QATAR 2022 RIPESCAGGIO ITALIA? NESSUNA ILLUSIONE, IL MONDIALE SARÀ SENZA AZZURRI

Submitted by Anonymous on Wed, 03/30/2022 - 12:41
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Redazione
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Se non puoi entrare dalla porta principale, prova dalla finestra. Avranno pensato a questo i tanti (perché non sono mica pochi) che subito dopo l’eliminazione dell’Italia dal play-off per Qatar 2022 per mano della Macedonia del Nord hanno cercato una soluzione d’emergenza, di quelle create ad arte per illudere la gente e far credere loro che gli asini volano.

Perché di questo si tratta: vedere l’Italia tra le 32 che si giocheranno la coppa del mondo in Medio Oriente è assolutamente impensabile, e non sta scritto da nessuna parte che ci siano possibilità che in qualche modo abbiano la forza di spingere a pensare il contrario. Chi invoca il precedente della Danimarca a Euro 1992 sbaglia completamente termine di paragone. Intanto perché allora la situazione fu talmente imprevista che l’UEFA si trovò a dover prendere una decisione su due piedi e in tempi rapidissimi, con l’escalation del conflitto nei Balcani che in pochi giorni ridusse a brandelli ciò che restava della Jugoslavia.

Poi perché in questo caso entrano in gioco mille altre variabili, e anche dovesse scoppiare una nuova guerra sulla falsariga di quanto accaduto nell’ultimo mese tra Russia e Ucraina il quadro sarebbe ben differente. Fare un po’ di chiarezza può aiutare, ma invero non ce ne sarebbe neppure bisogno.

LA “DISCREZIONALITÀ” DELLA FIFA IN CASO DI ESCLUSIONI

Intanto, il regolamento: la FIFA ne ha redatto uno da hoc che riguarda anche l’eventualità in cui una o più federazioni possano essere squalificate o espulse da una competizione, magari per ingerenze politiche (è successo di recente con Kenya e Zimbabwe, comunque due nazionali che ai mondiali non hanno mai preso parte e che mai si sarebbero potuto qualificare per Qatar 2022).

Può farlo tramite l’azione del Congresso (il prossimo è in programma tra pochi giorni, in contemporanea con il sorteggio dei gironi del prossimo mondiale), oppure direttamente attraverso il proprio Consiglio, sospendendo temporaneamente una federazione. Detto questo, le probabilità che possa accadere una cosa del genere con una delle 32 qualificate è piuttosto improbabile. E nel caso si verificasse, ecco che entra in gioco l’articolo 6, quello dedicato alla “sostituzione” della federazione coinvolta:

Se qualsiasi associazione si ritira o viene esclusa dalla competizione, la FIFA deciderà sulla questione a sua esclusiva discrezione e intraprenderà qualsiasi azione si ritenga necessaria.

Messa così, la norma si presta a tante interpretazioni: verrà concessa una wild card per meriti sportivi? Verrà riammessa una nazionale della stessa confederazione di quella sospesa? Verrà preso in esame il ranking FIFA? Ci sarà un nuovo torneo per stabilire sul campo chi ammettere al torneo? Si fa presto a capire come la questione assuma contorni poco definiti, quasi da sfociare nella più pura e sfrenata fantasia con la quale ogni tifoso finisce per fare i conti, illudendosi per qualcosa che non è mai accaduto prima e molto probabilmente non accadrà a stretto giro di posta.

LA DURA REALTÀ: MEGLIO PENSARE A UNITED 2026

Delle attuali 27 qualificate a Qatar 2022, nessuna è oggettivamente a rischio estromissione. Delle 5 mancanti, di cui due in arrivo dall’area Concacaf (salvo clamorosi ribaltoni saranno USA e Messico), una tra Nuova Zelanda, Isole Salomone  e Costa Rica, un’altra tra Emirati Arabi Uniti, Australia e Perù e un’altra ancora tra Galles, Scozia e Ucraina, sostanzialmente l’unica che potrebbe essere a rischio è proprio l’Ucraina, la cui sfida in casa della Scozia è stata posticipata per gli effetti della guerra sul proprio territorio.

Ma tenuto conto della vulgata mondiale, che ha preso decisamente le difese del popolo ucraino condannando l’invasione russa, è evidente come in caso di qualificazione nessun membro della FIFA si sognerebbe mai di estrometterla dalla competizione, anzi piuttosto lodandone l’eventuale qualificazione. Insomma, l’aereo per il Qatar l’Italia l’ha perso nella nefasta notte del “Barbera”, quando sarebbero bastate un pizzico in più di precisione e di attenzione in più per evitare una disfatta di proporzioni enormi, pensando anche al precedente di quattro anni e mezzo prima contro la Svezia.

Due mondiali senza gli Azzurri sono un fardello duro da accettare, tanto che neppure il trionfo europeo dell’estate 2021 ha mitigato la grande delusione per la mancata vetrina mondiale. E benché la speranza sia l’ultima a morire, stavolta il quadro appare desolato già prima di cominciare. Meglio farsene una ragione e provare a guardare il bicchiere mezzo pieno, cioè ritenere che nella trasferta di Konya in Turchia si siano gettate le basi per evitare una terza dolorosa esclusione dalla madre di tutte le competizioni. Strada lunga e impervia, sempre meglio che farsi strane e inutili illusioni.

(Credits: Getty Image)

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