Inter-Fiorentina non è esattamente l'ultima spiaggia per Simone Inzaghi, ma un altro passo falso rischia di essere davvero deleterio. Oggi alle 18, i nerazzurri sono obbligati a vincere, un po' per non rischiare di perdere ulteriore terreno nei confronti del Milan che andrà in campo subito dopo, un po' per arrivare all'appuntamento del 3 aprile contro la Juventus nella migliore condizione morale e mentale, prima che fisica.
INTER-FIORENTINA, INZAGHI DEVE INVERTIRE IL TREND
Lo spartiacque è lo sciagurato derby del 5 febbraio: al minuto 74 di quella partita sembrava che l'Inter potesse ammazzare il campionato, come aveva fatto con abbondante anticipo nella scorsa stagione, prendendo il largo proprio dopo aver dato una lezione al Milan. Il bis non è riuscito e la doppietta di Giroud non ha ribaltato soltanto l'esito della sfida, ma anche la storia del torneo, almeno per il momento. Compreso quella partita, l'Inter ha raccolto 6 punti in 6 gare, media da retrocessione, battendo soltanto la Salernitana ultima in classifica, pareggiando contro Napoli, Genoa e Torino e perdendo anche contro il Sassuolo. Il trend va di nuovo invertito: nel girone d'andata Inzaghi vinse le ultime sette partite, c'è il calendario asimmetrico e anche gli avversari non sono gli stessi, oltre che lo stato di forma e in generale la situazione, ma servirebbe un identico filotto, anche se adesso mancano nove giornate, più una, considerando il recupero contro il Bologna.
INTER-FIORENTINA, ITALIANO E LE TRASFERTE IN FRENATA
Considerando soltanto le partite in casa, la Fiorentina sarebbe terza in classifica, seconda per media punti ottenuti alle spalle della sola Inter. In trasferta i viola si trasformano e hanno raccolto appena 17 punti in 14 partite, con cinque vittorie, due pareggi e sette sconfitte. La deduzione è piuttosto elementare: lontano dal Franchi, la squadra di Italiano non è la stessa, anche se in Coppa Italia è arrivata in semifinale vincendo a Napoli e a Bergamo. L'ultima sconfitta esterna, sul campo del Sassuolo, ha confermato questa tendenza, oltre che allontanare forse in modo definitivo i viola dal quarto posto, che non era un obiettivo, ma un sogno sì. Adesso la speranza è conquistare comunque l'Europa e l'ottava posizione di oggi, seppure con una partita in meno rispetto a Roma e Lazio, non lo consentirebbe. Ecco perché anche la Fiorentina oggi sarà spinta da grandi motivazioni.
INTER-FIORENTINA, BROZOVIC E LA LEGGENDA DEL PALLONE GIALLO
In un lontano Fiorentina-Inter, datato febbraio 2013, i tifosi del Franchi intonarono un coro che poi si è sentito spesso negli anni successivi: “Il pallone è quello giallo”. I viola diedero una lezione ai nerazzurri e i loro sostenitori sottolineavano ironicamente il colore dell'attrezzo principale, che per tutta la partita gli avversari avevano visto di rado. Ecco, la chiave della partita girerà anche oggi intorno al pallone e al suo possesso, perché senza Brozovic l'Inter fa una fatica incredibile a comandare il gioco. Contro una squadra che spesso pressa alto (anche se, come detto, a volte fuori casa è molto più timida) il rischio è che i nerazzurri non riescano a muovere rapidamente il pallone e a innescare Dzeko e Lautaro con azioni avvolgenti. Vidal non è mai stato un play, come non lo sono Barella e Calhanoglu, se Italiano dovesse piazzargli un uomo come Duncan addosso, anche se il suo 4-3-3 abitualmente non lo prevede, potrebbe rendergli la vita più complicata e dare modo alle ali, forse Ikoné e Gonzalez, di avere più spazio per gli uno contro uno.
INTER-FIORENTINA, LE PROBABILI FORMAZIONI
INTER (3-5-2): Handanovic; D'Ambrosio, Skriniar, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Vidal, Perisic; Dzeko, Lautaro Martinez. Allenatore: Inzaghi.
FIORENTINA (4-3-3): Terracciano; Odriozola, Milenkovic, Igor, Biraghi; Castrovilli, Torreira, Duncan; Gonzalez, Piatek, Ikoné. Allenatore: Italiano.
