ATP MIAMI OPEN SINNER-RUUSUVUORI: JANNIK, SERVONO RISPOSTE CONCRETE

Submitted by Anonymous on Fri, 03/25/2022 - 14:23
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Redazione
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Sotto il sole della Florida è tempo di debutto anche per Jannik Sinner: contro il finlandese Emil Ruusuvuori ormai è una sorta di “classica” del circuito, se è vero che tra i due ci sono già tre precedenti da un paio d’anni a questa parte, e curiosamente quasi tutti in territorio a stelle e strisce. Due a uno per l’italiano il bilancio dei confronti diretti, col primo vinto dal finlandese nel gennaio del 2000 nel Challenger di Canberra e i successivi due incroci favorevoli al ragazzo di San Candido, che in due set si è imposto lo scorso anno di questi tempi a Miami e poi l’estate scorsa durante la fortunata campagna nell’ATP 500 di Washington.

Dolci ricordi, insomma, per un Sinner che è sbarcato a Miami col chiaro intento di mandare un messaggio forte a se stesso, ancor prima che all’esterno: il ritiro forzato prima della sfida con Kyrgios a Indian Wells ha costretto il giovane talento altoatesino a riprogrammare il proprio percorso, prediligendo l’allenamento e la cura del corpo piuttosto che andare a prendersi inutili rischi che avrebbero potuto compromettere il proseguo della stagione (l’esperienza recente di Nadal insegna). Ma in Florida c’è bisogno di risposte: Jannik le cercherà sin dal primo scambio, consapevole che nel secondo del tornei primaverili d’America c’è bisogno di fare strada.

IL LAVORO CON VAGNOZZI, LA VOGLIA DI SPERIMENTARE

Intanto, dove eravamo rimasti? Al forfait di due settimane fa, altro momento non troppo fortunato di una prima parte di 2022 che, eccezion fatta per l’ottimo cammino in Australia, non si è rivelata prodiga di buoni propositi. Anche se nel frattempo l’affiatamento con il nuovo coach Simone Vagnozzi è andato progressivamente aumentando.

Ci sono cose che posso fare meglio, vedi soprattutto i colpi da fondo campo, lo slice di rovescio, e anche il servizio che devo necessariamente cercare di rendere più continuo. Soprattutto devo imparare a variare di più il mio gioco ed è ciò su cui stiamo lavorando con Simone. Cambiare a livello di strategia e di impostazione tecnica è la cosa più importante da fare in questo momento della mia carriera ed è ciò su cui ci stiamo focalizzando. Poi è chiaro, devo cercare di alzare il livello: battere un top 10, ad esempio, renderebbe questo percorso molto più sensato. Ma non è facile, c’è bisogno di insistere giorno per giorno e non dare nulla per scontato.

L’occasione potrebbe arrivare presto, magari già all’inizio di questa settimana: il tabellone, dopo la sfida con Ruusuvuori, metterà il vincitore del match di fronte a uno tra Carreno Busta e Goffin, e in caso di ulteriore passaggio del turno ecco che agli ottavi il duellante altri non potrebbe essere, se non quel Rublev che a Indian Wells si è fermato in semifinale con Fritz.

EMIL, UN FINLANDESE DA PRENDERE CON LE MOLLE

Meglio andare per gradi: Ruusuvuori, numero 71 del mondo, è un tennista giovane ma che sa il fatto suo. Non ha ancor conquistato nessun titolo ATP, pur perdendo la sua prima finale 250 meno di due mesi fa sul cemento di Pune, battuto dal portoghese Joao Sousa. In compenso ha 10 titoli tra Challenger e Futures in tasca, tra cui il più prestigioso è senza dubbio quello vinto a Manacor nel 2019 nell’academy di Rafa Nadal.

Ha margini di crescita importanti e il fatto che abbia battuto Cressy in due set nel primo turno del torneo di Miami dimostra che sa il fatto suo, riuscendo peraltro a convertire tutte e tre le palle break che il rivale statunitense gli ha concesso nel corso della gara. E a Indian wells, pur essendo uscito al secondo turno, ha fatto sudare e non poco Schwartzmann, costretto a recuperare un set di svantaggio.

Nei due precedenti recenti con Sinner, a tradire il finlandese è stato soprattutto il servizio, con percentuali di inserimento della prima decisamente troppo basse per poter pensare di impensierire un giocatore solido e metodico come Jannik. Resta da capire che se questo primo scorcio di 2022 abbia concesso a Ruusuvuori la possibilità di aumentare il proprio arsenale tecnico, e di renderlo meno prevedibile di quanto non lo sia stato nei due incroci datati 2021.

Anche perché la prospettiva è quella di andare ad affrontare al terzo turno due giocatori che in qualche modo potrebbero fare al caso di Sinner: con Carreno Busta c’è un solo precedente, datato febbraio 2020, vinto in tre set dallo spagnolo (ma i valori adesso sul cemento si sono molto livellati tra i due rispetto all’epoca), mentre con Goffin sono arrivate due vittorie su altrettante sfide, una proprio a Rotterdam (il giorno prima del precedente con Carreno Busta) e una sulla terra rossa del Roland Garros 2020.

(Credits: Getty Image)

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