ATP 250 BELGRADO FOGNINI-CECCHINATO: DERBY AZZURRO TRA VETERANI IN CERCA DI RISPOSTE

Submitted by Anonymous on Mon, 04/18/2022 - 13:49
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Redazione
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Galeotto fu il sorteggio. Che l’ha messi di fronte subito, al primo turno, togliendo così all’Italia una freccia con la “consolazione” di vedere almeno un portacolori tricolore negli ottavi. Già, ma Fabio Fognini e Marco Cecchinato avrebbero sperato di ritrovarsi l’uno contro l’altro magari un po’ più avanti nel torneo. Che per loro rappresenta decisamente un bel banco di prova in vista di un mese e mezzo che si preannuncia bello carico di appuntamenti.

Chi arriva meglio al derby? Probabilmente, anzi, sicuramente Fognini, che a Montecarlo ha fatto vedere sprazzi di bel tennis, piegandosi solamente a Tsitsipas (che poi il torneo l’ha vinto, bissando il successo del 2021).

Cecchinato però non può più rinviare l’appuntamento con quella vittoria che nel 2022 è rimasta solo un miraggio, dal momento che ha perso tutti i 9 incontri disputati nei tornei ai quali ha preso parte. Tanto che per ritrovare una vittoria bisogna tornare indietro di 6 mesi esatti: il 18 ottobre 2021 a Lusino, sulla terra croata, Marco batté il numero 369 del mondo Nerman Fatic conquistando la finale del Challenger che peraltro poi non disputò, ritirandosi prima dell’atto conclusivo contro lo spagnolo Taberner a causa di un’epicondilite che di fatto mise fine alla sua stagione.

Da allora però il modo di riprendere il filo interrotto proprio quei giorni in Croazia ancora non l’ha trovato. E la sfida con il connazionale rischia di rivelarsi un altro crocevia fondamentale in un’annata sin qui avara di soddisfazioni.

CECCHINATO A CACCIA DELLA PRIMA GIOIA NEL 2022

Il Fognini visto nella primavera americana aveva dato invece segnali incoraggianti, al netto di una fastidiosa sindrome influenzale che ne aveva fortemente minato la condizione. A Montecarlo s’è scontrato con un iceberg (difficile giocare contro questo Tsitsipas sulla terra), a Belgrado, torneo che ha scelto rinunciando a quello in programma nella “sua” Barcellona (la città dove abita con Flavia Pennetta e i tre figli), conta di fare un po’ di strada per farsi poi trovare bello tirato a lucido negli appuntamenti di Madrid, Roma e naturalmente di Parigi.

La condizione, a sentire il ligure, sta lentamente tornando e le attese nella settimana in terra serba non sono poi così basse: testa di serie numero 6 del seeding, Fabio proverà a sfruttare anche la parte bassa del tabellone che propone come ostacoli più duri i russi Karatsev e Rublev, che pure sulla terra non sono così temibili a dispetto di quanto avrebbero potuto esserlo su una superficie veloce.

Un discorso totalmente diverso rispetto a quello che attende Cecchinato, che a Belgrado cerca invece quel bagliore di luce che al momento fatica a scorgere dopo un periodo nel quale non è riuscito a risalire la corrente, per quanto contro Baez a Montecarlo qualche segnale di risveglio s’è palesato, lasciando intendere che forse il peggio è passato.

Chiedere strada all’amico Fognini (col quale si è allenato spesso, condividendo anche qualche esperienza in doppio) potrà apparire inelegante, ma il palermitano non può più rimandare l’appuntamento con la svolta, provando a far leva anche sulle sue caratteristiche da consumato terraiolo.

FOGNINI IN SERBIA PUNTA ANCHE AL DOPPIO

Fognini a Belgrado giocherà al solito su un doppio binario: in singolare proverà a fare quanta più strada, in doppio con Simone Bolelli proverà a oliare gli ingranaggi in vista dell’assalto al Roland Garros, uno dei grandi obiettivi di stagione del tandem di veterani della racchetta tricolore.

I buoni risultati ottenuti nei primi tre mesi di 2022, impreziositi dal successo a Rio, lasciano ben sperare: i due si presenteranno come coppia testa di serie numero 2, destinati in teoria a scontrarsi in finale con i croati Mektic e Pavic, rispettivamente numero 7 e 4 della classifica mondiale (Fognini e Bolelli sono invece 40 e 19).

Tornando al derby in singolare, chiaro che il pronostico in questo momento non possa che sorridere a Fognini, che è anche in vantaggio per 2-1 nei precedenti contro Cecchinato, tutti disputati sulla terra rossa, ma tutti abbastanza lontani nel tempo: nel 2013 a Nizza il ligure si impose in tre set, mentre nel 2017 a Rio il successo arrivò in due parziali (6-4 7-6). Il terzo sorrise invece a Ceck nell’anno di grazia 2018, quello della semifinale raggiunta al Roland Garros: a Monaco di Baviera, poche settimane prima della favolosa corsa sui campi parigini, il siciliano nel match del primo turno del torneo bavarese s’impose al terzo set dopo aver ceduto nel primo per 7-5, ma imponendosi poi per 6-2 e 6-3 e rendendosi particolarmente efficace con la prima di servizio, a differenza del connazionale.

Da allora sono passati 4 anni: Cecchinato non è più quel talento così solido che aveva fatto sobbalzare spesso dalla sedia gli appassionati, mentre Fognini è rimasto comunque in auge pur cominciando a prediligere anche il doppio in vista di un finale di carriera da vivere comunque da protagonista.

Oggi però a Belgrado c’è un derby da vincere, con vista sugli ottavi dove l’avversario uscirà fuori dalla sfida tra Kukushkin (col quale Fognini è avanti 2-1 nei precedenti e Cecchinato ha vinto l’unico disputato a Roma nel 2018) e lo sloveno Bedene, che a sua volta Fognini ha battuto 2 volte perdendone una e che con Ceck è un habitué, avendolo affrontato 7 volte con 5 vittorie dello sloveno e due del palermitano (che sono però le ultime due). Appuntamento su SuperTennis intorno alle 17.

(Credits: Getty Images)

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