MILAN E INTER LOTTA SCUDETTO ALL’ULTIMO GOL CHI LO MERITA?

Submitted by Anonymous on Thu, 05/19/2022 - 18:13
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Redazione
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Un campionato così non lo vedevamo da tempo e probabilmente nessuno se lo aspettava avvincente fino a questo punto, anche se proprio quanto era accaduto quest’estate poteva prefigurare uno scenario simile. Milan e Inter si giocheranno lo scudetto all’ultima giornata dopo aver combattuto punto a punto per quasi tutta la stagione, a differenza dell’anno scorso quando i nerazzurri arrivarono primi e i rossoneri secondi, ma di fatto non ci fu storia dopo il derby del girone di ritorno. Gli addii di Conte, Lukaku e Hakimi, tuttavia, hanno indebolito i nerazzurri e Pioli, insieme a Gasperini, era l’unico allenatore confermato dalle big, visto che anche Juventus, Napoli, Roma e Lazio avevano deciso di cambiare. Ecco perché non era difficile immaginare che non ci fosse un padrone, ma un finale così entusiasmante neppure il miglior giallista l’avrebbe ideato. Adesso, però, il punto è un altro: chi merita questo scudetto?

MILAN E INTER PER LO SCUDETTO MIGLIOR DIFESA E MIGLIOR ATTACCO

I numeri principali sono i punti in classifica: il Milan oggi ne ha due di più e domenica, sul campo del Sassuolo, ne basterà un altro per laurearsi campione d’Italia, visto il vantaggio negli scontri diretti rispetto all’Inter. Gli altri dati di più facile lettura sono i gol, segnati e subiti: per mesi l’Inter ha avuto la miglior difesa, ma oggi i rossoneri sono davanti, con 31 reti al passivo (come il Napoli) rispetto alle 32 dei nerazzurri, mentre Simone Inzaghi ha la squadra più prolifica della Serie A, con 81 centri, ben 15 più dei “cugini”, che nello stesso periodo in cui hanno blindato la porta, nel girone di ritorno, di fatto hanno avuto più di un problema nel trovare quella avversaria.

MILAN E INTER LOTTA SCUDETTO COSA DICONO I DATI

Nelle statistiche della Lega di Serie A l’Inter è davanti al Milan in ogni punto, con una produzione offensiva superiore. Quello più eclatante è il dato dei tiri in porta, 242 contro 184, che del resto riflette quelli totali, 650 contro 582. Va da sé, allora, che i nerazzurri superano i rossoneri anche per numero di cross utili (306 a 190) e di corner (245 a 188), ma anche per possesso palla (29’28” contro 27’04”), sia nella propria metà campo che in quella avversario, e per chilometri percorsi, con una media di 111,426 a partita contro i 106,775 del Milan. Cosa vuol dire tutto questo? L’Inter ha dato spesso l’impressione di essere dominante, senza bisogno dei numeri, che certificano semplicemente ciò che era lampante guardando le partite, ma non è bastato. Perché il calcio è fatto di momenti decisivi e di equilibrio: il Milan è la squadra che nel 2022 ha subito meno gol in Europa dopo il Liverpool e, pur perdendo qualche punto di troppo con le piccole, ha vinto gare fondamentali come il derby, a Napoli e con la Lazio. Soprattutto, una volta ritrovata la vetta, non ha traballato: ha battuto Fiorentina, Verona e Atalanta, mentre l’Inter, forse mentalmente o fisicamente stanca, ha perso quando meno se lo sarebbe aspettato, a Bologna.

MILAN E INTER LOTTA SCUDETTO AL DI LÀ DEI NUMERI

Chiunque vincerà lo scudetto lo avrà meritato: si dice spesso, quest’anno è vero più che mai, forse perché abbiamo negli occhi il rush finale e non il momento in cui tutte le grandi, Napoli compreso, hanno rischiato di farsi risucchiare dalla Juventus giocando, come si dice a Milano, al “ciapanò”. Ma è stata una flessione naturale nel contesto di una grande stagione sia per il Milan che per l’Inter: i rossoneri sono partiti alla grande, sfruttando il lavoro di Pioli, e si sono fermati anche per colpa di una serie di infortuni che hanno avuto anche l’effetto di sfiancare chi è quasi sempre sceso in campo, come Hernandez o Tonali, ora di nuovo protagonisti assoluti. I nerazzurri hanno avuto il loro miglior momento in autunno, una volta assimilati i metodi di Inzaghi, diversi da quelli di Conte, poi tra Supercoppa italiana, Champions e Coppa Italia hanno giocato qualche partita in più del Milan e gli effetti si sono sentiti, soprattutto su Barella e Dzeko, con il bosniaco che di fatto non è mai tornato quello del girone d’andata. Se il Milan trionferà, sarà lo scudetto di Pioli, perché è vero che Leao si sta rivelando decisivo nella volata conclusiva, ma in generale l’allenatore ha guidato una squadra imbottita di giovani. Se l’Inter trionferà, nessuno toglierà meriti a Inzaghi, perché la sua Inter è più spettacolare di quella di Conte, ha tenuto testa al Liverpool in Europa infliggendogli l’unica sconfitta del 2022 e ha già vinto due trofei, ma sarà anche lo scudetto delle sue stelle, Perisic e Lautaro Martinez su tutti. Alla fine deciderà un dettaglio, magari la doppietta di Giroud nel derby di ritorno o il rigore di Calhanoglu a Torino contro la Juve: lo scopriremo domenica, a posteriori.

(Credit: Getty Images)

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