La trentesima giornata di Serie A scatta oggi con due anticipi: alle 18.45 Sassuolo-Spezia e alle 21 Genoa-Torino. Non è coinvolta nessuna squadra di alta classifica, così, più che un posto per l’Europa, c’è in ballo soprattutto la salvezza dei due club liguri che hanno bisogno di punti (soprattutto i rossoblù) per raggiungere l’obiettivo. Ecco l’analisi delle due sfide.
SERIE A, SASSUOLO-SPEZIA OCCHIO ALLE SORPRESE
Sassuolo-Spezia è una gara in cui prevedere il copione tattico è piuttosto facile ma sostanzialmente complicato capire quale possa essere l’esito. Basta guardare la partita dell’andata: Thiago Motta si porta sul 2-0, poi viene fuori Raspadori che segna una doppietta rompendo un digiuno lungo tre mesi e mezzo (e quindici giornate). Ecco, prima indicazione utile: Raspadori, squalificato per l’ingenua espulsione di Salerno, non ci sarà. Così a Dionisi mancherà uno degli uomini chiave, ma ne ha altri per scardinare il prevedibile bunker che alzeranno gli avversari: Scamacca, con i cross; Traoré, assoluto protagonista nel girone di ritorno con le sue azioni personali; Berardi, che in assenza del compagno di Nazionale, dovrà catalizzare su di sé un numero ancora più alto di palloni. I cinque risultati utili di fila dicono che il Sassuolo è in buon momento, ma occhio a un dato prima di trarre conclusioni affrettate: dei 40 punti conquistati, solo 17 sono arrivati in casa, mentre lo Spezia ne ha conquistati 14 su 29 in trasferta, quasi la metà, battendo Venezia, Napoli, Genoa e Milan. Il successo di sabato scorso contro il Cagliari potrebbe aver ridato fiducia ai liguri dopo quattro sconfitte consecutive e la fame di punti superiore a quella del Sassuolo, visto che il Venezia terzultimo è a -7, ma con una partita in meno, potrebbe fare la differenza.
SERIE A, GENOA-TORINO QUASI ULTIMA SPIAGGIA PER BLESSIN
Alexander Blessin ha trasformato il Genoa, ma purtroppo per lui non ne ha trasformato la classifica. Ha ereditato la squadra al penultimo posto, a -6 dalla salvezza ed è esattamente allo stesso punto dopo sette giornate in cui ha raccolto sette pareggi, cinque dei quali con il punteggio di 0-0. Il problema da risolvere, allora, è quello dell’efficacia in zona offensiva, dove purtroppo per i rossoblù e il loro allenatore, la qualità non è altissima e probabilmente le energie spese per il pressing tolgono lucidità sotto porta ai vari Yeboah, Portanova e Melegoni, per citare i più utilizzati, mentre l’unico goleador, Mattia Destro, ha perso il posto da titolare proprio perché poco adatto al calcio di Blessin, e a quanto pare anche la magia del girone d’andata, così anche stasera dovrebbe cominciare in panchina. L’avversario di stasera non è certamente uno dei più comodi, perché anche il Toro fa dell’aggressività la propria arma vincente, anche se di recente contro le medio-piccole ha faticato a trovare le motivazioni, e in trasferta ha un rendimento persino inferiore a quello del Genoa, con appena 10 punti in 13 partite. Oltretutto non vince da più di due mesi, nel corso dei quali ha raccolto 4 punti in 7 gare, anche in questo caso meno del Genoa di Blessin. Oggi, infine, gli assenti sono parecchi, con Djidji e Sanabria che si sono aggiunti a Milinkovic, Fares, Praet e Pellegri, mentre Brekalo potrebbe fare spazio a Pjaca.
SASSUOLO-SPEZIA E GENOA-TORINO, LE PROBABILI FORMAZIONI
SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Muldur, Chiriches, Ferrari, Kyriakopoulos; Frattesi, Maxi Lopez, Henrique; Berardi, Scamacca, Traoré. Allenatore: Dionisi.
SPEZIA (4-3-3): Provedel; Amian, Erlic, Nikolau, Reca; Maggiore, Kiwior, Bastoni; Gyasi, Manaj, Verde. Allenatore: Thiago Motta.
GENOA (4-2-3-1): Sirigu; Hefti, Maksimovic, Ostigard, Vasquez; Sturaro, Badelj; Gudmundsson, Melegoni, Portanova; Yeboah. Allenatore: Blessin.
TORINO (3-4-2-1): Berisha; Izzo, Bremer, Rodriguez; Singo, Lukic, Mandragora, Vojvoda; Pobega, Pjaca; Belotti. Allenatore: Juric.
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