ATP MIAMI OPEN ALCARAZ-CILIC: UN BEL TEST PER CARLOS E LE SUE AMBIZIONI

Submitted by Anonymous on Mon, 03/28/2022 - 12:35
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Redazione
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Ormai lo aspettano tutti al varco, manco fosse un oracolo: con Nadal a casa per i postumi dell’infortunio al costato e con Medvedev, Zverev e Tsitsipas che vanno a corrente alternata (ah già, ci sarebbe anche Djokovic che attende solo di cominciare la stagione sul rosso), Carlos Alcaraz è più che mai l’uomo sotto i riflettori. Anche a Miami, dove l’aria mite e un po’ umida della Florida potrebbe aiutarlo a spingersi dove sinora ha solo sognato di arrivare, cioè all’atto conclusivo di un torneo Masters 1000.

Dopotutto, avendo già un 250 (Umago) e un 500 (Rio de Janeiro) in bacheca, la naturale scaletta lascerebbe pensare che sarebbe anche giunta l’ora di mettere le mani su un Masters 1000, anticamera di quel che sarà da qui agli anni a venire l’assalto ai titoli dello slam. Contro Marin Cilic, vecchia volpe del circuito che di vittorie di slam peraltro se ne intende (do you remember Flushing Meadows 2014?), c’è da vendicare il ko dell’unico precedente andato in scena poco meno di un anno fa sulla terra dell’Estoril (vinse il croato in tre set, sfruttando anche la difficoltà del giovanissimo spagnolo nel riuscire a trovare punti con la seconda di servizio), ma la sensazione è che chi arrivi davvero col vento in poppa sia proprio il murciano, che all’esordio contro Fucsovics ha premuto il giusto sull’acceleratore senza lasciare troppe opportunità al pur esperto ungherese.

ASTUZIA E INTELLIGENZA TATTICA: ALCARAZ STUDIA DAI BIG

Nonostante la classifica ATP lo ponga “soltanto” alle 16, è evidente ormai a tutti quanto Alcaraz sia meritevole dell’attenzione che si riserva a chi è già di diritto un top 10 mondiale. La naturalezza dei colpi, la capacità di tirarsi fuori dagli scambi più insidiosi e prolungati e l’intelligenza tattica, questa allenata anche con la pratica degli scacchi, ne fanno già adesso uno dei giocatori più completi e solidi del circuito.

Magari dovrà migliorare al servizio e pure col rovescio, ma intanto il dritto va che è un piacere e questo rende le cose sempre molto invise agli avversari, che spesso non riescono ad arginare la forza debordante. Contro Fucsovics peraltro il giovane spagnolo è spesso ricorso alla smorzata, sfruttando il fatto di riuscire spesso e volentieri a spedire il rivale a fondo campo, e quindi aprendosi lo spazio per invitarlo a scendere a rete (ma riuscendo quasi sempre a beffarlo). Cilic è un giocatore che sa il fatto suo e che, per quanto mostrato contro Popyrin all’esordio, pure in buona condizione: proverà a mettere alle corde Alcaraz forzando al servizio, l’arma ad oggi migliore per tendere una trappola al murciano. Ma dovrà alzare il suo livello di gioco pensando a quanto fatto vedere sin qui in un 2022 avaro di soddisfazioni, dove tolte le due semifinali conquistate ad Adelaide a inizio gennaio ha fatto fatica ovunque.

SULLO SFONDO UN OTTAVO GRANDI FIRME CON TSITSIPAS

Alcaraz a Miami s’è presentato con la voglia di chi vuol letteralmente spaccare il mondo. Ma non l’ha fatto in modo arrogante: rispetta i colleghi, semplicemente fa valere le sue indubbie capacità tecniche e atletiche, quelle che nell’immaginario collettivo dovrebbero portarlo a breve a occupare una delle prime 5 posizioni al mondo. Intanto, dovesse arrivare in fondo nel secondo Masters 1000 della stagione, nella migliore delle ipotesi potrebbe garantirsi una prima presenza in top 10.

Nell’immediato però i pensieri sono altri: battendo Cilic conquisterebbe il terzo ottavo di finale consecutivo dopo quelli centrati a Rio (torneo poi vinto) e Indian Wells (stop in semifinale contro Nadal), e a quel punto il tabellone potrebbe fargli toccare in sorte quello Stefanos Tsitsipas che in qualche modo ha mandato segnali di risveglio vincendo la battaglia contro l’ostico Wolf. Tra i due peraltro c’è già stato un episodio, e che episodio: nel terzo turno degli US Open dello scorso settembre Alcaraz fece la sorpresa, estromettendo dal torneo americano la testa di serie numero 3 vincendo al tiebreak del quinto set.

Una maratona che il giovane Carlos ha ancora ben impressa nella memoria, anche se la quotidianità lo chiama a tenere gli occhi ben aperti su Cilic, che scivolato fino alla 23 nel ranking ATP rimane comunque un cliente scomodo per tutti, anche per un giovanotto apparentemente senza troppi fronzoli come Alcaraz. Che pure è il logico favorito, chiamato a rispettare non solo il pronostico ma anche le attese di molti addetti ai lavori che non vedono l’ora di raccontarne le gesta. A Miami si gioca presumibilmente intorno alle 20 italiane, con diretta su Sky Sport (e domani in replica su SuperTennis TV).

(Credits: Getty Image)

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