ROMA MASTERS 1000 NADAL-ISNER: RAFA IN MARCIA VERSO IL TRONO DELLA CAPITALE

Submitted by Anonymous on Wed, 05/11/2022 - 09:59
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Redazione
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Un re lo è per sempre, e al Foro Rafa Nadal è certamente degno di tale onorificenza. Magari non avrà esercitato il suo potere con certosina puntualità, perché di tanto in tanto qualche battuta d’arresto nella Capitale c’è stata, ma un campione è un campione e il debutto del maiorchino nell’edizione 2022 degli Internazionali d’Italia è un evento che va vissuto e celebrato con tutti gli onori del caso.

E poi di fronte c’è uno che Rafa conosce bene: con John Isner le battaglie sono sempre state all’ordine del giorno, sebbene sulla terra non c’è mai stato scampo per il lungagnone statunitense. Che avrà il compito di testare la condizione del campione uscente del torneo, pronto a regalare agli appassionati italiani un’altra settimana di passione e a tener fede al pronostico.

Perché quando c’è un campo colorato di rosso, Nadal non parte mai con l’idea di essere meno forte dell’avversario. Anche se Alcaraz a Madrid ha smentito la vulgata, riuscendo a piegare il suo idolo che pure aveva messo le mani avanti, ben sapendo che la condizione non poteva essere al top dopo un mese forzato di stop completo e pochi allenamenti nelle gambe.

CONDIZIONE DA AFFINARE, MA BUONE SENSAZIONI

Come si presenta Rafa al Foro Italico?

Sto meglio, ma non sono ancora al livello dove avrei voluto essere

ha ammesso candidamente.

Dopo uno stop così prolungato, senza avere avuto mai la possibilità di andare in campo, ci vuole un po’ per ripartire. E il mio corpo è un po’ come una macchina vecchia che necessita di più tempo quando c’è da riaccendere il motore. A Madrid ho vissuto una settimana tutto sommato positiva: sapevo che l’altitudine non mi avrebbe aiutato, ma in generale sono soddisfatto di come sia tornato nel circuito. A Roma sarà diverso: arrivo con qualche allenamento in più nelle gambe e questa è una buona cosa. Poi come andrà è difficile da dire: è un torneo con tanti rivali, anche se non c’è Alcaraz il livello rimane altissimo.

Le domande sul giovane erede non sembrano infastidirlo.

Sta facendo cose eccezionali. È un ragazzo umile e che pensa sempre a lavorare. Per la Spagna è un bene sapere che per i prossimi anni c’è un prospetto come lui, e io da spagnolo, nonché da collega e rivale sono contento, perché per il movimento è una bella notizia sapere di avere ragazzi nuovi, giovani e preparati.

Il debutto con Isner non sarà privo di incognite, anche se sulla carta lo vede chiaramente partire davanti in termini di pronostico. L’americano al primo turno ha battuto Francisco Cerundolo, “eroe” di Miami (dove arrivò in semifinale sfruttando diversi problemi degli avversari), e sul rosso ha giocato piuttosto bene a Houston il mese scorso, avanzando fino alla finale, persa contro Opelka.

Chiaro che per un giocatore che ha come punto di forza il servizio la terra rappresenta una superficie un po’ limitante, ma tutto sommato Isner ha dimostrato di sapersi difendere anche sul rosso, battendo tra l’altro Krajinovic (fresco giustiziere di Davidovich Fokina al primo turno) al debutto a Madrid prima di fermarsi di fronte a Norrie.

RAFA È LA BESTIA NERA DI ISNER

I precedenti tra Nadal e Isner si perdono un po’ nella notte dei tempi. Tanto che degli 8 disputati ben 7 ne ha vinti Nadal, che ha ceduto solo in un incontro di Laver Cup nel 2017. I quattro disputati sulla terra hanno tutti sorriso a Rafa, che pure dovette sudare le proverbiali sette camice nel 2011 per piegare la resistenza di John nel primo turno del Roland Garros (vinse al quinto dopo essere andato sotto per 2-1). Tra i due si ricorda anche una finale decisamente particolare a Cincinnati nel 2013, quando vinse Nadal in due set, conquistati entrambi al tiebreak dopo quasi due ore di gioco a un livello e un’intensità altissime.

Anche Roma ha ospitato in passato una sfida tra i due: accadde nel 2015, con il successo in due set del maiorchino nel match degli ottavi di finale. Rafa è pienamente consapevole del fatto di come Roma rappresenti uno snodo cruciale all’interno del suo percorso di preparazione verso il Roland Garros, il vero grande obiettivo della stagione europea sul rosso, quella che a differenza del passato l’ha visto costretto a rincorrere gli avversari, avendo dovuto fare i conti con l’infortunio al costato che gli ha precluso tante settimane di lavoro.

Ad attendere il vincente della sfida ci sarà Denis Shapovalov, che con Nadal ha battagliato di recente agli Australian Open (vittoria dello spagnolo al quinto) e pure lo scorso anno al Foro Italico, vincendo al terzo set la sfida valevole per gli ottavi (e si tratterebbe dunque di una rivincita in tutto e per tutto). Per Isner la sfida col canadese sarebbe una prima assoluta.

(Credits: Getty Images)

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