MILAN-GENOA CACCIA AL GOL PERDUTO TRA SCUDETTO E SALVEZZA

Submitted by Anonymous on Fri, 04/15/2022 - 12:22
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Redazione
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Milan-Genoa è un piccolo crocevia e forse addirittura l’ultima spiaggia. Chi si ferma è perduto, o quasi, chi si scuote può proseguire verso altre ultime spiagge. La carica emotiva che offre questa partita è pazzesca per le motivazioni delle due squadre alle prese rispettivamente con la lotta per lo scudetto e quella per la salvezza e verrebbe da dire “menomale”, per gli spettatori neutrali, perché si gioca alle 21 e c’è il serio rischio, che due ore dopo, qualche sbadiglio di troppo faccia capolino. Si affrontano le squadre nelle cui partite, stando alle ultime dieci giornate, si è segnato meno. Insomma, non aspettatevi una scorpacciata di gol.

MILAN-GENOA IL GOL È UN PROBLEMA

Il Milan non subisce gol da cinque partite e questo sicuramente non è un problema. Lo è, però, averne fatti zero nelle ultime due uscite e appena 9 nelle ultime dieci. Per una squadra che vuole ambire allo scudetto è troppo poco. Il Genoa ha il peggior attacco del campionato per media reti (0,75), perché ne ha realizzata una in più rispetto alla Salernitana (24 contro 23) ma giocando due gare in più. Con Blessin ha cambiato faccia, è rimasto imbattuto per otto gare, poi però ha perso le ultime due e domenica, contro la Lazio, ha incassato quattro reti: il problema del gol non è stato risolto (appena 4 in 10 turni) anche perché il tecnico tedesco ha lasciato in panchina per novanta minuti l’unico bomber della squadra, Mattia Destro, e sono riapparsi tutto ad un tratto i limiti difensivi delle vecchie gestioni, Ballardini e Shevchenko.

MILAN-GENOA CACCIA AL COLPO DI GENIO

Quando una squadra non segna, spesso i tifosi se la prendono con gli attaccanti, ma non sono gli unici colpevoli. Olivier Giroud, ad esempio, ha lottato nei due 0-0 contro Bologna e Torino, ma gli è mancata la qualità intorno a lui. Il Milan ha perso la brillantezza della catena di sinistra, perché Hernandez si ostina a tagliare dentro il campo e non va mai sul fondo, mentre Leao, un po’ perché imbottigliato, un po’ perché imbolsito, è tornato quello fumoso delle prime due stagioni. Brahim Diaz, smarrito da settembre dopo il covid, non si è più ripreso e senza un trequartista vero il 4-2-3-1 è un sistema che con funziona. Il Genoa sta provando a dare fiducia ad Amiri, ma gli esterni, da Gudmundsson a Portanova, garantiscono tanta corsa e pochi dribbling. Così, di palle giocabili ad attaccanti oltretutto costretti a uno sfiancante lavoro in fase difensiva ne arrivano poche. Morale della favola: oggi San Siro deve aiutare le due squadre a trovare un colpo di genio.

MILAN-GENOA LE LEZIONI DEI PRECEDENTI

L’ultima volta che il Genoa ha vinto a San Siro risale all’8 marzo 2020, non molto tempo fa. Di lì a qualche ora il mondo si sarebbe fermato a causa della pandemia e Pioli avrebbe approfittato di quei mesi di stop e magari anche di quella partita per ridisegnare il suo Milan. Ibrahimovic segnò l’unico gol rossonero e stasera non ci sarà perché è infortunato, Rebic fu sostituito da Leao, mentre oggi potrebbe accadere il contrario, Kessié giocava mediano e stasera farà il “falso” dieci. Il Genoa è stato completamente stravolto in due anni e il paragone non sussiste, del resto sarebbe difficile fare un confronto anche con le due gare giocate quest’anno, con Shevchenko allenatore. All’andata, in campionato, la sbloccò ancora Ibra e poi Messias segnò una doppietta, ma oggi la favola del brasiliano venuto dal nulla è un po’ sbiadita. In Coppa Italia il Milan rischiò l’eliminazione, poi entrò Leao che spaccò la partita e dopo il pari di Giroud segnò un gol fortuito ai supplementari prima del tris di Saelemaekers. Ma anche la sua favola di uomo maturo e trasformato, come detto, è un po’ sbiadita. La lezione che Pioli ha imparato dall’ultima partita pre-lockdown deve farla sua anche oggi, anche se ha meno tempo per la svolta: deve chiedersi come ridare entusiasmo alla squadra e darsi una risposta. Altrimenti anche il sogno tricolore, mano mano, sarà sempre più sbiadito. Blessin, invece, ha una sola risposta possibile: Mattia Destro. Le ultime due sconfitte rischiano di lasciare il segno, rinunciare ai gol del centravanti è diventato un inutile harakiri.

MILAN-GENOA, LE PROBABILI FORMAZIONI

Milan (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Tomori, Kalulu, Hernandez; Tonali, Bennacer; Saelemaekers, Kessie, Leao; Giroud. Allenatore: Pioli.

Genoa (4-2-3-1): Sirigu; Hefti, Ostigard, Maksimovic, Vasquez; Sturaro, Badelj; Gudmundsson, Melegoni, Portanova; Destro. Allenatore: Blessin.

(Credit: Getty Images)

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