Roma-Lazio è la partita che tutti aspettano nella capitale. È così da sempre e quest’anno vale ancora di più. Perché è un anno di transizione, con le due squadre in lotta per l’Europa, un po’ troppo lontane dalla zona Champions per sognarla, abbastanza sicure, ma non sicurissime, di accedere comunque a una delle altre due coppe. Così, quello che conta davvero, per i tifosi, è vincere il derby. E infatti oggi, alle 18, poco prima del tramonto, all’Olimpico ci saranno cinquantamila spettatori, cioè, viste le restrizioni anti-covid ancora in vigore, il sold-out.
ROMA-LAZIO COSÌ LONTANE COSÌ VICINE
In estate sia Roma che Lazio hanno cambiato allenatore affidandosi a due guru: da un lato José Mourinho, con i suoi 25 titoli e la promessa di una nuova era da inaugurare con i Friedkin al timone, dall’altro Maurizio Sarri e la sua promessa di bel calcio per ripartire dopo la fine del ciclo Inzaghi. Due filosofie contrapposte, due personaggi completamente diversi l’uno dall’altro, due squadre che hanno avuto problemi e risultati tutto sommato simili. La Lazio è quinta con 49 punti, la Roma un gradino sotto a 48. La differenza la fa il successo dei biancocelesti nello scontro diretto dell’andata.
ROMA-LAZIO MOURINHO E SARRI SULLA STRADA GIUSTA
Tra campionato e coppe la Roma arriva da sette risultati utili consecutivi e tenendo conto soltanto della Serie A, la striscia positiva si allunga a otto, con l’ultima sconfitta che risale al pazzo 3-4 contro la Juve del 9 gennaio. Rispetto a due mesi fa, il gioco non è mai decollato, ma Mourinho sembra aver trovato la sua squadra, che nelle ultime cinque partite ha subito appena due gol e ha segnato tre reti decisive nel recupero. Il carattere, prima di tutto. Anche nella Lazio di oggi è più riconoscibile la mano di Sarri: alterna ancora i risultati, ma non le prestazioni, mai scintillanti, ma mai deludenti, con la solita ricerca del possesso palla e delle verticalizzazioni improsvise per Immobile, e una ritrovata solidità, con sei clean sheet nelle ultime otto partite di campionato e l’unica sconfitta, contro il Napoli, arrivata un po’ casualmente, nel finale.
ROMA-LAZIO È ABRAHAM CONTRO IMMOBILE
Tammy Abraham e Ciro Immobile sono i due goleador e i due trascinatori di Roma e Lazio che, ironia della sorte, nello spettacolare derby d’andata con cinque reti, rimasero entrambi all’asciutto, anche se il capitano biancoceleste giocò comunque una splendida gara con gli assist per Pedro e Felipe Anderson. Il centravanti inglese non aveva ancora completato il processo di ambientamento, ma nel 2022 è esploso con 7 reti in campionato, una in Coppa Italia e quella decisiva per il passaggio del turno in Conference League, giovedì contro il Vitesse, che gli ha consentito di eguagliare il record di Montella e Batistuta di 21 centri alla prima stagione in giallorosso. Immobile, invece, è già a 26, e 21 li ha realizzati solo in camponato, dov’è capocannoniere. Rispetto ad Abraham è un centravanti diverso, più bravo a dettare la profondità, ma meno potente e meno abile nel gioco aereo. La loro sarà una sfida nella sfida e, prevedendo una partita più bloccata rispetto allo scorso autunno, probabilmente ancora più decisiva ai fini del risultato.
ROMA-LAZIO LE PROBABILI FORMAZIONI
ROMA (3-4-1-2): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Kumbulla; Karsdorp, Cristante, Mkhitaryan, Zalewski; Pellegrini; Zaniolo, Abraham. Allenatore: Mourinho
LAZIO (4-3-3): Strakaosha; Lazzari, Luiz Felipe, Acerbi, Marusic; Milinkovic.Savic, Leiva, Luis Alberto; Felipe Anderson, Immoble, Pedro. Allenatore: Sarri.
