ROLAND GARROS MUSETTI-TSITSIPAS: SORTEGGIO IMPROBO PER LORENZO

Submitted by Anonymous on Tue, 05/24/2022 - 13:51
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Redazione
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Di impossibile non c’è nulla, ma in alcuni casi la cautela non è mai troppa. E allora tanto vale prendere il toro per le corna e convincersi che contro Stefanos Tsitsipas il buon Lorenzo Musetti dovrà tirar fuori la partita della vita.

Dura, anzi durissima spuntarla contro il greco, e non tanto perché lo raccontano i due precedenti che hanno visto l’uno di fronte all’altro. Tsitsi è un nobilissimo candidato alla corona di Francia, Lorenzo un magnifico 20enne che vuol diventare grande in fretta, ma al quale la fretta non deve essere messa addosso, altrimenti il rischio di andare fuori giri prima del tempo è altissimo.

Di sicuro il match in programma sul Philippe Chatrier nella sessione serale non è solo un “contentino” per il toscano, che s’è meritato questa ribalta al netto di un 2022 nel quale non tutto è girato per il verso giusto, ma dove in un modo o nell’altro diversi nodi sono venuti al pettine.

NULLA DA PERDERE, MA TSITSI È BELLO CARICO

L’avvento della stagione europea sul rosso in qualche modo l’ha ritemprato, dopo che gli indizi arrivati dalle trasferte oltre oceano non erano stati dei più incoraggianti. Anzi, è stata l’aria di Marrakech a rilanciare il giovane Lorenzo, seppur uscito ai quarti contro il non irresistibile Djere.

Poi però a Montecarlo, Barcellona e Madrid la strada fatta, seppur simile nella forma (cioè due turni avanzati e poi lo stop al terzo), nella sostanza è stata decisamente di ben altro tenore. E le sconfitte arrivate contro Schwartzman (due volte) e contro Zverev, in un match condizionato dal problema fisico che gli ha poi impedito di giocare gli Internazionali d’Italia, in qualche modo hanno fatto capire che la distanza dai big della terra non è poi così elevata.

L’incognita a Parigi, oltre al valore indiscusso dell’avversario, è legata proprio alle condizioni fisiche con le quali si presenterà Musetti: il fastidio alla coscia sinistra rimediato nel match contro Zverev a Madrid è stato riassorbito, ma poi al solito sarà il campo a determinare se tutto funziona a dovere o se ci sarà bisogno di ulteriore rodaggio.

Che poi contro Tsitsipas c’è poco da sperimentare: un match sulla carta improbo, anche se già nell’ultima sfida tra i due disputata lo scorso anno a Lione ci furono segnali bellicosi da parte del carrarino, che s’impose nel primo set per 6-4 prima di cedere al ritorno del greco (6-3 6-0), ma lasciando dietro di sé una scia di buone sensazioni.

Ripartire da lì potrebbe essere la cosa migliore per un Musetti che cerca davvero una vittoria al profumo di svolta: non ha mai battuto in carriera un top 5, ma due volte ha superato un top 10 (Schwartzman ad Acapulco lo scorso anno, Auger-Aliassime a Montecarlo un mese fa) e vorrebbe ulteriormente alzare l’asticella. Anche se così facendo farebbe un sei al Supernealotto.

OK, IL TABELLONE È QUELLO GIUSTO

Tsitsipas è reduce da un paio di mesi importanti, aperti con il trionfo a Montecarlo (il classico back-to-back) prima dello stop di Barcellona contro Alcaraz, alla battuta d’arresto nella semifinale di Madrid contro Zverev e alla finale persa a Roma contro Djokovic.

Sostanzialmente il greco si trova nel punto esatto dove sperava di essere nel momento in cui ha aperto le danze della stagione sul rosso: è tra i favoriti per la vittoria finale, può godere di un tabellone sostanzialmente favorevole (Nadal, Djokovic e Alcaraz sono dalla parte opposta) e cercherà di sfruttare al meglio l’onda lunga degli ultimi risultati.

Gli viene ancora il magone a ripensare alla finale persa nel 2021 contro Nole, ma sa perfettamente che se vuol prendersi una rivincita non può sbagliare nemmeno una virgola. Musetti al debutto è un rivale pericoloso, ma l’infortunio che ha costretto il toscano a rallentare il percorso di avvicinamento al Roland Garros potrebbe effettivamente consentirgli di avere la strada un po’ più spianata e agevole.

E in effetti proprio la tenuta fisica di Lorenzo rischia di rivelarsi il fattore chiave di un match che altrimenti potrebbe rivelarsi ben più infido per il numero 4 del mondo, che peraltro a Parigi deve difendere tanti punti e deve guardarsi le spalle dal ritorno di Nadal e pure di Alcaraz, che arrivando in fondo metterebbe la freccia presumibilmente su entrambi.

Musetti non ha di questi problemi: prima dello stop patito a Madrid era arrivato a un passo dalla top 50, facendo registrare il suo best ranking e mostrando lampi di classe assoluta. Adesso il problema alla coscia ha rimesso un po’ tutto nel calderone, fermando l’ascesa di un talento che si appresta comunque a diventare uno dei giocatori di riferimento del panorama nazionale, peraltro di un anno più giovane rispetto a Sinner.

Ripetere l’exploit della passata edizione dello slam francese, quando fece sudare le proverbiali sette camicie a Djokovic negli ottavi (avanti 2-0 a set, entrambi vinti al tiebreak, cedette poi di schianto fino a perdere al quinto), è forse chiedere troppo. Ma per ambire a una bella impresa non ci sarebbe palcoscenico migliore.

(Credits: Getty Images)

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