Ha voglia di regalarsi un nuovo main draw, Andreas Seppi: è passato un po’ dall’ultima volta che c’è riuscito in un torneo Masters 1000, ma magari l’aria di Miami potrà regalare al 38enne di Caldaro quella gioia che insegue ormai da diversi mesi.
E il primo ostacolo sulla via che conduce all’ingresso nel tabellone principale risponde al nome di Tomas Machac, 21enne ceco che bazzica pressappoco le sue stesse latitudini nel ranking ATP (sono rispettivamente numero 138 e 143 al mondo) ma che è in forte ascesa dopo un avvio di 2022 decisamente a ritmo elevato, dove spicca su tutti il secondo turno conquistato agli Australian Open quando s’è dovuto fermare in 4 set di fronte al più esperto Cressy.
Per Seppi una sfida non certo semplice, ma apparentemente alla portata, come dimostra anche l’unico precedente disputato nelle rispettive carriera.
UN SOLO PRECEDENTE, VINTO CON ESPERIENZA
Dopotutto è storia abbastanza recente: nell’ottobre del 2021 l’italiano ha conquistato l’accesso ai quarti di finale del Challenger francese di Mouilleron le Captif superando in tre set Machac.
Un match particolarmente tirato, nel quale entrambi persero 5 volte il proprio turno di servizio, ma dove la differenza la fece la maggiore esperienza di Seppi nel saper gestire i punti decisivi, soprattutto nel tiebreak del primo set e nel nono gioco del terzo, nel quale con due palle break a disposizione l’altoatesino fu bravo a trovare una buona risposta sulla seconda e scappare sul 5-4, andando poi a servire (e chiudere) per il match.
Quel Seppi però era forse nel momento migliore della sua stagione, mentre quello che si appresta a scendere in campo a Miami appare un po’ meno performante rispetto ad altre versioni. L’uscita anticipata nelle qualificazioni di Indian Wells per mano di Kukushkin gli ha permesso di avere una decina di giorni per prepararsi al meglio al secondo torneo americano di inizio stagione, ma non ha dissolto le nubi che già si erano estese dopo l’eliminazione ad Acapulco per mano di Wolf (stesso 6-4 6-2 patito con il kazako) e più in generale in relazione a una prima parte di 2022 in chiaroscuro, fatta di 8 sconfitte in 12 incontri disputati (ma negli ultimi 9 il bilancio è di 2-7).
IL CECO NEL 2022 È PARTITO VERAMENTE FORTE
Machac è un giocatore giovane e di prospettiva. Ha inaugurato il 2022 con una vittoria nel Challenger di Traralgon, in Australia, superando in finale Bjorn Fratangelo (e nei quarti superò peraltro Kukushkin in tre set, anche se il kazako s’è preso la rivincita il mese dopo a Cherbourg) e arrivando a toccare a metà febbraio il suo best ranking alla 115, salvo poi rimbalzare indietro dovendo scartare diversi punti sulla precedente annata.
Rispetto a Seppi nell’arco degli ultimi due mesi e mezzo ha disputato il doppio degli incontri (24), vincendone 18 e di cui un paio anche contro avversari italiani: all’Open 13 di Marsiglia ha superato in due set Andrea Arnaboldi nell’ultimo incontro del tabellone delle qualificazioni, mentre nel Challenger di Forlì ha superato agli ottavi sempre in due set Stefano Napolitano. Al pubblico italiano aveva avuto modo di farsi conoscere nel gennaio del 2021, quando strappò un set a Matteo Berrettini nel match del secondo turno degli Australian Open.
La sconfitta di ottobre contro Seppi gli tornerà utile per capire meglio come cercare di arginare l’esperienza dell’altoatesino, che a Miami ha come miglior risultato gli ottavi centrati nell’anno di grazia 2013, quello che resta a tutt’oggi il migliore della sua carriera, sconfitto dall’allora numero 3 al mondo Andy Murray in una partita che si decise di fatto nell’ottavo game del secondo set, con l’italiano che andò a un passo dal procurarsi tre palle break per riequilibrare le cose. Storia vecchia quasi 10 anni, mentre ce ne passano 16 tra i duellanti odierni: quando in Italia saranno le 16,30, Seppi proverà a rimettersi in cammino verso quel torneo dal quale manca dal tabellone principale dal 2017.
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