ATP MIAMI OPEN SINNER-CERUNDOLO: OCCASIONE D’ORO PER JANNIK CHE VUOLE LA FINALE

Submitted by Anonymous on Wed, 03/30/2022 - 13:15
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Redazione
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Quando alza il livello, di solito non ce n’è per nessuno. E Jannik Sinner sa perfettamente che certe giornate dipendono solo e soltanto da lui: anche quando dall’altra parte della rete c’è un osso duro come Nick Kyrgios, evidentemente (ancora) troppo avvezzo a perdere la brocca, la differenza la fa sempre e comunque la capacità dell’altoatesino di prendersi i suoi spazi e i suoi tempi.

E il successo bello e convincente sull’australiano offre al giovane azzurro una chance mica male: nei quarti l’avversario si chiama Francisco Cerundolo, forte quando volete (viaggia verso il suo best ranking: in una settimana ha scalato oltre 30 posizioni e ormai ronza intorno alla 70), ma pur sempre alla portata del giovane allievo di Piatti, oggi passato in quota Vagnozzi.

Che dopo la vittoria su Kyrgios ha mandato un segnale forte a se stesso, oltre che al mondo esterno. Perché fermare la corsa di Nick, soprattutto di quello ammirato nel corso delle due campagne americane di primavera, non era affatto esercizio semplice. Ma per come c’è riuscito Jannik, tutto è apparso sin troppo facile.

CONTRO KYRGIOS UN PICCOLO CAPOLAVORO

L’analisi lucida del tennista di San Candido prescinde dalle intemperanze del rivale, tornato per un giorno la nemesi di se stesso.

Per me è stato fondamentale salvare le palle break a inizio partita. Sapevo che dovevo essere più aggressivo e sapevo anche che ci sarebbe voluta una partita solida, variando i colpi e cercando di essere molto efficace al servizio, tanto con la prima quanto con la seconda. Kyrgios s’è un po’ lamentato del fatto che il campo dove abbiamo giocato era un po’ diverso da quello in cui aveva disputato i match precedenti, ma io sono rimasto concentrato solo sul mio piano partita e la cosa ha funzionato. Ho giocato come volevo, e di questo non posso che essere contento.

La sfida con Cerundolo non è priva di incognite:

Solo apparentemente può sembrare facile. Non abbiamo mai giocato contro, ma ci siamo allenati spesso assieme, anche nelle ultime settimane, e posso dire che siamo diventati buoni amici. Sarà una partita tosta, anche perché lui non è il classico argentino dedito solo alla terra, ma sa giocare bene sul cemento, ha un buon servizio e sa rispondere efficacemente da fondo campo. Vediamo, ma spero di arrivare alla sfida preparato.

I CERUNDOLO SONO LA NUOVA DINASTIA DEL TENNIS ARGENTINO

Quella dei Cerundolo è una delle famiglie a maggiore vocazione tennistica di tutta l’Argentina. Il papà Alejandro, detto Toto, ne è stato il capostipite: è stato un discreto giocatore da giovane, poi si è specializzato nel ruolo di allenatore per i due figli Francisco (1998) e Juan Manuel (2001). Il migliore exploit del primogenito racconta di una finale persa a Buenos Aires nel marzo del 2021, battuto dal connazionale Schwartzmann.

Il tutto dopo un 2020 da incubo, costretti a viaggiare in giro per il mondo nel bel mezzo della pandemia, senza una meta fissa ma con l’Italia (principalmente la zona di Arezzo) diventata il quartier generale soprattutto nel periodo estivo. E quando Francisco era sul punto di mollare, di colpo ecco la rinascita sportiva, con la progressiva scalata che oggi l’ha portato a mettere entrambi i piedi nella top 100. E la sfida con Sinner con non arriva a caso:

Abbiamo sempre ammirato Jannik sin da quando lo vedevamo giocare nei tornei giovanili

ha spiegato il papà Toto.

Vedevamo che non aveva un talento smisurato, ma sapeva comunque sempre cavarsela. Ecco, la sua dedizione e la sua resilienza ci sono servite per prendere spunto e guidare il nostro cammino. Anche perché ci siamo detti: se ce la fa Sinner, allora possiamo farcela anche noi.

Al di là della facile retorica, i Cerundolo di strada ne hanno fatta e adesso vogliono giocarsi la carta più ambita: centrare le semifinali a Miami sarebbe un colpo da maestri, e dopo aver fatto fuori Opelka, Monfils e Tiafoe e aver rimosso lo zero alla voce vittorie nel circuito sul cemento in tornei Masters 1000, adesso puntano al colpo grosso.

Ho imparato a conoscere Sinner in questi ultimi giorni

ha affermato Francisco

e so quanto sia forte. Fa un gioco asfissiante, sempre molto profondo e alla ricerca delle linea. Se gli lascerò l’iniziativa so di non avere chance, ma cercherò di giocarmi bene tutte le carte a mia disposizione.

UNO SGUARDO OLTRE: IL CAMMINO DI SINNER

Sinner a Miami ha detto di star bene e di divertirsi come in pochi altri posti al mondo. D’altronde la finale conquistata un anno fa, e persa contro Hurkacz, gli è rimasta ben impressa: pensare di poterla raggiungere di nuovo non è tanto un sogno, quanto un obiettivo concreto che l’altoatesino vuol cullare fino all’ultima goccia di sudore.

Le vittorie al cardiopalma su Ruusuvuori e Carreno Busta hanno lasciato spazio alla convincente affermazione su Kyrgios e posto Jannik a un livello nuovamente superiore: dovesse superare Cerundolo, in semifinale troverebbero uno tra Zverev (che sembra in lenta ma costante ripresa e col quale il bilancio è 2-1 per il tedesco, che si è sempre imposto sui match disputati sul cemento) e Ruud, che agli ottavi ha dato la paga a Norrie in due set, ma che contro Sinner nei precedenti è sotto 2-0 (entrambi a Vienna datati 2020 e 2021). Insomma, strada accidentata ma nemmeno troppo. Prima però meglio pensare a Cerundolo, che se si è spinto tanto in là non è per caso…

(Credits: Getty Image)

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