ATP BARCELLONA ALCARAZ-KWON: CARLOS A CACCIA DELLA TOP TEN MONDIALE

Submitted by Anonymous on Wed, 04/20/2022 - 14:27
Hero image
Autore
Redazione
news date
News di tipo evento?
No

Tutti lo dicono, tutti lo pensano. Già, ma prima di cantar vittoria è bene aspettare di vedere se davvero Carlos Alcaraz saprà mantenere le attese. Perché la sua rincorsa alla top ten, quella nella quale (a detta di molti colleghi) è destinato a restare ancorato almeno per un lustro (dicesi 10 o 15 anni), potrebbe vedere definitivamente la luce nel corso della settimana catalana per eccellenza, quella che sui campi dedicati a una leggenda vivente che risponde al nome di Rafael Nadal potrebbe effettivamente incoronare il nuovo talento del tennis mondiale.

Che magari, non fosse deragliato in anticipo a Montecarlo, la top ten mondiale l’avrebbe già fatta sua. Ma che potrebbe farlo vincendo le prossime due gare, che poi sarebbero anche le prime sulla terra rossa della Catalogna. Quella contro il coreano Kwon sembra fatta apposta per stendergli un bel tappeto ai piedi, e in fondo anche l’eventuale ottavo di finale contro uno tra Basilashvili e Munar apparirebbe alla stregua di un buon incrocio. La corsa Alcaraz dovrà farla su Cameron Norrie, che lo precede di una manciata di punti e che già si è qualificato per gli ottavi battendo Gerasimov (se la vedrà ora contro lo scostante Fucsovic), ma a conti fatti la vera sfida è con se stesso e con i record di precocità che intende stabilire.

L’EMOZIONE DI GIOCARE NEL “TORNEO DI CASA”

Tutta la Spagna, orfana di Nadal almeno fino a Madrid (ma c’è chi giura che Rafa rientrerà solamente a Roma a metà maggio), fa il tifo per il nuovo proselito. Che pure ha messo un po’ tutti in allarme quando ha candidamente affermato di sentirsi più forte sul cemento, anziché sulla terra rossa. La parabola di Alcaraz pare seguire dunque un percorso opposto rispetto a quella che 17 anni fa ha accomunato l’ascesa tra i big di Nadal, che proprio sul rosso s’è costruito una credibilità divenendo poi competitivo anche sulle altre superfici.

Certo la sconfitta di Montecarlo è servita a Carlos per capire quali siano davvero i suoi limiti e in che modo cercare di dosare bene le energie, cercando di mantenere anche quella pressione che inevitabilmente avvertirà sulle sue spalle ogni qualvolta scenderà in campo.

Personalmente sono sereno e non sono affatto condizionato da tutto quel che ruota intorno al mio nome. Se la gente si aspetta molto da me è perché evidentemente le ho dato modo di aspettarsi molto. L’unica cosa che penso è che sono felice e orgoglioso di avere l’opportunità di giocare a Barcellona, un torneo che ho già affrontato da bambino quando ero Under 14 e che mi ha permesso di vedere da vicino molti dei miei idoli, da Nadal a Federer, da Bautista Agut a Carreno Busta. Ho tanti riferimenti da cui poter attingere e sono davvero contento ed emozionato di poter giocare su questo campo e con questa pressione addosso.

LA SUGGESTIONE È UN QUARTO DI FINALE CON TSITSIPAS

Il coreano Kwon è senza ombra di dubbio uno dei pochi tennisti asiatici in grado di trovare una certa continuità ad alti livelli nel panorama contemporaneo. Anche se nel suo 2022 non c’è stato molto di cui esser contenti: l’attuale numero 71 al mondo ha disputato 16 incontri, vincendone 8 (l’unica contro un tennista con un ranking migliore è quella ottenuta su Ivashka a Dubai) e cedendo nei restanti 8.

Al primo turno a Barcellona s’è sbarazzato in due set di Paire, un po’ in calando rispetto ai suoi standard dell’anno passato, e pertanto difficilmente il coreano può rappresentare una minaccia per Alcaraz. Che dopo la delusione patita a Montecarlo nel primo turno del torneo monegasco, battuto da Seb Korda, ha cercato di lavorare a fondo col suo mentore Juan Carlos Ferrero (che di terra rossa, fino a prova contraria, se ne intende) per cercare di aggiustare qualche meccanismo e presentarsi all’appuntamento catalano in ottime condizioni fisiche e mentali.

Oltre alla prospettiva di poter sconfinare in top ten, Alcaraz insegue un altro bell’obiettivo: il tabellone potrebbe infatti metterlo al cospetto di Stefanos Tsitsipas ai quarti di finale, cioè contro il giocatore che più di ogni altro oggi rappresenta una sorta di guida per ciò che riguarda i tornei sul rosso, aspettando il rientro di Nadal e il ritorno in auge di Djokovic. Tutta Spagna fa il tifo per un eventuale sfida tra il giovane murciano e il greco, che potrebbe davvero apparire alla stregua di un appuntamento fondamentale nella crescita di Alcaraz su una superficie che ha ammesso candidamente di non preferire particolarmente. In questo magari è poco spagnolo, ma uno col suo talento erano anni che non si vedeva. E tutto sommato viene sempre dalla penisola iberica. Provare per credere.

(Credits: Getty Images)

Template News
Post
Fonte della news
SN4P
Sport di Riferimento
Tennis