OLIMPIA MILANO-REGGIANA PLAYOFF GARA 2: MILANO, BASTA BLACKOUT

Submitted by Anonymous on Tue, 05/17/2022 - 11:03
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Redazione
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Più che Milano da bere, questa è una Milano da… temere. Nel bene come nel male, perché la Reggiana magari non rappresenterà un ostacolo insormontabile, ma ha dimostrato eccome di saper rompere le uova nel paniere se viene messa nelle condizioni di poterlo fare.

E allora gara 2 è già cominciata prima ancora di scendere sul parquet, con un antipasto di un quarto d’ora scorsa che ha messo in allarme la sponda biancorossa, con Ettore Messina arrivato a commentare senza mezze parole (“Prestazione indegna” rende l’idea?) la prestazione offerta nell’ultimo scampolo di partita dalla cosiddetta seconda unit.

Ed è da lì che l’Unahotels vuol ripartire per provare a rimettere in piedi una serie che altrimenti rischia di trasferirsi in Emilia con i giochi quasi fatti, al netto delle evidente e per certi versi incomprensibili lacune mostrate dall’Olimpia nell’ultimo quarto. Perché far riaprire una partita nella quale dopo 28’ il punteggio diceva 80-56 in favore dei padroni di casa è cosa assai pericolosa e pure un po’ frustrante, col parzialone di 18-0 targato Reggio che ha rischiato seriamente di far esplodere le coronarie del popolo del Forum.

Che non si sente troppo tranquillo, e che pertanto chiede alla squadra una reazione di nervi e di testa sin dalla palla a due del secondo atto della serie.

IL DOPPIO VOLTO DI UNA SQUADRA PRIGIONIERA DELLE SUE PAURE

Alla fine va detto che Milano le cose le ha comunque rimesse a posto, seppur con tutta la fatica di cui si circonda il mondo. E dalle sue certezze l’Olimpia proverà a ripartire anche in gara 2, magari pensando a quanto fatto vedere fino a un tiro di schioppo dal termine del terzo quarto.

Fino a quel momento, Messina non aveva alcun motivo per tirare le orecchie ai suoi ragazzi: percentuali bulgare dal campo (addirittura 6 giocatori senza nemmeno un errore), difesa asfissiante con raddoppi ben articolati, presenza in entrambi i lati del campo senza concedere spazio alle velleità offensive di Reggio.

Poi però la luce s’è spenta e qualcosa ha cominciato a incepparsi, specie in attacco dove più degli errori sono state le palle perse a creare grattacapi a un’Olimpia uscita completamente dalla partita. Alla fine però i meneghini hanno tirato con il 66.7% da due e il 51.7% da tre, numeri che a queste latitudini difficilmente si vedono e che pure non sono bastati per chiudere a chiave l’incontro, complice appunto l’incredibile dormita che ha accompagnato la parte conclusiva del match.

E qualche risposta Messina conta di ottenerla dal lavoro difensivo, se è vero che la Reggiana ha segnato 11 punti in più (81) rispetto alla media stagionale concessa da Milano agli avversari, con Thompson al suo career high con 21 punti (4/5 dall’arco) e l’ex Cinciarini capace di smazzare 10 assist e di segnare comunque 17 punti nel corso di una partita in cui è praticamente rimasto sempre sul parquet.

E chissà che proprio la fatica accumulata dagli emiliani, con Caja che ha limitato al minimo le rotazioni, non possa diventare un fattore nel secondo incontro di una serie che ora come ora si preannuncia molto più incerta di quanto si potesse pensare alla vigilia di gara 1.

MESSINA PENSA A TARCZEWSKI, CAJA CHIEDE LA PARTITA PERFETTA

L’Olimpia potrebbe presentare una variante tattica di assoluto rilievo prendendo in esame la ricerca nel pitturato di Tarczweski, fuori dai 12 scelti da Messina in gara 1, il quale potrebbe avere vita un po’ più facile pensando all’assenza sulla sponde reggiana di Diouf.

L’assenza di centimetri in area è stata una delle chiavi che ha creato maggiori problemi a Milano nella prima gara della serie e un accoppiamento che finisca per premiare la scelta di puntare sul lungo statunitense potrebbe essere sensata. Poi resta da capire cosa ne sarà della seconda unit, fatta letteralmente a pezzi dalla Reggiana nell’ultima parte di incontro: Baldasso e Daniels sono i giocatori finiti sotto accusa nel post partita, ma ricondurre la pesante debacle degli ultimi 15’ a due soli elementi è esercizio piuttosto discutibile.

Probabile però che qualcosa cambierà nelle rotazioni di Milano, con Pippo Ricci chiamato inoltre a offrire un apporto ben differente da quello timido e poco ficcante della prima gara della serie. Melli e Delaney (oltre a Mitoglu) saranno ancora assenti, pertanto le soluzioni l’Olimpia dovrà trovarle al suo interno, magari partendo proprio dalla scelta di puntare su Tarczewski sin dalla palla a due (e Biligha destinato a restare fuori dai 12).

Attilio Caja, oltre a Diouf, non avrà a disposizione Olisevicius e Candi, ma ha già fatto capire di aver bene in mente le chiavi che possono servire ai suoi ragazzi per provare a tornare a Reggio e allungare la serie almeno a gara 4:

Rivedendo la partita di domenica ho potuto rafforzare l’idea che mi ero fatto, e cioè che in attacco abbiamo veramente lavorato bene. Dovremo però migliorare su alcuni aspetti legati alla fase difensiva, soprattutto tenere meglio il confronto nell’uno contro uno. L’Olimpia ha sfruttato tanto i mismatch, noi stavolta dovremo cercare di mostrarci più attenti e di non farci cogliere impreparati. Servirà una partita quasi perfetta, ma abbiamo visto che se facciamo bene le cose anche più semplici poi esiste lo spazio per mettere in difficoltà i nostri avversari.

Palla a due alle 20,45, diretta su Raisport HD e Discovery+.

(Credits: Getty Images)

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