INDIAN WELLS ALCARAZ-NORRIE: CARLOS FA PAURA E VUOLE REGALARSI RAFA

Submitted by Anonymous on Thu, 03/17/2022 - 17:39
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Redazione
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Li chiamano i tennisti del domani, quelle della Next Gen, ma forse sarebbe ora di convincersi che sono già il presente (e non solo il futuro) del mondo ATP. Soprattutto Cameron Norrie, che va per le 27 primavere e qualche mese fa a Indian Wells ha conquistato il suo primo Masters 1000 in carriera. Ripetersi sarebbe un bel modo per dimostrare al mondo quanto vale, e soprattutto per sfondare una volta per tutte quella top 10 sin qui soltanto annusata, ma mai arpionata.

Peccato però che sulla sua strada dovrà incrociare quel Carlos Alcaraz che sin qui ha fatto impressione per solidità, forza e dedizione alla causa: per come è sbarcato sul suolo californiano, più che di fronte a un essere umano verrebbe voglia di credere di trovarsi davanti a un marziano.

Non a caso i paragoni con il suo connazionale più illustre si sprecano: anche Nadal a 19 anni si rivelò al mondo della racchetta, principalmente però passando per la terra rossa, per lui una sorta di guardino di casa. Alcaraz rispetto al suo idolo sa destreggiarsi con molta più efficacia sul cemento, nonostante sin qui abbia ottenuto le maggiori soddisfazioni sulla terra, vedi le finali vinte a Umago (luglio 2021) e giusto qualche settimana a Rio.

E nelle tre gare disputate a Indian Wells ha lasciato la miseria di 13 game agli avversari, di cui 5 in un set unico contro Monfils. Che sembrava poterlo tenere a bada, forte della sua esperienza, ma che a malapena ha retto un set

NORRIE SOGNA IL BIS E LA TOP 10 MONDIALE

Alcaraz-Norrie è un incrocio intrigante, di quelli per i quali vale la pena restare svegli (giocheranno quando in Italia saranno le 2) e che si presenta come uno dei più incerti e intriganti del programma dei quarti. Per chi vincerà in palio ci sarà una possibile (probabile) sfida contro Rafael Nadal in semifinale, e naturalmente tanto in Spagna quanto nel resto dell’universo tutti fanno il tifo affinché si possa assistere a un bel derby iberico.

Norrie però non può essere dello stesso avviso: quando nell’ottobre del 2021 mise le mani sull’edizione più atipica del torneo californiano, quella disputata in autunno a causa della pandemia, agli occhi del grande pubblico il britannico fu bravo a pescare la carta giusta dal mazzo.

Certo gli avversari affrontati non furono dei più insormontabili: Basilasvhili in finale (e col georgiano ha vinto, soffrendo, anche nel terzo turno del torneo corrente), Dimitrov in semifinale e Schwartzmann nei quarti, giusto per citare gli ultimi tre. Stavolta difendere il titolo rischia di rivelarsi dannatamente più complicato, anche perché l’Alcaraz visto sui campi del Tennis Garden è quanto di più simile possa esistere alla perfezione. Un talento in rampa di lancio, desideroso di regalarsi una semi contro il suo idolo.

ALCARAZ DA 10 PARTITE SA SOLO VINCERE

Per rendere l’idea del grado di difficoltà che attende il britannico basta spostare indietro le lancette di 6 mesi quando a Flushing Meadows, nell’unica sfida disputata con Alcaraz, venne spazzato via in tre set e senza mai dare l’impressione di poter prendere in mano l’incontro, cedendo ben 6 turni di battuta al giovane murciano. Che non perde una partita da fine gennaio, da quando cioè fece sudare e neppure poco Matteo Berrettini nel terzo turno degli Australian Open.

Da allora sono arrivate solo vittorie: 5 al Rio Open, dove ha conquistato il suo primo ATP 500 in carriera, una al debutto in Davis Cup, così da diventare il giocatore spagnolo più giovane di sempre a conquistare un incontro ufficiale nella competizione (battuto il precedente primato fatto registrare da Nadal), e quindi le tre messe in fila sul cemento della California, dove ha mostrato una maturità già lasciata intravedere nelle precedenti uscite. Alcaraz contro Norrie insegue due grandi obiettivi: intanto la prima semifinale in un Masters 1000, che salvo sorprese (o meglio: se Kyrgios ne combina un’altra delle sue… o se il piede sinistro di Nadal decide di presentare il conto con qualche giorno d’anticipo al legittimo proprietario…) lo vedrà opposto a Rafa.

Ma soprattutto sogna di arrivare a giocarsi il titolo e compiere un notevole balzo avanti in classifica, dove comunque vada la settimana prossima farà registrare il best ranking (per ora è 17: qualora vincesse il torneo salirebbe alle 13). Ma anche Norrie ha il medesimo proposito: vincere a Indian Wells gli consentirebbe finalmente di scollinare in top 10, obiettivo che raggiungerebbe anche se dovesse arrivare in finale.

Negli ottavi contro Brooksby ha maramaldeggiato nel primo set per poi tirarsi fuori con grinta da una situazione che s’era fatta parecchio complicata nel secondo, grazie anche a un parziale di 8 punti a 1 che gli ha permesso di evitare di andare sotto per 4-1 e di trovare la parità sul 3-3, prima di ottenere il break decisivo nel settimo game dopo aver rimontato da 40-15. Comunque vada, contro Alcaraz non ci sarà da annoiarsi troppo.

(Credits: Getty Image)

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