PAPA POLOO, IL CALCIATORE DEI RECORD: A 68 ANNI VUOLE SPODESTARE MIURA

Submitted by Anonymous on Mon, 04/18/2022 - 08:09
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Redazione
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A Zlatan Ibrahimovic nelle ultime settimane ne hanno dette un po’ di tutte i colori. Soprattutto gli hanno consigliato di fare una cosa: poiché viaggia verso le 41 primavere, di appendere gli scarpini al chiodo e mandare agli archivi una carriera comunque inimitabile, alla quale è mancata solo la ciliegina sulla torta di una finale Champions, tanto cercata quanto mai trovata.

Eppure c’è chi pensa a tornare in pista nonostante la carta d’identità lasci intendere che il suo tempo sia finito da un bel pezzo. È il caso del ghanese Papa Poloo, “ufficialmente” calciatore di 68 anni, che proprio in virtù del fatto di essere prossimo ai 70 ha pensato bene di attirare su di sé l’attenzione chiedendo di effettuare un provino con una squadra professionistica, così da diventare il calciatore pro più anziano ad aver mai giocato a calcio.

Un desiderio che è stato sospinto a più non posso anche dalla rete, dove spopolano video dell’esperto atleta ghanese impegnato in palleggi di piede, di testa e in corse a perdifiato sulla fascia. Il Kwahu Fodoa, società che milita nella terza divisione nazionale (comunque calcio professionistico), ha pensato bene di “sfruttare” la cosa e concedergli una chance. E così facendo ha attirato a sé gli occhi di una platea sconfinata di appassionati che naturalmente fanno tutti il tifo per Papa Poloo, auspicando di vederlo presto in campo in un incontro ufficiale.

IL PROVINO, I VIDEO VIRALI, I SOGNI DA BAMBINO

Da quando la notizia è diventata virale è passato ormai un mese. Per ora non ci sono conferme di un ingaggio da parte del club, anche perché seppur in tempo di globalizzazione imperante certe news faticano a farsi conoscere, specie in un territorio remoto e sconfinato come quello del Ghana. Ma Papa Poloo di rinunciare al suo sogno non ne vuol sapere: continua ad allenarsi, deciso a farsi trovare pronto quando arriverà la chiamata giusta.

Ho giocato nel mio paese con l’Okwawu United, poi mi sono trasferito in Costa d’Avorio. Stava andando tutto a meraviglia, ero vicino a firmare con un club, ma a causa della guerra sono stato costretto ad abbandonare quella terra e a fare ritorno in Ghana. E adesso vorrei realizzare questo desiderio di giocare in un club professionistico, per raggiungere tale scopo mi sto impegnando ogni giorno con grande serietà.

La passione per il calcio è nata tanti anni fa, e il motivo è presto detto:

A scuola gli insegnanti ci dicevano che diventando calciatori professionisti avremmo avuto modo di girare e viaggiare all’estero, e a me questa cosa è sempre stata di grande stimolo. Purtroppo le nostre vite hanno avuto una parabola particolare, spesso segnata dai conflitti bellici locali che ci hanno costretto a rivedere i piani, ma sento di poter avere ancora una chance.

MIURA INTANTO A 55 ANNI GIOCA ANCORA

L’intento di Papa, che ha aggiunto il nome Poloo in onore di un calciatore ghanese famoso negli anni ’70 per via della sua naturale inclinazione al dribbling (alcuni compagni dell’epoca dicevano che i due si somigliavano e così lui ha attinto direttamente al cognome del collega), è quello di scrivere il proprio nome nel libro del guinness dei primati e sottrarre il record di giocatore professionista più anziano del mondo a Kazuyoshi Miura, il 55enne attaccante giapponese, passato anche in Italia agli inizi della carriera (lo acquistò il Genoa nell’estate del 1994). Miura è diventato nel tempo sinonimo di longevità applicata al calcio: ancora oggi milita nella quarta divisione nipponica, che è pur sempre un torneo professionistico, e continua a far gol come già ne faceva da giovane (in Italia invero appena uno in 21 gare, peraltro nel derby contro la Samp).

Mai avrebbe pensato che il “pericolo” per lui sarebbe potuto arrivare dal cuore dell’Africa, per giunta pensando al fatto che ancora oggi Miura è in attività e disputerà la stagione 2022 in prestito dallo Yokohama FC ai Suzuka Point Getters.

A questo punto la palla avvelenata è nei piedi del Kwahu Fodoa che dovrà decidere se concedere un contratto e quindi l’opportunità a Papa Poloo di coronare il suo sogno e tornare a far parlare di sé, stavolta non solo per i video sui social. E a quel punto, dovesse riuscire nel suo intento, chi lo dice a Ibra che avrebbe altri 27 anni prima di decidere di appendere gli scarpini al chiodo?

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ZeroXS
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