ROMA GARDEN OPEN COBOLLI-CORIC: IL GIOVANE ROMANO CONTRO IL REDIVIVO CROATO

Submitted by Anonymous on Tue, 04/26/2022 - 12:42
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Redazione
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Maggio è alle porte ma a Roma c’è già una grande fame di tennis. E lo si intuisce nell’aria, perché oltre al caldo e agli immancabili batuffoli bianchi che si elevano nell’atmosfera dai pioppi che circondano il Foro Italico (alcuni li chiamano “pioppini”, altri “manine”, ma chi ne soffre di allergia li detesta e basta) si comincia ad avvertire indistintamente il fruscio delle scarpe sulla terra rossa, segno distintivo di quel che racconterà tra pochi giorni l’appuntamento con gli Internazionali d’Italia, con le qualificazioni partite già all’inizio della settimana corrente.

Ma a Roma in quest’ultimo scorcio di aprile c’è anche un altro motivo per tenere desta l’attenzione degli appassionati della racchetta: il Challenger Roma Garden Open, montepremi di 45.000 euro, è una sorta di torneo introduttivo a quel che attende la Capitale nel mese consacrato al grande tennis. E in campo vede una baldanzosa schiera di 10 italiani che si sono guadagnati chi per meriti pregressi, chi attraverso il percorso nelle qualificazioni la possibilità di entrare nel tabellone principale, sfidando altri 22 atleti provenienti da tutto il mondo.

Lo scorso anno il torneo lo vinse Juan Manuel Cerundolo, il fratello minore di quel Francisco che qualche settimana fa a Miami ha sparigliato le carte, tanto da arrivare a giocarsi persino una semifinale dopo aver  superato diversi turni per infortuni occorsi agli sfidanti (non ultimo Jannik Sinner ai quarti). E in finale l’argentino batté quel Flavio Cobolli che nel corso dell’ultimo anno è cresciuto a dismisura, tanto da proporsi oggi come uno dei possibili volti nuovi del tennis italiano, pronto ad accodarsi nella scia dei Berrettini, dei Sinner, dei Musetti e via dicendo, allungando così l’elenco dei papabili con vista sulla top 100 mondiale.

CORIC, DOPO IL BUIO LA LUCE ADESSO È BELLA EVIDENTE

Cobolli è testa di serie numero 3 del seeding del torneo romano e il primo incrocio che lo attende è di quelli che non passano inosservati. Perché Borna Coric sarà pure sceso fino alla posizione numero 262 al mondo, ma solo tre anni e mezzo fa, prima cioè che gli infortuni gli mettessero i bastoni fra le ruote, era stato a un passo dalla top ten mondiale. Il croato è rientrato da poco nel circuito, battuto in tre set da Jannik Sinner a Montecarlo nel primo match disputato sulla terra rossa dopo un anno di assenza forzata dal campo, complice un’operazione alla spalla che ne ha messo a rischio l’intera carriera. In precedenza aveva perso a Indian Wells contro Davidovich Fokina, sempre in tre set e dopo aver vinto al tiebreak il primo, quindi aveva battuto Verdasco al primo turno a Miami, fermandosi nel match successivo contro Zverev, che pure è riuscito a portare con caparbietà al terzo set.

Sulla carta, insomma, peggiore incrocio per Cobolli non avrebbe potuto esserci, perché mai come stavolta i numeri potrebbero ingannare e le 120 posizioni di differenza nel ranking lasciano davvero il tempo che trovano. Va da se che un vantaggio il giovane tennista romano (ma nato a Firenze), 20 anni da compiere tra una decina di giorni (cioè il 6 maggio), potrebbe comunque trovarlo nel fatto che da due mesi a questa parte ha potuto lavorare solo e soltanto sulla terra, centrando una semifinale nel Challenger di Roseto degli Abruzzi, quindi vincendo il Challenger di Zadar, in Croazia, a distanza di un anno dal primo successo nel circuito ottenuto ad Antalya in un torneo Futures.

Nonostante le qualificazioni di Montecarlo e Belgrado lo abbiano respinto (nel principato ko. in tre set con Ruusuvuori, in Serbia in due set tiratissimi contro Lehecka), al Garden Open Cobolli confida di trovare un po’ di quella spinta necessaria per puntare dritto al tabellone principale degli Internazionali d’Italia, che a conti fatti rappresentano il vero grande obiettivo della sua stagione europea sul rosso.

COBOLLI A CACCIA DELLA VITTORIA SVOLTA CARRIERA

Cobolli è una delle nuove leve del tennis italiano e il fatto che in poco più di un anno si sia ritrovato catapultato dalla posizione 874 al mondo fino dentro la top 150 dimostra quanto sia stato in grado di elevare il suo livello di gioco.

Certo gli manca ancora un upgrade per potersi considerare un tennista a tutto tondo: in carriera ha disputato un solo torneo ATP 250, quello di Parma del maggio 2021, uscendo al secondo turno contro Struff che rimane il giocatore dalla miglior classifica mai affrontato nel circuito (all’epoca era numero 42 al mondo). A Roma ha disputato le qualificazioni negli ultimi due anni, battuto da Koepfer nel 2020 e da Davidovich Fokina nel 2021.

Il Roma Garden Open serve a Flavio per mettersi in marcia verso il grande sogno: lui, romano doc, tifosi romanista e innamorato della città eterna, altro non chiede se non un’opportunità per giocare davanti a familiari e amici. Certo i campi di via delle Capannelle, a due passi da Cinecittà, non sono quelli del Foro Italico, ma l’aria che si respira è in buona misura la stessa. Coric ha la stessa voglia di Cobolli di guadagnare il tempo perso e non resterà a guardare, ma già sapere di avere un’opportunità simile di confronto e di crescita val bene il rischio. E chi avanzerà agli ottavi si ritroverà di fronte uno tra Fabbiano e Caruso: un derby ci starebbe proprio da Dio.

(Credits: Getty Images)

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