TOTTENHAM CONTE CHIUDE QUARTO E REGALA LA CHAMPIONS AGLI SPURS

Submitted by Anonymous on Mon, 05/23/2022 - 15:31
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Redazione
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Antonio Conte si conferma una sorta di Re Mida che trasforma in oro tutto quel che tocca, per se stesso e per gli altri. Quando il Tottenham lo ha ingaggiato il 2 novembre, qualcuno è rimasto parzialmente perplesso per le cifre del suo contratto, dal valore di circa 17,5 milioni all'anno fino al 2023. Solo Simeone e Guardiola, per fare un esempio, guadagnano più di lui, che non ha mai raggiunto una semifinale di Champions, ma che in Champions, appunto, ha appena traghettato gli Spurs, compiendo l'ennesimo capolavoro della sua carriera. E consentendo al club di rientrare dell'investimento fatto su di lui, con i soldi che incasserà grazie alla qualificazione alla massima competizione europea.

TOTTENHAM CONTE SCALATA PAZZESCA

Torniamo al 2 novembre allora. In quel momento il Tottenham è nono in classifica con 15 punti in 10 partite e ha appena perso 3-0 in casa contro il Manchester United. La decisione del club è di esonerare Nuno Espirito Santo, oltretutto messo maluccio anche in Conference League, con 4 punti in 3 gare, e di chiamare Conte, che ha già esperienza in Inghilterra al Chelsea, dove ha vinto un campionato. L'impatto è positivo: 3-2 al Vitesse in Europa, poi fa 0-0 con l'Everton al debutto in Premier e supera 2-0 il Leeds nella sfida successiva. Non tutto è in discesa, però: la sconfitta con il Mura complica il cammino in Conference e la mancata disputa della sfida con il Rennes a causa del covid sancisce una sorprendente eliminazione. Ma si sa: Conte è l'opposto di Ancelotti, preferisce il campionato. E infatti in Premier resta imbattuto fino al 23 gennaio, nonostante i problemi generati dalla pandemia. Nel 2022, però, arrivano i primi guai con tre sconfitte consecutive contro Chelsea, Southampton e Wolves. L'impresa con il Manchester City non regala la svolta, perché Conte subisce un altro ko a Burnley e viene eliminato dal Middlesbrough in FA Cup. Così, quando il 12 marzo Cristiano Ronaldo lo castiga a Old Trafford, con una tripletta, il Tottenham è ottavo a -6 dal quarto posto occupato dall'Arsenal. Ed è qui che parte la scalata: nelle successive undici giornate di campionato gli Spurs collezionano otto vittorie, due pari e una sconfitta, in casa contro il Brighton. Il sorpasso all'Arsenal si materialzza in tre giorni, prima con il 3-0 nello scontro diretto e poi con l'1-0 al Burnley, con i Gunners che il giorno dopo perdono a Newcastle. Ieri l'apotesi: 5-0 a Norwich, quarto posto centrato e Son capocannoniere.

TOTTENHAM, KANE, KULUSEVSKI E BENTANCUR RIVITALIZZATI

Il valore di Harry Kane non si discute, ma prima che arrivasse Conte, aveva segnato un gol in campionato e cinque in Conference League. Probabilmente non era colpa di Espirito Santo, ma delle fatiche all'Europeo, eppure intanto, con il tecnico italiano, Kane è tornato l'Uragano che tutti conosciamo e ha trascinato il Tottenham al quarto posto con gol pesanti, come le doppiette al City e all'Arsenal, chiudendo a quota 17 (più 9 assist). Dejan Kulusevski non si è mai espresso sui suoi livelli alla Juventus, è arrivato al Tottenham, Conte lo ha schierato titolare alla seconda partita e non l'ha più tolto, facendolo rifiatare solo con il Burnley. Risultato? Cinque gol e otto assist, di nuovo devastante come ai tempi del Parma. Dalla Juve è arrivato anche Rodrigo Bentancur, che si era perso anche lui nelle ultime stagioni. Qui è più complicato convincervi della sua crescita attraverso i numeri, bisognava vederlo in campo, trasformato, al punto che Conte gli ha affidato sistematicamente le chiavi del centrocampo, contro qualunque avversario.

TOTTENHAM CONTE FUTURO IN BILICO

I numeri parlano a favore di Conte e forse anche per questo il tecnico non è certo della sua permanenza agli Spurs: “Sono sotto contratto fino alla prossima estate, ho firmato per un anno e mezzo – ha spiegato dopo l'obiettivo quarto posto appena centrato -. Mi sono divertito molto qui al Tottenham e per me è stata una grande sfida. Ho sempre detto che a fine stagione avrei parlato con la società e avremmo trovato la soluzione migliore per me e il club. In questo momento è molto difficile parlarne, sono molto stanco ed ero davvero concentrato su questo grande risultato. Voglio considerare questa qualificazione come un trofeo. Nella mia mente, nel mio cuore e nella mia testa so cosa abbiamo fatto in questi sette mesi. Io, il mio staff e i giocatori. Voglio festeggiare e avremo tempo per parlare con il club su tutto”. Non è difficile leggere tra le righe: Conte vuole vincere, non partecipare. E chiede una squadra che possa farlo e non una che chiuda sì al quarto posto, ma a -22 dal Manchester City e -21 dal Liverpool.

(Credit: Getty Images)

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