WTA 250 RABAT BRONZETTI-DIAZ: LA RIMINESE VUOLE SCALARE IL RANKING

Submitted by Anonymous on Thu, 05/19/2022 - 12:18
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Redazione
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Quando vede rosso a Lucia Bronzetti sì illuminano gli occhi. E tutto quel che accade intorno assume una luce differente. Basta dare un’occhiata ai risultati ottenuti negli ultimi mesi per capire che sulla terra la 23enne di Villa Verucchio riesce finalmente a esprimersi come spesso le capita di fare sul cemento.

Un talento naturale che continua a sbocciare di torneo in torneo, anche in coda a una primavera che le ha regalato il ritorno alla vittoria in un Futures 60 (a Chiasso) e un paio di giri di giostra tra Madrid e Roma, senza riuscire a fare troppa strada (Miami per ora rimane un unicum nella carriera della romagnola) ma mettendo benzina nel motore in vista degli ultimi appuntamenti della stagione europea.

Di sicuro c’è che l’aria di Rabat le fa decisamente bene: dopo aver eliminato Anna Kalinskaya al primo turno in tre set ed essersi sbarazzata della francese Burel in due set al secondo turno (entrambe le rivali sono tra le prime 100 al mondo), adesso ai quarti le tocca un’avversaria un po’ più solida, quella Nuria Parrizas Diaz che a Roma tra qualificazioni e main draw ha conquistato tre vittorie su 4 incontri disputati, riuscendo a pareggiare il suo best ranking (viaggia verso la posizione numero 45) e dando dimostrazione di grande solidità e continuità. Tutte peculiarità di cui la Bronzetti farà bene a prendere nota.

CONTRO LA FRANCESE BUREL UNA VITTORIA SCHIACCIANTE

Anche Lucia però vive un momento a dir poco magico. E con i risultati ottenuti nella tappa marocchina che precede il Roland Garros s’è già garantita il best ranking in carriera: mal che vada lunedì sarà numero 77 del mondo, di fatto facendo un balzo in avanti di altrettante posizioni rispetto a ciò che dicevano i numeri al termine del 2021.

Una crescita esponenziale che fanno della riminese una delle tenniste più solide del panorama nazionale, con margini di ulteriore sviluppo tecnico rilevanti e la possibilità di presentarsi al via dello slam parigino con un sorteggio (si spera) non troppo complicato.

A Rabat la Bronzetti ha fatto capire al mondo intero di aver fatto tesoro della lezione presa sull’asse Madrid-Roma: se contro Kalinskaya ha dovuto faticare un set in più del dovuto per prendersi il passaggio del turno (fatale è stato un piccolo calo nel tiebreak del secondo set, dove avrebbe già potuto chiudere la contesa), contro la Burel negli ottavi ha saputo correggere in fretta qualche passaggio a vuoto (vedi i due break concessi nel primo parziale, comunque vinto 6-3) scappando poi via con autorità nel secondo set, vinto 6-2 dopo un iniziale vantaggio di 4-0 (e già nel primo set era passata da 0-1 a 5-1, mettendo cinque game in fila).

E con un’altra vittoria contro la Diaz le cose potrebbero prendere una piega ancor più interessante, facendo avvicinare la riminese attorno alla posizione numero 70.

CON LA DIAZ È LA QUINTA SFIDA: PER ORA È 2-2

Quella contro la spagnola è una sfida abbastanza frequente, seppur Lucia sia di 7 anni più giovane della rivale. E nei quattro precedenti disputati a cavallo tra il 2017 e il 2021, il bilancio è del tutto in equilibrio: un paio di vittorie a testa, una per ciascuna delle superfici in cui si è giocato (due volte sul cemento di Sharm El Sheikh, una sul rosso di Bagnatica e una su quello di Grado), e in generale una sensazione di ritrovarsi a che fare con due giocatrici abbastanza simili e per questo spesso in grado di annullarsi a vicenda.

Sulla carta la Diaz parte favorita, quantomeno perché quanto di buono fatto vedere nei due Masters 1000 (soprattutto a Roma, dove ha raggiunto i sedicesimi, battuta dalla Andreescu) autorizza a pensare che stia vivendo un ottimo periodo di forma. Ma la Bronzetti in questa stagione s’è già garantita vittime importanti, vedi la Tomljanovic battuta a Miami, e in generale sta raccogliendo di più rispetto al passato, avendo avvicinato il 70% come percentuale di vittorie in relazione agli incontri giocati (22 vinte e 10 perse da gennaio in poi), contro il 65% ottenuto sin qui nei primi anni di carriera.

E poi la pazza idea di andarsi a giocare una semifinale contro Martina Trevisan, impegnata nell’altra sfida della parte alta del tabellone contro la Rus, rende il quarto di finale ancora più bello e accattivante. Una ventata di tricolore su Rabat ci starebbe da Dio e renderebbe la marcia di avvicinamento a Parigi ancora più elettrizzante. Appuntamento intorno alle 16,30 su SuperTennis TV.

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