Perché fermarsi proprio adesso? Lorenzo Musetti se lo sarà chiesto nelle 48 ore che hanno preceduto il quarto di finale sulla terra di Marrakech, dove oggi intorno alle 18 (diretta su SuperTennis TV) affronterà il serbo Laslo Djere andando alla ricerca della prima semifinale stagionale. Una missione non semplice, ma neppure impossibile per il 20enne di Carrara, che ha trovato di suo gradimento il clima mediorientale col quale ha deciso di inaugurare la sua stagione sul rosso, tornando subito a mettere in sequenza un bel filotto. E la vittoria negli ottavi su Taberner potrebbe aver definitivamente sbloccato il giovane toscano, osannato dalla critica anche per un colpo da biliardo (sin qui definito il più bello del torneo) col quale ha ammaliato il pubblico locale, prendendosi applausi convinti e anche una buona dose di simpatia che magari potrà tornargli utile in vista della sfida odierna.
MUSETTI-DJERE, GIÀ 4 SFIDE: L’ULTIMA HA SORRISO A LORENZO
Con Djere, in fondo, Musetti s’è scontrato così tante volte che può ben dire di conoscere vizi e virtù senza alcun timore. Ben 4 sono stati i precedenti nell’ultimo biennio, di cui tre favorevoli al più esperto serbo (compirà 27 anni il prossimo giugno) anche se l’ultimo ha sorriso proprio al giovane Lorenzo. E il ricordo di quel successo è ancora fresco: sul cemento di Parigi-Bercy Musetti vinse in rimonta dopo aver ceduto 6-4 nel primo set, facendo suo il tiebreak del secondo e poi prendendosi il successo in volata per 6-4. Un match in totale equilibrio, ma in fondo anche i tre giocati precedentemente lo furono allo stesso modo: quello ad Astana nel settembre del 2021 vide Djere imporsi al terzo, così come quello disputato al Forte Village Open in Sardegna un anno fa, dopo che sei mesi prima nello stesso torneo disputato però a Santa Margherita di Pula il successo del serbo arrivò per ritiro di Musetti nel terzo set. E le due partite disputate in terra sarda si giocarono entrambe sulla terra, piccolo particolare che potrebbe in qualche modo condizionare anche quella alle porte. Al netto di ciò, sfide mai banali e con un comune denominatore: nessuno dei due è parso mai voler mollare, a riprova di un’incertezza che probabilmente regnerà sovrana anche nel quarto di finale di Marrakech.
MUSETTI-DJERE, IL SERBO QUANDO VEDE GLI ITALIANI VA IN TILT
Se Musetti ha dovuto faticare un po’ contro Taberner per raggiungere il suo quarto di finale, Djere ha avuto vita relativamente più facile nei due incroci al Gran Prix Hassan II contro Lehecka (battuto piuttosto agevolmente in due set) e Jaziri, a sua volta superato con un doppio 6-4 in un match nel quale il balcanico non ha concesso la miseria di una palla break allo svizzero. Ci si può però aggrappare alla cabala per ritenere che il toscano possa avere qualche buona chance di spingersi fino alle semifinali: nella prima parte del 2022 per due volte Djere ha affrontato tennisti italiani e in entrambe le occasioni è uscito dal torneo, a Rio contro Sonego e a Indian Wells contro Sinner. Situazioni differenti, ma Musetti ha comunque le sue buone carte da giocare, specie se dovesse confermarsi sui livelli visti nel primo e nel terzo set contro Taberner, dove dritto e rovescio hanno funzionato a meraviglia, impedendo allo spagnolo di poter rialzare la testa e rovesciare l’inerzia dell’incontro. La voglia di centrare una semifinale è tanta, seppure i rivali potrebbero generare un po’ di apprensione pensando ai precedenti: contro l’olandese Botic van de Zandschulp nel 2021 arrivò una sconfitta al primo turno degli Australian Open, contro Alex Molcan (che ha eliminato la testa di serie numero 1 Auger-Aliassime) allo stesso modo arrivò uno stop un anno fa sulla terra di Gran Canaria, in quel caso in un Challenger di inizio stagione. Ma arrivati a questo punto i precedenti contano relativamente: Musetti è finalmente pronto a raccogliere ciò che ha seminato. E il quarto di finale con Djere ha tutta l’aria di essere per lui un piccolo esame di maturità in vista di una primavera da vivere da assoluto protagonista.
(Credit: Getty Images)
