il mio piede riesca a reggere almeno fino a domenica. Anche se la mia mente è concentrata solo sui miei avversari e su quello che devo fare.

Rafael Nadal col tempo è diventato anche saggio: sa bene che al suo fisico ha sempre chiesto tanto, ma sa anche quand’è il momento di tenere duro o di prendere una pausa. Per questo ha già fatto sapere in anticipo che non avrebbe giocato a Miami, anche se magari non aveva messo in conto che il riacutizzarsi del problema al piede sinistro (che dal 2005 soffre della sindrome di Mueller-Weiss) gli avrebbe messo i bastoni fra le ruote durante il torneo californiano.

Quello che dopo il difficoltoso e avventuroso esordio contro Korda l’ha visto superare in due set sia Evans che Opelka, e che per i quarti gli propone un incrocio che è ormai un classico con Nick Kyrgios, a sua volta risorto in questo primo scorcio di 2022 grazie anche all’entusiasmo generato dal successo in doppio agli Australian Open assieme a Kokkinakis.

KYRGIOS È RINATO: SIN QUI UN TORNEO IMMACOLATO

Nei 7 precedenti disputati nelle rispettive carriere, il bilancio è di 5-5 a favore di Rafa. Che ha perso il primo confronto a Wimbledon nel 2014, ma che ha vinto l’ultimo datato gennaio 2020 sul cemento di Melbourne. La stima reciproca tra i due non è mai stata messa in discussione, se è vero che non più tardi di tre settimane fa proprio Kyrgios arrivò ad affermare in una intervista che qualora Nadal dovesse vincere il prossimo Roland Garros il mondo del tennis avrebbe dovuto omaggiarlo e innalzarlo come il vero GOAT della racchetta.

Il piccolo vantaggio dell’australiano, in questo frangente, lo si può legare al fatto che l’influenza che ha colpito Sinner gli ha risparmiato una faticaccia negli ottavi di finale, tanto da essere stato promosso ai quarti senza aver neppure necessità di scendere in campo. Kyrgios in realtà ha già giocato tre gare, tante quante ne ha disputate Nadal, sui campi del Tennis Garden di Coachella: al debutto nel primo turno ha battuto in due set l’argentino Baez, quindi s’è ripetuto nel turno successivo contro Delbonis e poi ha ulteriormente alzato l’asticella superando Casper Ruud con un doppio 6-4.

E in virtù di quest’avvio di torneo decisamente convincente il suo ritorno nella top 100 mondiale a partire da lunedì prossimo è pressoché scontato, con una trentina di posizioni guadagnate.

CACCIA A UNA SEMIFINALE TUTTA SPAGNOLA

Nadal nel 2022 ha conosciuto solo vittorie: è arrivato a 18 successi consecutivi, anche se ufficialmente sono 19 (cioè considerando anche il bye di cui ha beneficiato contro Griekspoor nell’ATP di Melbourne di inizio gennaio), e pertanto ha collezionato la sua miglior striscia di inizio stagione che è anche la terza all time dietro alle due fatte registrare da Djokovic nel 2011 (ben 41 vittorie, record pressoché irraggiungibile) e nel 2020 (26). Al di là del fastidio al piede, è evidente come i favori del pronostico pendano dalla parte del mancino di Manacor, che magari nella testa potrebbe già cominciare a pensare a quel che potrebbe trovare in semifinale, cioè allo scontro generazione con Carlos Alcaraz, cioè l’enfant prodige del tennis spagnolo.

Contro Opelka, in un match deciso in entrambi i set al tiebreak, Nadal ha mostrato numeri altisonanti nelle percentuali di punti vinti sia con la prima che con la seconda di servizio (entrambi sopra l’80%), pur riuscendo a strappare la battuta in una sola occasione all’americano, che ha concesso 5 palle break in tutto il match. Contro il Kyrgios visto contro Norrie potrebbe non bastare: l’australiano è in gran forma, non ha nulla da perdere e confida di trarre linfa vitale anche dal calore del pubblico californiano, che è tra i più chiassosi di tutto il circuito.

Situazioni, queste, che solitamente galvanizzano un istrione come Kyrgios, che a 27 anni sembra essersi deciso a mettere la testa a posto e ritentare una scalata come Dio comanda ai piani alti del ranking mondiale. Battere Nadal, soprattutto questo Nadal, potrebbe far scattare in lui l’ennesima scintilla.

(Credits: Getty Image)

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