Chelsea-Real Madrid, andata dei quarti di finale di Champions in programma stasera alle 21 a Stamford Bridge, ha il sapore della rivincita. Perché la stessa partita è stata giocata l’anno scorso e l’hanno vinta i Blues avviandosi verso il titolo di campioni d’Europa. Il problema, per gli inglesi, è che nel corso di questi undici mesi sono cambiate un bel po’ di cose.
CHAMPIONS CHELSEA-REAL MADRID TUCHEL QUANTI PROBLEMI
Thomas Tuchel era l’allenatore più felice del mondo la scorsa estate: il suo calcio pragmatico era risultato così efficace da portare il Chelsea a battere il Manchester City nella finale di Champions League e il suo patron Roman Abramovich gli aveva regalato Romelu Lukaku. Oggi i problemi hanno superato le soluzioni: Big Rom, dopo l’inizio sfavillante, si è rivelato un sorprendente flop malgrado il recente gol in FA Cup al Middesbrough, ha perso il posto da titolare e quando entra è raramente efficace. Ma soprattutto non c’è più Abramovich, alle prese con i negoziati per la guerra tra Russia e Ucraina, con il club ufficialmente in vendita. E intanto i Blues in Premier League hanno appena preso una lezione dal piccolo Brentford, che proprio a Stamford Bridge, sabato, ha vinto 4-1. Così l’ipotesi che anche il Real Madrid possa riuscirci si fa strada tra i preoccupati tifosi londinesi.
CHAMPIONS CHELSEA-REAL MADRID SENZA ANCELOTTI
Carlo Ancelotti è ancora alle prese con il covid, così stasera non tornerà in quella che è stata la sua vecchia casa tra il 2009 e il 2011. Allenerà a distanza, sperando che a togliere le castagne dal fuoco ci pensi ancora Karim Benzema. L’attaccante francese ha calciato tre rigori sabato a Vigo, ne ha segnati due e ne ha sbagliato uno finendo comunque per decidere la partita e instradare i Blancos verso la conquista della Liga, considerando i 12 punti di vantaggio su Barcellona (che ha una gara da recuperare), Atletico Madrid e Siviglia. È con questo stato d’animo che il Real Madrid si presenta a Stamford Bridge: l’uomo che preferisce la coppa sa già di avere in tasca il campionato. E forse proprio per questo, con la consapevolezza di aver già adempiuto al proprio dovere in quella che doveva essere la stagione del rilancio, arriva all’appuntamento con la testa più libera.
CHAMPIONS CHELSEA-REAL MADRID HAVERTZ-BENZEMA DUELLO IMPARI
Se riducessimo Chelsea-Real Madrid al duello tra i due probabili centravanti titolari, sarebbe un confronto impari. È vero, Kai Havertz ha deciso la finale di Champions League e quella del Mondiale per club, ma in questa stagione ha segnato 11 gol contro i 34 (in 35 presenze) di Karim Benzema e in Europa siamo a 7-2 per il francese, che ha scritto un pezzo di storia con la leggendaria tripletta al Psg negli ottavi. Il problema, per Tuchel, è che in questa stagione ha fatto anche più fatica a dare solidità alla squadra, un po’ per la flessione di Jorginho, un po’ per la necessità di spingere più in avanti il baricentro per dare sostegno alle punte leggere, viste le difficoltà di Lukaku. Il Real, invece, pur senza essere una macchina perfetta come dimostrato dallo 0-4 subito dal Barcellona appena due settimane fa, è rinato dalle ceneri della scorsa stagione, grazie all’acquisto di Alaba, ben più determinante dell’ultimo Sergio Ramos, alla “liberazione” di Vinicius, trasformato da Ancelotti in un giocatore concreto, e ai nuovi stimoli dati allo storico trio di centrocampo Modric-Casemiro-Kroos, insieme da sette anni. Per batterli non c’è che una soluzione: pressarli alti, togliere loro la gioia del palleggio, impedire che arrivino palloni puliti a Benzema. Kanté non può fare tutto da solo, ma è soprattutto a lui che si affida Tuchel per riuscire in questa strategia.
CHELSEA-REAL MADRID LE PROBABILI FORMAZIONI
Chelsea (3-4-2-1): E. Mendy; Azpilicueta, Thiago Silva, Rüdiger; James, Jorginho, Kanté, Alonso; Mount, Pulisic; Havertz. All. Tuchel
Real Madrid (4-3-3): Courtois; Carvajal, Militao, Alaba, F. Mendy; Modric, Casemiro, Kroos; Asensio, Benzema, Vinicius. All. Ancelotti (assente per covid)
