EUROLEGA OLIMPIA MILANO-EFES ANADOLU: MENEGHINI SPALLE AL MURO E SENZA MELLI

Submitted by Anonymous on Thu, 04/21/2022 - 13:56
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Redazione
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Nei guai, Milano adesso c’è finita fino al collo. E tirarsi fuori dal guado stavolta rischia di rivelarsi davvero una missione off limits. Perché già l’Efes in gara 1 della serie play-off ha fatto capire di non essere in vena di regali, né tantomeno di voler proporre da qui in avanti la versione di sé che ha mostrato al mondo continentale durante la regular season.

Ma sono soprattutto i problemi di casa Olimpia a pesare come un macigno sulle ambizioni di grandeur dell’AX Exchange: con Datome ancora out al pari di Mitoglu e Kell, l’uscita anticipata dalla serie di Nick Melli rischia di travolgere tutto e tutti, esponendo i ragazzi di Messina alla feroce esperienza della compagine di Istanbul.

Che ha fiutato subito l’occasione e che stasera, con palla a due alle 20.30 (diretta su Sky Sport 1 e Eleven Sport), proverà a mettere una seria ipoteca sulla qualificazione alla final four di Belgrado, perché tornare in riva al Bosforo avanti 2-0 metterebbe Milano spalle al muro, senza forse nemmeno concederle il proposito di tornare al Forum a giocarsi il pass in un’ipotetica gara 5.

ARGINARE MICIC, MA SOPRATTUTTO RITROVARE LA RETINA

L’infortunio di Melli è un macigno caduto sulla testa dell’Olimpia dopo una gara 1 che peggiore non avrebbe potuto essere. Una partita che ha messo in mostra tutti i limiti attuali dei biancorossi, che si sono dovuti scontrare con la dura realtà di un attacco abulico e mai in grado di vedere la retina (33,3% da due, 28,8% da tre, appena 2 punti realizzati da Rodriguez e solo 8 da Shields: in tandem hanno messo dentro appena 4 dei 16 tiri tentati), ma soprattutto con l’incapacità di arginare a dovere un Vasilije Micic che pur senza strafare (16 punti, tanti quanti fatti registrare da Larkin, che combinati fanno la metà esatta dei punti di serata dell’Efes) ha tenuto tutti sotto scopa, mostrando una volta di più perché è considerato il vero MVP di Eurolega.

Ora però fermarlo sarà notevolmente più complicato pensando al fatto che già l’assenza di Mitoglu, unita al rendimento decisamente sotto le attese di Tarczewski e Bentil, rischiano di far naufragare ogni tipo di proposito di risalita di Milano. Melli per questo gruppo era davvero una pedina chiave per esperienza, qualità e quantità. Messina però ha fatto capire di voler sperare che l’orgoglio dei suoi ragazzi possa sopperire a tale assenza:

Veniamo dalla peggior partita della stagione, pertanto una reazione è il minimo che ci si possa attendere. Lo dobbiamo a noi stessi, alla proprietà e ai tifosi che ci hanno sostenuto sempre, anche nei momento di maggiore difficoltà. Tifosi che stasera potrebbero però presentarsi in un numero ridotto rispetto alle attese (appena 8.000 i biglietti venduti), sintomo che la fiducia è venuta un po’ meno. Ma una vittoria potrebbe cambiare tutto.

MESSINA E LA “PAZZA” IDEA DEL QUINTETTO PICCOLO

Gara 1 è stata davvero un incubo per l’Olimpia, che stasera potrebbe (dovrebbe) cambiare pelle. Chiedendo certamente qualcosa di più alle sue bocche da fuoco, con Rodriguez e Shields chiamati a reagire dopo il pessimo ingresso nella serie. Ma anche in difesa serviranno grinta e cattiveria agonistica per cercare di far quadrare i conti. Pippo Ricci al solito potrebbe essere l’uomo del destino: martedì sera ha visto il campo per una manciata di minuti appena, stavolta potrebbe essere diverso, con Messina pronto a gettarlo nella mischia con maggiore frequenza.

E la scelta del coach potrebbe anche essere quella di andare con un quintetto piccolo, così da costringere l’Efes a correre di più e a forzare qualche tentativo dalla distanza. Un modo di giocare differente rispetto a quanto fatto per buona parte dell’annata corrente, ma necessario al netto delle assenze e dei problemi emersi nella prima gara della serie. Chiaro però che un quintetto piccolo si basa sulla necessità di far aumentare e non di poco le percentuali dal campo: dovessero riproporsi gli intoppi di gara 1, allora nessuna soluzione potrebbe fare al caso di Milano.

Che in meno di 48 ore è passata dalla certezza di potersela giocare contro i campioni d’Europa in carica, per giunta partendo con un lievissimo favore del pronostico, alla prospettiva di essere già con un piede e mezzo fuori dalla massima competizione continentale. Un po’ di equilibrio in questi casi non guasta, anche se è vero che l’Efes ha saputo già ribaltare almeno psicologicamente l’inerzia di una serie che per l’Olimpia deve ancora cominciare.

E dovrà accadere stasera, uscendo dal seminato e dalle proprie certezze, ben sapendo il percorso che è stato fatto sino ad oggi e dove può condurre. Servirà una serata grandi firme, per cancellare l’onta dell’umiliazione subita martedì scorso e per ricordare a tutti chi è davvero Milano. E perché uno 0-2 sarebbe ingeneroso, pensando a tutta la strada fatta.

(Credits: Getty Images)

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