MADRID MASTERS 1000 NADAL-GOFFIN: RAFA VUOL CONTINUARE LA FIESTA

Submitted by Anonymous on Thu, 05/05/2022 - 13:01
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Redazione
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Di giorni belli e felici per Rafa Nadal c’è solo l’imbarazzo della scelta. Ma è probabile che il 4 maggio 2022 resterà a lungo impresso nella sua memoria come una della giornate più memorabili di cui ha potuto godere nel corso della sua lunga ed esaltante carriera. Intanto perché 45 giorni dopo l’ultimo match disputato ha fatto capire che per lui il tempo è come se si fosse fermato (e non è nemmeno la prima volta): Kecmanovic rappresentava un test di debutto durissimo nella stagione sul rosso, ma al solito Rafa ha fatto sembrare facili anche le cose all’apparenza più difficili.

Ma nella sua testa ieri non era un mistero che ci fosse anche qualcos’altro, perché a pochi passi dalla Caja Magica l’amato Real Madrid si giocava il passaggio alla finale di Champions contro il Manchester City, peraltro a pochi giorni dalla festa per la conquista della Liga. E Dio solo sa cosa possa aver fatto e provato Nadal quando intorno al 90’ Rodrygo ha ribaltato gli inglesi, portando la sfida ai supplementari e consegnando poi ai compagni l’opportunità di completare l’opera e guadagnarsi l’atto conclusivo di Parigi.

Dove sabato 28 maggio, a poca distanza dallo stadio Saint-Denis, è assai plausibile l’idea che a sua volta Rafa starà trepidando facendo il tifo per la sua squadra, lui che in quei giorni sarà impegnato nella conquista del 14esimo Roland Garros in carriera. Insomma, l’ennesima giornata perfetta del maiorchino altro non è se non il pretesto per incensare un talento sconfinato che ha ripreso la sua marcia nella stagione a lui più congeniale, quella sul rosso, che oggi lo porrà di fronte al redivivo David Goffin che pure non dovrebbe rappresentare questo scoglio così insormontabile.

LA RIPARTENZA DI NADAL? MEGLIO DEL PREVISTO

Anche perché i precedenti tra i due parlano chiaro: dei 6 incontri disputati, quattro se l’è portati a casa Nadal, cioè tutti quelli giocati sulla terra, mentre i restanti due sono stati appannaggio del belga, guarda a caso ambedue sul cemento. Non che sia un’equazione facile e scontata, però è ragionevole pensare che anche un Rafa non al 100% della condizione possa far sua la sfida contro l’attuale numero 60 al mondo, destinato peraltro a rientrare in top 50 al termine della settimana corrente indipendentemente dall’esito della sfida del “Manolo Santana”.

Nadal chiederà strada a Goffin per il semplice motivo che sa quanto sia importante mettere benzina nelle gambe in questa fase della stagione nella quale si presenta di fatto a corto di allenamenti e partite.

Quando torni dopo uno stop così lungo hai la necessità di giocare quanti più match per ritrovare ritmo e buone sensazioni. In questo momento mi sento come sulle montagne russe: non so cosa aspettarmi dalle prossime settimane, sarà una scoperta che dovrò fare giorno per giorno. Sono felice di come è andato l’incontro con Kecmanovic perché era fondamentale rompere il ghiaccio nel modo giusto, e direi che per come ho giocato ho motivo di essere soddisfatto. Ma saranno determinanti tutte le prossime partite, perché avendo ricominciato ad allenarmi da pochi giorni non posso perdere alcuna opportunità mi sarà concessa per affinare la condizione.

Il chiodo fisso di Nadal rimane Parigi, dove a detta di molti addetti ai lavori troverà maggiori difficoltà rispetto al passato. Nulla che possa spaventare il maiorchino, che a Madrid può contare anche sull’affetto sconfinato del proprio pubblico.

SULLO SFONDO IL QUARTO DI FINALE CON ALCARAZ

E Goffin? La sua stagione sul rosso è iniziata decisamente col piede giusto. Intanto con la vittoria dell’ATP 250 di Marrakech, buona per interrompere un digiuno che durava dal febbraio del 2021 (sulla terra addirittura dal 2014). Poi è proseguita in maniera ondivaga, con gli ottavi persi a Montecarlo contro Davidovich Fokina (affrontato nella sua settimana di grazia) e soprattutto con l’uscita al primo turno a Belgrado per mano di Krajinovic.

A Madrid il percorso del belga è partito dalle qualificazioni, che lo hanno visto prima Vesely e poi Tabilo, passando poi per le convincenti vittorie contro Karatsev e Van de Zandschulp, senza concedere neppure in set nelle 4 gare disputate sui campi del Mutua Madrid Open. Segnali di cui Nadal dovrà tenere conto, anche se a nessun addetto ai lavori piace l’idea di vedere un upset, e questo per il semplice fatto che una vittoria del numero 3 del mondo avvicinerebbe sensibilmente l’ipotesi di un confronto nei quarti di finale contro Carlos Alcaraz, dal momento che in caso di vittoria di quest’ultimo contro Norrie la sfida generazionale a tinte spagnole finirebbe per monopolizzare l’attenzione di tutto il mondo della racchetta.

E sarebbe per Rafa un test di enorme importanza sulla via che conduce all’assalto del 14esimo slam sul rosso. Giusto per riscrivere un’altra volta il libro dei record, e regalarsi l’ennesima giornata bella e indimenticabile. Magari con Benzema, Rodrygo e Ancelotti sugli spalti…

(Credits: Getty Images)

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