MONDIALI QATAR 2022: IL PORTOGALLO VERSO IL PLAY-OFF

Submitted by Anonymous on Tue, 03/22/2022 - 16:41
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Redazione
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Ce lo sapreste vedere voi un mondiale senza Cristiano Ronaldo? Ecco, prima che madre natura faccia il suo corso, cioè arrivi a imporre all’asso portoghese di appendere gli scarpini al chiodo, magari ai piani alti della FIFA vorrebbero volentieri godersi un ultimo giro di giostra. E forse è questo il pericoloso più incombente per la nazionale del Mancio: Ronaldo non sarà più quel funambolo del gol che fino a un paio d’anni fa vinceva coppe europee e campionati nazionali in serie, ma rimane un brand come pochi ce ne sono in giro per il pianeta.

E pensare a Qatar 2022 senza un cinque volte Pallone d’Oro equivale a una mezza incompiuta: è forse questa la vera “minaccia” rappresentata da un Portogallo che ha deluso le attese all’ultimo europeo e ancor più finendo dietro alla Serbia nel proprio gruppo di qualificazione al mondiale mediorientale. Con l’Italia i lusitani erano accreditati alla stregua delle prime della classe, ma il sorteggio l’ha fatte convogliare dalla stessa parte del tabellone e nella migliore delle ipotesi solo una di esse potrà staccare il pass per il Qatar.

E sebbene tutto lasci presagire una sfida totale martedì 29 marzo al “Do Dragao” di Oporto, a CR7 e compagni prima toccherà un compito più delicato, quello cioè di sbarazzarsi dell’imprevedibile Turchia. Non che manchino il talento e l’esperienza, ma la marcia di avvicinamento di Fernando Santos non è stata scevra da pensieri e preoccupazioni, oltre che intoppi.

DIFESA DA REINVENTARE: PEREIRA SCALA CENTRALE CON FONTE

Prendete la difesa: se quella italiana non ride, con Bonucci e Chiellini a mezzo servizio e in forte dubbio, non va certo meglio a quella lusitana, dove mancherà Ruben Dias del Manchester City, eletto lo scorso anno miglior giocatore della Premier League. E all’ultimo minuto è saltata anche la presenza dell’esperto Pepe, fermato dal Covid nei controlli di routine di inizio ritiro, che spera almeno di rendersi disponibile per l’eventuale finale di martedì 29 marzo.

Due defezioni pesanti per Santos, che ha convocato in extremis il baby Tiago Djalo del Lille, ma che di fatto si ritrova costretto a reinventare la dorsale centrale davanti a Rui Patricio. Probabile che alla fine venga retrocesso Danilo Pereira a fare coppia con Fonte, soluzione già provata da Santos nell’amichevole dello scorso ottobre contro il Qatar.

Sulle corsie esterne la scelta è più variegata: Joao Cancelo e l’ex milanista Diogo Dalot si giocano un posto a destra, mentre a sinistra Nuno Mendes è nettamente favorito su Raphael Guerreiro, che ha caratteristiche molto più offensive. Tra i ritorni eccellenti in vista del play-off c’è quello di Cedric, il laterale dell’Arsenal che potrebbe tornare utile come pedina multiuso. Inacio dello Sporting Lisbona allunga le rotazioni al centro.

IL TRIO FANTASIA FERNANDES, MOUTINHO, BERNARDO SILVA

Pur dovendo “prestare” Pereira al reparto arretrato, in mezzo al campo la qualità resta abbondante. Anche al netto degli stop di Renato Sanches, sogno proibito di mercato del Milan per il dopo Kessie, e soprattutto di Ruben Neves, fermatosi proprio nell’ultima gara disputata in Premier prima di aggregarsi al ritiro della nazionale. Al suo posto è arrivato Vitinha, ma la linea a tre è presto fatta con Bruno Fernandes, Joao Moutinho e Bernardo Silva pronti a far valere le loro indiscusse qualità tecniche.

La prima soluzione è poi rappresentata da William Carvalho, altro elemento di esperienza che in qualsiasi tipo di situazione tattica o di partita può certamente far comodo a Santos, data la duttilità nel poter giocare sia in un centrocampo a tre che in una mediana a due. Il jolly poi potrebbe avere il volto di Matheus Nunes, brasiliano naturalizzato portoghese, pilastro dello Sporting Lisbona e fresco di debutto lo scorso ottobre nell’amichevole contro il Qatar. La coperta non sarà lunga come le premesse avrebbero ipotizzato in un primo momento, ma il centrocampo del Portogallo rimane di assoluto livello per qualità, quantità e interpreti.

CR7, TORNA TE STESSO. OPPURE CI PENSERÀ ANDRE SILVA

Di Ronaldo si è detto e scritto di tutto. Non starà passando il miglior momento della sua ultraventennale carriera, ma quando conta sa mettere la palla nel sacco come pochi. Impossibile immaginare una nazionale lusitana senza il suo condottiero, anche se numeri alla mano Andre Silva gli è sotto di poco (18 reti a 15 per CR7) e sta vivendo un’annata decisamente a marce ingranate.

L’ex milanista è letteralmente rinato nel Lipsia ed è pronto a prendersi la scena per aiutare la sua nazionale a riconquistare il pass per il mondiale. Santos dovrà decidere se farli giocare assieme, e quindi dirottare Ronaldo a sinistra nel tridente completato a destra da Diogo Jota del Liverpool (pedina in questo momento praticamente inamovibile) o se alternarli come prima punta, affidandosi per la corsia mancina a uno tra Joao Felix (che quest’anno a fatto fatica a Madrid, sponda Atletico) e Rafael Leao, il quale sta vivendo la migliore stagione della sua carriera, anche se da qualche settimana è un po’ in calo nel Milan che al contrario ha preso il largo in vetta alla Serie A.

Infine Goncalo Guedes, esterno del Valencia, è l’usato sicuro, il grimaldello da inserire solo se necessario. Santos è conscio di avere un ampio ventaglio di soluzioni, al netto di assenze pesanti di cui avrebbe fatto volentieri a meno. Molto passerà al solito dalle prestazioni di Ronaldo, che ha steccato le ultime due uscite contro Eire e Serbia, quelle che di fatto hanno condannato i lusitani ai play-off. E per questo ora vuol farsi perdonare.

(Credits: Getty Image)

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