Jannik Sinner se l'è cavata per il rotto della cuffia venerdì, annullando tre match point a Emil Ruusuvuori, e oggi, non prima delle 21.30 ora italiane, trova un avversario sicuramente superiore al finlandese, considerando che Pablo Carreno Busta è numero 19 del ranking. Una partita prevedibilmente sul filo dell'equilibrio, nella quale, ancor più che in altre circostanze, vincerà chi sbaglierà meno.
ATP MIAMI OPEN SINNER, CRESCITA GRADUALE CON VAGNOZZI
La vittoria al tie-break del terzo set contro Ruusuvuori ha confermato pregi e difetti di Jannik Sinner che per la quinta volta in carriera ha vinto una partita dopo essere arrivato a un punto dalla sconfitta e per la seconda nel corso della stagione è riuscito a spuntarla dopo aver annullato tre match point (ci era già riuscito a Dubai contro Davidovich Fokina). La tenuta mentale è al top, come ha ammesso lo stesso altoatesino al termine dell'incontro, tant'è vero che nei momenti più difficili riesce a tirare fuori il meglio, quello che non lo ha ancora soddisfatto è il livello del suo tennis. Il percorso di crescita cominciato proprio a Dubai con il coach Simone Vagnozzi prosegue gradualmente ed era improbabile che il nuovo corso desse frutti immediati, considerando anche i problemi fisici che, ad esempio, hanno costretto Sinner al ritiro a Indian Wells.
ATP MIAMI OPEN SINNER CREDICI, CARRENO BUSTA “SOFFRE” GLI ITALIANI
Jannik Sinner non è al top, ma non lo è neppure Pablo Carreno Busta, a dispetto del 6-3 6-2 inflitto in poco più di un'ora a Goffin nel secondo turno (il primo lo ha saltato con un “bye” proprio come l'azzurro) senza concedere neppure una palla break. Lo spagnolo, che in passato ha fatto parte della top ten del ranking, è arrivato in Florida dopo qualche passo falso, come quello a Indian Wells contro il connazionale Munar, che l'ha eliminato subito, o prima ancora ad Acapulco, dove Giron l'ha battuto agli ottavi. C'è poi una piccola curiosità: nel 2022 Carreno Busta ha affrontato due atleti italiani e ha perso in entrambi i casi, incassando un netto 3-0 da Berrettini agli Australian Open e subendo la rimonta di Fognini a Rio de Janeiro. Se vale il detto “non c'è due senza tre”, Sinner ha buone speranze.
ATP MIAMI OPEN SINNER BATTUTO DA CARRENO BUSTA NEL 2020
C'è un solo precedente tra Jannik Sinner e Pablo Carreno Busta e non sorride all'azzurro, che nel 2020 si dovette arrendere al tie-break del terzo set ai quarti di finale di Rotterdam. Fu una partita combattutissima, con l'azzurro che annullò tre match point al rivale sul 5-4, ma ne sprecò due al tie-break, di cui uno sul proprio servizio. Erano due giocatori diversi all'epoca, con lo spagnolo che si stava riprendendo dopo un anno pieno di problemi fisici, mentre l'azzurro era ancora numero 79 del ranking ed era ancora acerbo. Eppure oggi si assisterà a una partita prevedibilmente non molto diversa: saranno i minimi dettagli a fare la differenza, con Sinner spinto da una motivazione in più, visto che qui l'anno scorso conquistò la sua prima finale di un Masters 1000, perdendola contro Hurkacz.
