DERBY DAYS DEL WEEKEND

Submitted by greta.torri on Sat, 04/09/2022 - 11:02
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Adam Grapes
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AFC Wimbledon-MK Dons: Terza Divisione Inglese (League One) 10 aprile 16.00

La storia

Iniziamo le nostre tre partite di questo weekend (giocano tutte domani) con una molto sentita anche se è una rivalità nata pochi anni fa. È un Derby quasi unico in Inghilterra, non c’entra né la geografia né una storia di una striscia molto lunga di partite vinte da una di queste. Questa rivalità è iniziata nel 2002 quando AFC Wimbledon è stato fondato dai tifosi del Wimbledon FC come una protesta contro lo spostamento della sua squadra alla città di Milton Keynes, 70km da Wimbledon, che è un sobborgo del sudovest di Londra. Wimbledon FC ha fatto la storia negli anni ’80, nonostante il piccolo stadio e una squadra con poco investimento, ed è riuscito ad arrivare nella prima divisione vincendo anche la FA Cup nel 1988. Lo stadio, Plough Lane, era troppo piccolo per ospitare le partite di massimo campionato dopo l’arrivo della legge nel 1991 che ha vietato l’uso delle gradinate in piedi, e di conseguenza la squadra giocava le partite casalinghe a Selhurst Park, la casa di Crystal Palace. Alla fine degli anni ’90 un consorzio di investitori ha proposto un centro commerciale a Milton Keynes in cui farebbe parte uno stadio di calcio e nel 2003 Wimbledon ha cominciato a giocare le partite casalinghe in questa città, all’inizio allo stadio nazionale di hockey su prato in attesa del nuovo stadio. Lo spostamento a Milton Keynes è stato completato nel 2004 quando la squadra ha cambiato nome in Milton Keynes Dons FC (Dons è il soprannome di Wimbledon FC). Allo stesso tempo, AFC Wimbledon stava salendo la piramide del calcio inglese, è entrato al nono livello (Combined Counties League) prima di arrivare nella quarta divisione nel 2011. Fino a novembre 2020 la squadra ha utilizzato lo stadio Kingsmeadow, prima di tornare a Plough Lane, non nel luogo del vecchio stadio ma pochi metri più avanti dove è stato ricostruito il famoso ex stadio per le corse di levrieri, tornando a casa dopo un’assenza di ben 29 anni. È facile capire questa rivalità tra i tifosi di Wimbledon che hanno formato la nuova squadra e i tifosi di Wimbledon che hanno tenuto la fede con MK Dons. Anche al livello societario le acque non sono state molto calme, nella partita tra le due squadre nel 2017, AFC Wimbledon è stato denunciato perché hanno rifiutato di mettere il nome MK Dons sia sul giornalino della partita che sul tabellone.

La partita

Mancano cinque giornate alla fine della stagione e basta guardare la classifica per capire che questa partita non esisterà la prossima stagione e potrebbe essere anche uno stacco di campionati tra le due squadre nel 2022/23. MK Dons si trova al secondo posto della classifica con 82 punti, uno in meno della capolista Wigan ma ha giocato due partite in più di Rotherham, la squadra che al momento si trova al terzo posto con 80 punti. Solo i primi due vengono promossi direttamente, le squadre dal terzo a sesto posto fanno i Playoff. MK Dons ha quasi garantito l’accesso ai Play Off, c’è da vedere come vanno questi recuperi di Wigan e Rotherham. AFC Wimbledon è messo molto peggio, terz’ultimo in classifica con quattro punti in meno dal quint’ultimo, Morecambe. Ha avuto una brutta striscia di risultati, ben cinque sconfitte di fila prima di pareggiare contro Charlton martedì scorso. La salvezza non è impossibile, ha un calendario abbastanza abbordabile ma è dal 2017 che non batte MK Dons. I tifosi di AFC Wimbledon hanno apprezzato molto il ritorno a Plough Lane, ma per ora il nuovo stadio non è stato di grande aiuto, vincendo solo due partite casalinghe in tutta la stagione, mentre MK Dons ha perso solo tre trasferte in tutta la stagione. Lo stadio è molto bello, un altro mondo con il vecchio Plough Lane, dove nella curva ospiti si poteva andare in bagno senza perdere nemmeno un minuto della partita (parlo qui dei maschietti!) visto che l’edificio che ospitava questo “Facility” non è stato completato e si poteva seguire la partita guardando sopra le mura!

 

Dundee United – Dundee: Prima Divisione Scozzese (Scottish Premiership) 10 aprile 16.00

La storia

Siamo nel periodo Derby del massimo campionato scozzese. Dopo Rangers-Celtic dello scorso weekend, domani ci regala il derby di Edinburgo tra Hearts e Hibernian, il derby del Nord Est (non molto sentito) tra Aberdeen e Ross County e il derby di Dundee tra Dundee United e Dundee. È un derby molto anomalo, visto che ci sono pochi metri tra i due stadi, arrivando a piedi dalla stazione di Dundee, si continua su Tannadice Street dove camminando vediamo prima sulla destra Tannadice Park, lo stadio di Dundee United con i seggiolini aranci, poi un centinaio di metri dopo arriveremo allo stadio di Dens Park con la sua tribuna colorata di blu. È facile immaginare l’annuncio per i tifosi ospiti: “Dundee United-Dundee, calcio d’inizio 16.00, partenza pullman ore 15.55”! Per quanto riguarda la storia, Dundee è la squadra più anziana, fondata nel 1893, mentre Dundee United è stato fondato nel 1909 con il nome Dundee Hibernian. Come Celtic, anche il Dundee Utd è stato fondato da immigranti irlandesi, ma non c’è mai stato il discorso di settarismo come a Glasgow. Fino agli anni ’70 Dundee ha avuto più successo in confronto ai cugini vincendo un campionato negli anni 60’, ma grazie principalmente al mitico allenatore Jim McLean (allenatore da 1971 fino a 1993) United ha superato Dundee, vincendo il campionato nel 1983 proprio con una vittoria contro Dundee a Dens Park e arrivando alle semifinali della Coppa dei Campioni nel 1984 quando ha perso contro la Roma e nel 1987 ha perso nel finale della Coppa UEFA contro IFK Goteborg. Dundee ha passato un breve momento di gloria all’inizio del secolo con degli investimenti importanti, ma come succede spesso, dopo questo periodo sono arrivati i problemi finanziari e la squadra ha passato alcuni anni nella seconda divisione. Anche Dundee United è stato retrocesso nel 2016 ma ora entrambe si trovano in Premiership, dove l’ambizione massima è quella di evitare la retrocessione e tentare la fortuna ai posti europei e le Coppe, visto l’impegno (quasi) impossibile di rompere la dominazione di Celtic e Rangers. Le partite tra Dundee United e Dundee sono piene di atmosfera ma non sono mai violenti, non c’è una divisione geografico/economico tra i due tifosi e tante case sono divise in due per quanto riguarda il tifo per una squadra o l’altra. Durante gli anni ’80 in pieno periodo hooligan in Scozia, i tifosi più “attivi” delle due squadre si sono uniti per difendere la loro città. Il “Dundee Utility Crew” conteneva tifosi di Dundee e Dundee United, insieme contro i nemici. Se Dundee giocasse in casa contro Rangers, alcuni sostenitori di Dundee United non farebbero la trasferta della loro squadra per rimanere a casa e fare tafferugli contro la squadra di Glasgow. Sembra quasi di vivere ai tempi del Medioevo, tutti pronti a difendere la propria città invece della squadra!

La partita

Il campionato scozzese si divide dopo 33 giornate (quando tutti hanno giocato contro tutti tre volte), i primi sei in classifica fanno le ultime cinque giornate tra loro e le ultime sei fanno lo stesso. Domani è l’ultima giornata prima della divisione e questo sarà quasi sicuramente l’ultimo perché Dundee è nell’ultimo posto della classifica e Dundee United è quarto. Tecnicamente United potrebbe finire nella seconda metà della classifica ma ci vuole una serie di risultati quasi impossibili perché succeda. Guardando la classifica sembra che i primi tre posti siano stati già prenotati da Celtic, Rangers e Hearts mentre sarà una bella lotta per il quarto posto che è l’ultimo utile per la Conference League della prossima stagione (forse vale anche il quinto posto, dipende da chi vince la Coppa di Scozia). La situazione di Dundee non sembra molto bella, l’ultimo posto vale la retrocessione diretta e penultimo fa il playout. Ha sei punti in meno da St Johnstone, la squadra in undicesimo posto e ben 12 in meno dalla salvezza. L’unica speranza è che in quest’ultimo pezzo della stagione non deve affrontare le big, se riesce a vincere il primo derby della stagione (gli altri due sono finiti in pareggio e una vittoria per Dundee United), forse può iniziare a pensare ad una salvezza miracolosa.

Hertha Berlino- Union Berlino: Bundesliga Tedesca 10 aprile 18.30

La storia

Abbandoniamo la Gran Bretagna e passiamo in Germania per il derby della capitale. Come la storia della città, la storia dei derby di Berlino è molto interessante, soprattutto per via della divisione della città. Hertha giocava nella zona ovest della città e la loro rivale principale dagli anni ’50 in poi era Tennis Borussia Berlin, e hanno giocato il primo derby in Bundesliga nella stagione 1974/75. Negli anni ’80 Blau Weiss 1890 Berlin è arrivato nei campionati più alti della Germania dell’Ovest. Nel lato est della città le tre squadre principali erano FC Vorwarts Berlin, BFC Dynamo e Union Berlin, partecipanti nella DDR Oberliga. All’inizio degli anni ’70 Vorwarts è stato trasferito alla città di Francoforte an der Oder così la rivalità è rimasta tra BFC Dynamo e Union. È stata una rivalità molto calda, Dynamo è stato visto come la squadra delle agenzie di sicurezza, ricevendo un trattamento preferenziale (ha vinto 10 titoli di fila tra 1979 e 1988) mentre Union è stato considerato la squadra del popolo. C’era un detto all’epoca: “Non tutti i tifosi di Union sono nemici dello Stato, ma ogni nemico dello Stato è un tifoso di Union”. In questo periodo di divisione c’era un’amicizia tra i tifosi di Hertha e Union, quando capitava che Hertha giocasse una partita nel blocco comunista, i tifosi dell’Union erano presenti, come nella partita di Coppa UEFA 1979 contro Dukla Praga. Dopo la riunificazione di Germania, l’amicizia tra le due tifoserie è rimasta e nel 1990 hanno giocato un amichevole allo Stadio Olimpico dove tutti hanno cantato canzoni di unificazione. Union è stato messo nella quinta divisione come un punto di partenza del calcio tedesco e il primo incontro tra i due in campionato è arrivato nel 2010 con una partita della seconda divisione. In questo periodo l’amicizia è diventata più di una rivalità, con alcuni tifosi di BFC Dynamo (la squadra non è mai riuscita ad andare avanti come l’Union) mischiati con i tifosi dell’Hertha per creare problemi contro l’Union. Il primo derby nella Bundesliga della Germania unita è arrivato nel 2019 con la partita sospesa per lancio di fumogeni tra i tifosi, ormai l’amicizia è diventata una cosa storica. È raro vedere lo stadio Olimpico pieno per le partite dell’Hertha, al massimo per quelli contro Bayern e Dortmund, ma la partita di domani sera sta andando verso il tutto esaurito, speriamo in uno spettacolo del calcio perché è una partita che vale tanto per quanto riguarda la classifica.

La partita

La situazione in questa partita è quasi come nelle altre due di cui abbiamo parlato, una squadra lotta per non retrocedere, e l’altra ha l’ambizione verso i posti più alti della classifica. È Hertha che si trova in alto mare in fondo alla classifica. Si trova al penultimo posto che significa retrocessione diretta, terz’ultimo porta un playout contro la terza squadra di Bundesliga 2. Non è una situazione disastrosa, mancano sei giornate e ci sono probabilmente cinque squadre ancora coinvolte, una sesta, Greuther Furth si trova in ultimo posto con ben dieci punti di stacco così sembra già con più di un mezzo piede nella seconda divisione. Hertha ha sicuramente il suo destino nelle sue mani, perché dopo il derby gioca ben tre scontri diretti di fila contro Augsburg, Stoccarda e Bielefeld, le classiche partite che effettivamente valgono sei punti. Ha vinto l’ultima in casa contro Hoffenheim, il primo trionfo casalingo nel 2022 e guardando le ultime quattro trasferte dell’Union, tutte sconfitte senza segnare nemmeno un gol, avrà una bella speranza di una vittoria prima di affrontare le tre partite che potrebbe definire la stagione. Union, al settimo posto della classifica, cercherà di ripetere l’avventura in Europa in questa stagione, quando è uscito nei gironi di Conference League, non può solo sperare nella classifica della Bundesliga perché è ancora nella Coppa di Germania olé dove sfiderà Lipsia nelle semifinali tra un paio di settimane.

Adam Grapes

(Credits: Getty Images)

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