JANNIK SINNER OBIETTIVO TERRA ROSSA: ALLENAMENTI A MONTECARLO, OCCHI ALLA TOP TEN

Submitted by Anonymous on Thu, 04/28/2022 - 13:07
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Redazione
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Due settimane abbondanti di stop non le aveva mai avute prima nel corso di un 2022 vissuto decisamente a rotta di collo. Almeno non le aveva avute per pensare solo e soltanto ad allenarsi, cosa che Jannik Sinner non ha potuto fare a febbraio dopo che al ritorno dall’Australia s’è visto costretto a casa, quando la positività al Covid lo obbligò a starsene in isolamento per una settimana (e addio racchetta per un po’).

Dopo Montecarlo, però, staccare la spina era necessario, anche perché la fastidiosa vescica che già l’aveva costretto alla resa anticipata a Miami, lanciatissimo verso la seconda finale nel Masters 1000 della Florida (e Cerundolo ringraziò), si era comunque riproposta in una certa misura anche nella tappa monegasca, consigliando a Jannik e al suo staff di prendersi un giro di pausa.

La rinuncia a Barcellona, torneo che lo scorso anno lo vide arrivare in semifinale, battuto solo da Tsitsipas, si spiega anche in questo modo: due settimane e mezzo di lavoro erano la cosa migliore che potesse capitare all’altoatesino sulla via che conduce ai tornei di Madrid e Roma, preludio naturalmente di quel Roland Garros nel quale le ambizioni saranno decisamente tendenti verso l’alto.

SULLA TERRA CON MARGINE, PER IMPARARE DAI MIGLIORI

Lo scorso anno la strada di Sinner a Parigi venne sbarrata da quel mostro di voracità sulla terra che risponde al nome di Rafa Nadal. Che l’aveva battuto anche qualche giorni prima nel secondo turno degli Internazionali d’Italia, e che magari quest’anno si frapporrà di nuovo lungo il cammino. Ciò che conta, però, è ritrovare la forma migliore e continuare la fase di conoscenza approfondita con Simone Vagnozzi, il coach che da metà febbraio l’ha preso sotto la sua ala dopo la fine della lunga partnership con Riccardo Piatti.

Le due settimane di lavoro presso il Country Club di Montecarlo, che avendo scelto la residenza nel Principato rappresenta in tutto e per tutto il suo ideale quartier generale, rappresentano un’occasione propizia per cercare di mettere benzina in corpo in vista di una fase della stagione particolarmente “calda”, e non solo a livello climatico. Il rosso di per sé non è la superficie prediletta di Sinner, che in carriera nel circuito ATP ha disputato 77 incontri, vincendone 48 e perdendone 29 (ha il 62% di vittorie).

Un dato inferiore rispetto a quello fatto registrare sul cemento, dove le vittoria sono state 115 e le sconfitte 46 (in totale viaggia col 71% di partite vinte). Numeri che testimoniano la volontà del giocatore di San Candido di voler provare a fare un ulteriore step di crescita anche sulla terra, dove nel 2022 ha disputato appena 4 incontri, cioè tutti quelli che l’hanno visto protagonista a Montecarlo con le vittorie su Coric, Ruusuvuori e Rublev e il ko. ai quarti contro Zverev, quando a metà del secondo set era avanti 1-0 e con un break a favore.

IL RITORNO NELLA TOP TEN PASSA PER IL ROSSO

Fare bene nei tre tornei sul rosso potrebbe consentire a Jannik di rimettere piede anche in quella top ten che adesso l’ha visto uscire e retrocedere di un paio di posizioni, complice la scalata del quasi coetaneo Alcaraz (li dividono 9 mesi di differenza) e il rendimento tutto sommato abbastanza continuo di Auger-Aliassime da inizio anno in poi. Sinner deve guardarsi le spalle soprattutto da Diego Schwartzman: l’argentino, vero e proprio specialista della terra, in classifica paga al momento 210 punti di distacco, ma la sua facilità di adattamento alla superficie potrebbe avvantaggiarlo nel confronto diretto in tutti e tre i tornei sul rosso previsto nel mese di maggio.

Ecco perché per Jannik sarà fondamentale presentarsi tirato a lucido a Madrid, torneo nel quale ha esordito nella passata edizione vincendo al primo turno contro Guido Pella ma poi cedendo subito nel secondo contro Popyrin, all’epoca numero 76 del ranking. Un buon sorteggio potrebbe rivelarsi assai proficuo, così da consentire a Sinner di ritrovare la forma migliora gradatamente, senza dover subito forzare contro avversari che, seppur distanti in classifica, potrebbero rivelarsi molto più a loro agio sulla terra, o magari perché reduci da qualche ATP 250 come Monaco di Baviera o Estoril (oppure qualche Challenger).

Nel 2021 il bilancio complessivo di Jannik sulla terra fu di 16 partite disputate, di cui 10 vinte (spicca su tutte quella ottenuta contro Rublev nei quarti di Barcellona) e 6 perse, anche se 4 di queste rispettivamente contro Djokovic, Nadal (due volte) e Tsitsipas, dunque tutti top 5. Per vedere se il 2022 porterà consiglio basterà attendere qualche giorno appena, il tempo per fare la valigia e provare a regalarsi un mese di maggio da protagonista assoluto.

(Credits: Getty Images)

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