MOTO2 E MOTO3: SARÀ UN “FAR WEST”

Submitted by marco.dimilia on Sat, 04/09/2022 - 07:55
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Redazione
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Il circus del motomondiale giunge alla 4 tappa stagionale, l’ultima extracontinentale prima di mettere le ruote in Europa. Per la precisione questo weekend i motori romberanno in terra texana per il Gran Premio delle Americhe presso il circuito di Austin. Diamo un’occhiata a quella che è la situazione in Moto2 e Moto3.

 

Moto2

La classe di mezzo arriva nel Sud degli Stati Uniti dopo il secondo successo stagionale dell’italiano Celestino Vietti, che in Argentina ha prima dovuto lottare con il giovanissimo e spagnolo Fermin Aldeguer, da molti considerato un vero enfant prodige (a soli 17 anni detiene il record della più precoce pole position in Moto2), ma incappato in una rocambolesca caduta durante l’ottavo giro e poi in un recupero martellante del thailandese Chantra, il quale ha tenuto fino all’ultimo il fiato sul collo dell’alfiere del VR46 RacingTeam.

La situazione del campionato vede per ora in testa alla classifica proprio Vietti, con un distacco di ben 31 punti sul primo inseguitore, il pilota del Team Pons Aron Canet, a 4 punti dallo spagnolo troviamo Chantra, vincitore della tappa indonesiana.

Il ragazzo della provincia di Torino arriva quindi come favorito sul suolo caro all’epico Kevin Schwantz, nonostante la caduta fatta registrare lo scorso anno al debutto nella media categoria. Insieme a lui, però, osservato speciale è Augusto Fernandez, il quale è chiamato ad un salto di qualità visto l’approdo nell’ufficialissimo e blasonato team Red Bull Ktm Ajo (vincitore del titolo piloti e costruttori nel 2021). Il ventiquattrenne spagnolo è da anni che esprime delle ottime qualità in fatto di velocità, ma anche molta difficoltà a dare concretezza di risultati alle sue doti, risultando troppo spesso incline a errori e manifestando una fragilità nelle situazioni di tensione. Tuttavia, la seconda metà del 2021 (sei podi) e le prime due gare del 2022 (un quarto ed un quinto posto) sembrano sintomi di una conquistata continuità, anche se la caduta al primo giro del Gran Premio di Argentina, dopo un pessimo stacco dalla seconda casella in griglia, potrebbe aver fatto riaffiorare qualche grigio ricordo. Da segnalare, inoltre, che tutti e tre piloti che l’anno scorso occuparono le prime tre posizioni (Raul Fernandez, Fabio di Giannantonio e Marco Bezzecchi) hanno compiuto quest’anno il grande salto nella classe regina e ai piedi del podio, la scorsa stagione, tagliò il traguardo proprio Augusto Fernandez.

Da tenere d’occhio, per la vittoria di domenica, anche l’inglese Sam Lowes, pilota del team belga Marc VDS Racing, che tra le curve di Austin ottenne proprio il suo primo successo mondiale nel 2015, siglando anche il giro veloce della gara. Il biondo trentunenne di Lincoln, vero veterano della Moto2, occupa il quinto posto in campionato dopo un terzo, un quarto ed un decimo piazzamento nelle prime tre gare dell’anno.

Un italiano, uno spagnolo ed un inglese… Sembra l’inizio della più classica delle barzellette ma è anche la lista di tre popoli di esploratori, pionieri e conquistatori. A questo proposito segnaliamo che furono proprio gli iberici, a partire dal 1528, ad esplolare il suolo texano ed annetterlo,  successivamente, al vicereame della Nuova Spagna, il più antico in cui era diviso l’impero spagnolo in America. Nel campo delle due ruote, il  Gran Premio delle Americhe, in Moto2, è stato reso colonia spagnola già 4 volte sulle 8 gare disputate.

 

Moto3

Dall’epoca coloniale passiamo, con la classe cadetta, ad un’atmosfera western. Sono ormai note le feroci battaglie che si consumano nel gruppone della Moto3, in cui sembra valere la legge del “tutti contro tutti”. Proprio ad Austin, lo scorso anno, Deniz Öncü, con una manovra azzardata, innescò una pericolosissima caduta sul rettilineo dove furono coinvolti diversi piloti costringendo la direzione gara a bloccare la corsa al quinto giro della seconda ripartenza (la gara era infatti gia stata inerrotta per l’incidente di Filip Salač al settimo giro). Fu molta la paura per la caduta di Jeremy Alcoba, che finì per coinvolgere anche Andrea Migno e Pedro Acosta. Ne seguì un duro sfogo da parte del pilota italiano che, scosso e sinceramente preoccupato, di rientro ai box lanciò un appello affinché condotte di gara ritenute pericolose venissero sanzionatecon maggior durezza.

Le prime tre gare del 2022 sicuramente non ci hanno restituito una condizione di placida calma, però, fino ad ora, escluso qualche singolo episodio, pare aver fatto breccia tra i giovanissimi talenti una maggior cura per l’avversario durante lo scontro sportivo. Una sorta di messa in forma del conflitto perpetuo potrebbe anche favorire uno spettacolo meno in balia del caso.

Per quanto riguarda i pronostici, i due favoriti per il Far West di questa domenica sembrano essere Sergio Garcia, giunto in America da capo classifica, e l’italiano Dennis Foggia, secondo in campionato a 4 punti, il quale concluse la gara dello scorso anno in seconda posizione. I due hanno già preso il largo in classifica, mentre Izan Guevara li insegue al terzo posto dopo lo sfortunatissimo guasto tecnico che lo ha costretto al ritiro in quel di Rio Hondo, quando sembrava tra i più in forma dello schieramento. Il diciassettenne di Palma de Mallorca vinse inoltre la gara dello scorso anno qui in Texas. Questi tre per ora sembrano essere i piloti maggiormente in forma, con Garcia e Foggia che vantano già una vittoria a testa nl 2022.

Da tenere sotto controllo anche due tra i veterani della categoria, il già citato Migno e Jaume Masia, entrambi a podio nel 2019 tra gli spigoli e le serpentine del Texas. La coppia ha però gia rimediato due ritiri fino ad ora, l’ultimo dei quali dovuto proprio ad un loro contatto di gara in Argentina.

Vedremo cosa ci riserverà il tagadà di questo weekend, sperando che la storia del luogo non reinneschi impeti oltremodo furiosi.

 

(Credits: Getty Images)

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