L’INFORTUNIO DI BERRETTINI: MATTEO TOGLIE IL GESSO TRA UNA SETTIMANA, NIENTE MONTECARLO

Submitted by Anonymous on Sun, 04/03/2022 - 12:03
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Redazione
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L’inizio di 2022 non se l’era immaginato così: tolto l’Australian Open, dove ha raggiunto la semifinale, battuto solo da Rafael Nadal, la restante parte dei primi tre mesi di stagione non hanno corroborato quelle certezze di cui il romano andava in cerca.

E l’infortunio patito a Miami ha messo un’altra pietra pesante sulle ambizioni del tennista azzurro, costretto quasi a ripartire da zero in vista del periodo dell’anno in cui si scende in campo sulla terra rossa, una delle superficie nelle quali Matteo ha raccolto il massimo delle soddisfazioni, specie nel 2021 (la vittoria nell’ATP 250 di Belgrado, la finale nel Masters 1000 di Madrid e i quarti al Roland Garros, battuto da Djokovic). La domanda di questi giorni è piuttosto ricorrente: quanto dovrà star fuori ancora Berrettini? La risposta ancora non c’è, ma è destinata comunque ad arrivare a stretto giro di posta.

LA FITTA AVVERTITA A MIAMI, L’INTERVENTO A BARCELLONA

Breve riepilogo dei fatti: durante gli allenamenti in vista del debutto al Miami Open, dove era atteso da Cerundolo, a seguito di una volée di rovescio il giocatore ha avvertito una fitta al polso destro, che ha necessitato subito le cure del caso. E una volta intuito di non poter proseguire, una visita di controllo effettuata in Florida ha evidenziato la necessità di ulteriori approfondimenti, effettuati al rientro in Europa, a Barcellona.

E qui alla fine lo staff medico che ha preso in cura Matteo ha optato per intervenire chirurgicamente sull’arto infortunato, operazione che di fatto obbliga il tennista a uno stop di una decina abbondante di giorni. L’intervento è stato effettuato martedì 29 marzo e alla fine della prossima settimana il gesso verrà rimosso. Solo a quel punto si potrà capire se la situazione è tornata sotto controllo o se saranno necessarie altre cure.

Non essendo stati resi noti i dettagli dell’infortunio, provare a ipotizzare tempi di recupero non è così semplice. Ma lo staff del giocatore ha lasciato trapelare un cauto ottimismo, e lo stesso Matteo (che ne frattempo non ha perso tempo a consegnare agli immancabili social il racconto delle sue giornate da giocatore infortunato) ha fatto capire di essere abbastanza sicuro di poter rientrare in tempi ragionevolmente brevi.

ROAD MAP: BELGRADO PRIMA OPZIONE REALISTICA

Il primo torneo sul rosso della stagione, quello di Montecarlo, non vedrà Berrettini ai nastri di partenza. Perché è oggettivamente impossibile pensare che il giorno dopo aver tolto il gesso possa andare in campo e affrontare subito una partita vera nel Principato. In base all’evoluzione del recupero è possibile tracciare una sorta di road map: il 18 aprile scatta il torneo ATP 250 di Belgrado, che lo scorso anno lo vide trionfare in finale su Karatsev. Gli organizzatori sperano di averlo ancora in tabellone, ma al momento ogni previsione rischia di risultare avventata. Il 2 maggio scatta invece il Masters 1000 di Madrid e per quella data sembrerebbero esserci ampi margini di poter pensare di rivedere Matteo in campo.

Se poi volesse concedersi un rodaggio, allora nella settimana precedente (dal 25 aprile) ecco altri due tornei che potrebbero fare al caso suo: quello di Estoril per condizioni climatiche è più simile ai successivi tornei di Madrid, Roma e Parigi, ma in fondo anche Monaco di Baviera potrebbe trovare il gradimento di un giocatore in cerca di rilancio dopo un periodo di stop forzato. Il bilancio 2022 di Berrettini racconta di 12 match disputati, 8 dei quali vinti (ben 5 solo agli Australian Open) e 4 persi, l’ultimo contro Kecmanovic a Indian Wells.

All’elenco si potrebbero aggiungere i tre match disputati in ATP Cup a inizio gennaio, con una vittoria contro Thiem e due sconfitte contro de Minaur e Medvedev. In compenso il romano è rimasto saldo alla posizione numero 6 della classifica ATP, anche se in caso di vittoria di Casper Ruud a Miami nella finale contro Alcaraz il norvegese si avvicinerebbe sensibilmente, portandosi a portata di sorpasso già in vista del primo torneo sulla terra della stagione europea, peraltro la specialità di Ruud. Insomma, un momento un po’ delicato per Berrettini, desideroso solo di ritrovare quella continuità che da qualche mese a questa parte, a cominciare dal problema addominale che gli è costato l’uscita alle ATP Finals di novembre prima e ad Acapulco a fine febbraio, non è mai stata sua fedele compagna di viaggio.

(Credits: Getty Images)

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