ATP MIAMI OPEN, ALCARAZ-FUCSOVIC LO SPAGNOLO A CACCIA DI UN’ALTRA SETTIMANA DA URLO

Submitted by Anonymous on Sat, 03/26/2022 - 14:13
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Redazione
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Non passa giorno ormai senza che Carlos Alcaraz faccia conoscere un piccolo lato nascosto di sé. La curiosità è femmina, forse nel suo caso persino morbosa: quando compirà 19 anni, cioè tra poco più di mese, il nativo di Murcia sarà a tutti gli effetti quel prospetto che il tennis aspettava da chissà quanto tempo, quello in grado una volta per tutte di mandare in soffitta l’epopea dei Fab 3 e aprire le porte a una nuova era.

Per farlo deve continuare a crescere e a prendere coscienza dei propri mezzi, cosa che in parte ha fatto anche in un primo scorcio di 2022 nel quale non sono mancati i picchi, uniti però anche a un paio di stop pesanti che a detta di qualcuno sono arrivati persino inaspettati. Paradossalmente era lui il favorito nella semifinale di Indian Wells contro Nadal, persa al terzo set nonostante i problemi fisici del rivale e connazionale.

Ma da qui a pensare che tutto debba essere dovuto ce ne passa: Alcaraz è giovanissimo, ha stracciato svariati record di precocità ed è in costante crescita, pronto a diventare davvero quella promessa che ha dimostrato di essere. E nel primo pomeriggio di Miami, opposto all’ungherese Martin Fucsovics, proverà a inaugurare nel miglior modo possibile la sua campagna nel secondo Masters 1000 della primavera americana.

UN PRECEDENTE, VINTO DAL MURCIANO IN TRE SET

Non è una prima volta assoluta: Alcaraz ha già affrontato e battuto l’ungherese la scorsa estate sul cemento di Winston-Salem, bravo a imporsi per 6-3 0-6 6-2 e soprattutto intelligente nel riuscire a rimettere le cose a posto dopo un pessimo secondo set, nel quale arrivò a cedere la battuta in tutti e tre i turni. Fu una sfida molto equilibrata e andata avanti un po' a strappi, con Alcaraz in difficoltà al servizio (zero ace e appena il 55% di punti sulla prima), ma al solito bravo a tenere botta in risposta e a far suoi gli scambi decisivi soprattutto nel terzo e decisivo parziale.

Fucsovics nella circostanza non sfruttò a dovere la maggiore efficacia della prima di servizio, soprattutto mostrandosi molto falloso nei momenti chiave del match. Cosa che non è successa nel debutto a Miami da parte dell’ungherese, che ha sconfitto Giron in due set offrendo una prova solida e compatta, alzando notevolmente le percentuali con la prima (quasi l’80%). Come migliori risultati ottenuti nel 2022 spiccano i due quarti di finale raggiunti a Rotterdam (battuto dal futuro campione Rublev) e Qatar, fermato in tre set dal sempre imprevedibile Basilashvili.

E dopo l’uscita al primo turno a Indian Wells per mano di McDonalds, è evidente quanto Fucsovics abbia voglia di regalarsi un cammino ben diverso al sole della Florida.

UN TABELLONE PER SFIDE CONTRO GENTE CHE VALE

La sconfitta contro Nadal di venerdì scorso ha interrotto un filotto di 9 vittorie consecutive ottenute da Alcaraz, che a Indian Wells è stato davvero a un passo dal centrare la prima finale in un Masters 1000 in carriera. Miami può rappresentare un’opportunità da sfruttare appieno: in caso di approdo al terzo turno a contendere l’eventuale passaggio agli ottavi ci sarà uno tra Popyrin (giustiziere di Musetti) e Cilic, passaggio obbligato per pensare di potersi andare a prendere l’incrocio con Tsitsipas all’inizio della seconda settimana del torneo.

E provando a guardare ancora più in là, nei quarti il rivale più accreditato potrebbe rispondere al nome di Daniil Medvedev. Chiaro però che già Indian Wells ha mostrato al mondo intero quanto di sorprendente ci possa essere in questo primo scorcio di stagione primaverile, per giunta nel limbo di una fase che prelude all’avvio della stagione sul rosso. Quella che Alcaraz attende alla stregua di un altro esame di maturità, pensando anche al fatto che dovrà tenere alta la bandiera spagnola in considerazione dell’assenza del suo idolo Nadal, che potrebbe addirittura rientrare direttamente a fine maggio al Roland Garros (o nella migliore delle ipotesi la settimana precedente a Roma).

Un altro obiettivo a portata di mano è l’ennesimo best ranking in carriera: oggi il murciano è numero 16 al mondo, ma a distanza minima dalla 13 occupata da Shapovalov (e i due potrebbero anche incontrarsi tra un paio di turni, dovessero fare bottino pieno). Insomma, l’ascesa continua: partire bene con Fucsovics potrebbe ridare fiato alle trombe del giovane Carlos, pronto a prendersi il mondo.

(Credits: Getty Image)

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