ATP MONTECARLO TSITSIPAS-DAVIDOVICH FOKINA: IL GRECO CONTRO L’ENNESIMO CRACK SPAGNOLO

Submitted by Anonymous on Mon, 04/18/2022 - 07:54
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Redazione
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Chissà se la prima finale in carriera in un Masters 1000 se l’era sognata proprio così. Di sicuro Alejandro Davidovich Fokina ha dimostrato al mondo che sta là fuori che non di soli Nadal o Alcaraz vive il tennis spagnolo.

E grazie all’ennesima prova di forza, di nervi e di cuore s’è preso l’atto conclusivo di un torneo di Montecarlo che al solito si dimostra prodigo di rivelazioni e particolarmente incline alle sorprese, proponendo una finale totalmente inedita che vedrà il 23enne di Malaga affrontare il campione uscente Stefanos Tsitsipas.

Che nel corso della settimana monegasca è cresciuto, rischiando qualcosina solo con Schwartzman nei quarti, unico match nel quale è stato costretto a restare in campo per tre set, ma demolendo poi in una semifinale a senso unico Sascha Zverev, al quale probabilmente è costato caro lo sforzo profuso venerdì per rimettere in piedi il match con Sinner.

Il greco, che sin qui in stagione non aveva brillato per continuità e tantomeno per solidità delle singole prestazioni, conquista così la seconda finale del 2022 dopo quella persa a Rotterdam contro Auger-Aliassime. E per cominciare la sua cavalcata stagionale sulla terra non poteva scegliere modo migliore, se non quello di ricominciare a vincere.

QUEL CONTO IN SOSPESO CON MONTECARLO (E CON TSITSI)

Chiaro che il pronostico penderà tutto dalla parte del numero 5 al mondo, che vuol sfruttare l’opportunità per riportarsi a contatto con Rafa Nadal e sfruttare i due mesi sulla terra per scalare posizioni.

Ma Davidovich Fokina sta vivendo in tutto e per tutto il suo sogno: comunque vada lunedì farà registrare il best ranking in carriera, che sarà al numero 27 in caso di sconfitta, altrimenti l’iberico arriverà addirittura alla numero 20, giusto in scia ai due connazionali Carreno Busta e Bautista Agut. Per lui ritrovarsi all’atto conclusivo al Country Club è già qualcosa di straordinario.

E lo sarà ancor di più la prospettiva di poter vendicare la sconfitta ai quarti di finale patita lo scorso anno proprio per mano di Tsitsipas, che di lì a poco si sarebbe apprestato a conquistare il torneo. Più che una sconfitta, però, quella fu una sorta di iattura per lo spagnolo, costretto al ritiro al termine del primo set a causa di un problema muscolare riscontrato alla coscia sinistra.

Fecero il giro del mondo le sue lacrime, avvolto nell’asciugamano per non farsi vedere, segnale però di un dispiacere che lacerava il cuore suo e di chi stava assistendo alla scena. Un anno dopo Alejandro ha fatto pace con Montecarlo, e anzi adesso sente di chiedere al primo Master 1000 sulla terra un ultimo piccolo miracolo sportivo, regalandogli il primo titolo in carriera dopo i tre conquistati nei Challenger di Siviglia e Liuzhou nel 2019 e nel Futures di Quinta do Lago nel 2018.

“FOKI” ESALTA IL PUBBLICO E SI SPINGE OLTRE I LIMITI

Il salto di qualità di Davidovich Fokina è stato repentino e non così sorprendente, anche se l’uscita di scena al primo turno della settimana passata a Marrakech aveva lasciato in eredità pessime sensazioni.

Contro Dimitrov in semifinale ha rischiato di vivere un piccolo psicodramma, per sua fortuna a lieto fine: avanti di un set e di un break nel secondo, quando s’è ritrovato a servire sul 5-4 per prendersi la finale ha visto il braccio tremare, e di colpo s’è ritrovato ribaltato e costretto a ricominciare tutto daccapo, peraltro cedendo la battuta a inizio terzo set.

A quel punto mi sono detto che dovevo andare oltre i miei limiti per riprendermi quella vittoria che sentivo già mia. Ero stanco, però ho cominciato a tirare come se non ci fosse un domani e sono riuscito a rialzarmi.

Sotto 0-2, Davidovich Fokina ha dovuto annullare altre tre palle break, e una volta salito sull’1-2 la partita ha preso un’altra direzione, con Dimitrov tornato falloso e lo spagnolo (trascinato anche dal pubblico) capace di infilare un parziale di 4 game a zero che non ha lasciato scampo al bulgaro, certamente più avvezzo a giocare partite di questo tipo ma incapace di ribaltare nuovamente l’inerzia dell’incontro. Potrà consolarsi sapendo che da lunedì tornerà numero 23 al mondo, deciso a farsi valere nei prossimi appuntamenti sulla terra.

TSITSIPAS È PIÙ AVANTI DI DOVE DOVREBBE ESSERE

Nell’altra semifinale non c’è stata alcuna storia. Perché Zverev oggi è numero 3 al mondo, ma solo sulla carta. E Tsitsipas l’ha ribadito una volta di più: non pervenuto il tedesco, probabilmente condizionato dal problema alla coscia destra che l’aveva costretto a chiedere il medical time out nel corso del match con Sinner e a saltare il match di doppio previsto in serata (era qualificato ai quarti in coppia col brasiliano Melo, opposto all’olandese Rojer e al salvadoregno Arevalo).

Il greco invece è finalmente bello carico e tirato a lucido, determinato a centrare il bis nel Principato per poi dare la caccia agli altri appuntamenti sul rosso, magari approfittando dei problemi altrui (Nadal in forse sia a Madrid che a Roma, Djokovic oggettivamente fuori condizione fisica e mentale e Alcaraz forse non ancora così pronto come qualcuno voleva far credere) per diventare il vero protagonista della primavera europea sulla terra.

Le difficoltà di inizio 2022 erano figlie dell’operazione al gomito destro al quale si è sottoposto lo scorso novembre, all’apice di un periodo nel quale a causa del forte dolore era persino arrivato a pensare di voler chiudere con il tennis. Il rientro è stato fin troppo veloce rispetto a quelle che erano le attese dello staff medico, ma tutto ciò ha permesso a Stefanos di presentarsi alla stagione sul profondo rosso con un chilometraggio superiore. E a quanto pare, gli effetti già si cominciano a vedere. La finale si gioca alle 14,30, in diretta su Sky Sport.

(Credits: Getty Images)

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