Il Monday Night di Serie A raramente ha proposto una partita più importante di questa. Lunedì sera, alle 20.45, all’Artemio Franchi si gioca Fiorentina-Roma, posticipo della trentaseiesima giornata, e somiglia tanto a uno spareggio per l’Europa League, anche se poi mancheranno altre due partite e, soprattutto i giallorossi, che oggi sono davanti, avrebbero ancora le chance per il quinto o sesto posto, senza dimenticare che mercoledì 25 maggio giocheranno la finale di Conference League contro il Feyenoord e un eventuale trionfo dà diritto a giocare la coppa “superiore” nella prossima stagione.
FIORENTINA-ROMA ITALIANO-MOURINHO AGLI ANTIPODI
A dividere gli allenatori di Fiorentina e Roma non sono soltanto i 15 anni di differenza, 44 Vincenzo Italiano e 59 José Mourinho, o i 25 trofei vinti dallo Special One, ma due filosofie calcistiche agli antipodi. I viola sono al secondo posto in Serie A per percentuale di possesso palla, alle spalle del Napoli, mentre i giallorossi rientrano per il rotto della cuffia nella parte sinistra della graduatoria, in decima posizione. Italiano ama comandare il gioco palleggiando, Mourinho, oggi come quando aveva 44 anni (e già era campione d’Europa), preferisce un calcio verticale. Questo non significa che la Fiorentina dà spettacolo e la Roma fa catenaccio: il numero di tiri è superiore ai giallorossi, ad esempio, gli “expected goals” più o meno si equivalgono, il baricentro medio anche. Quando non hanno il pallone, i viola a volte rinunciano al pressing, mentre in alcune fasi della partita, soprattutto contro le piccole, la Roma aggredisce. All’andata, al debutto in campionato, Mourinho la spuntò 3-1 con una doppietta di Jordan Veretout, ma fu una partita condizionata dalle espulsioni di Dragowski (severa) e Zaniolo. Lunedì non aspettatevi un replay.
FIORENTINA-ROMA MOMENTO COMPLICATO
La Fiorentina è reduce da quattro sconfitte consecutive, tre in campionato contro Salernitana, Udinese e Milan più quella in Coppa Italia contro la Juventus. La Roma, che ha dato priorità alla Conference League, nello stesso periodo ha totalizzato appena due punti, anche per colpa di un calendario complicato: pari ottenuto nel finale a Napoli, sconfitta a San Siro contro l’Inter, scialbo 0-0 con il Bologna, con tanti titolari al riposo. Sono le premesse ideale per una partita teoricamente bloccata, dove prevale la paura. Oltretutto Fiorentina e Roma sono le due squadre che subiscono meno tiri in tutta la Serie A. Oggi la classifica vede i giallorossi al quinto posto, a pari merito con la Lazio (che ha gli scontri diretti a sfavore, ma intanto avrà l’opportunità di allungare contro la Samp), mentre i viola sono settimi con tre punti di ritardo insieme all’Atalanta. Chi ha più bisogno di vincere è Italiano e questo mette Mourinho nelle condizioni tattiche migliori possibili.
FIORENTINA-ROMA E IL GOL SMARRITO
Chi segna? Una squadra che ha Tammy Abraham in rosa non dovrebbe neppure porsi il problema, eppure l’inglese, 25 reti in stagione, è a secco in campionato dal 20 marzo, quando contribuì a stendere la Lazio. Perso Vlahovic, la Fiorentina ha trovato il suo sostituto sul mercato, prima cautelandosi con Piatek quando il serbo non era ancora andato via e poi prendendo Cabral, ma entrambi, salvo qualche fiammate, hanno palesato qualche difficoltà. Il miglior marcatore in tutto l’organico attualmente è Lucas Torreira, un mediano, a quota 5 reti. La mole di gioco prodotta e soprattutto i tanti cross di Biraghi dalla sinistra raramente vengono tradotti in gol. Nico Gonzalez, spesso tra i migliori per dedizione e qualità tecnica, è poco concreto sotto porta. Ma è soprattutto dai suoi piedi e dal suo eventuale duello con Zalewski che passano gran parte delle possibilità di successo dei viola. La Roma avrà quattro giorni per smaltire le fatiche di coppa e ritrovare l’imprescindibile Abraham al 100%: senza l’inglese sarà dura sfondare.
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