La terra di Parigi è la sua terra. Marco Cecchinato l’ha confermato anche martedì, rimontando due set di svantaggio a Pablo Andujar e superando il primo turno del Roland Garros. Così il numero 132 al mondo oggi cerca un’altra impresa, ancora più difficile della precedente, affrontando Hubert Hurkacz, tredicesimo nel ranking. C’è una differenza abissale sulla carta, ma l’esito del match è tutt’altro che scontato.
ROLAND GARROS CECCHINATO E UN 2022 DA INCUBO
Cecchinato ha preso le misure al Roland Garros a Ginevra, nel torneo immediatamente precedente. Lì, tra qualificazioni e main draw, ha battuto uno dopo l’altro Lenz, Cuevas e Thiem prima di arrendersi agli ottavi al polacco Kamil Majchrzak. Il problema, semmai, è in tutte le altre partite giocate nel 2022, annus horribilis per l’azzurro almeno nella prima parte: dal primo turno degli Australian Open alla prima gara di qualificazioni a Estoril, Cecchinato ha incassato undici sconfitte consecutive, subendo eliminazioni immediate in qualunque torneo, su qualunque superficie, contro qualunque tipo di avversario: Buenos Aires, Rio de Janeiro, Santiago del Cile, Indian Wells, Phoenix, Marbella, Marrakech, Monaco, Belgrado. Che sfidasse il veterano Kohschreiber o il giovanissimo Tseng non c’era differenza. Il successo su Andujar, ancor più dei tre ottenuti in Svizzera, è in un certo senso rivelatore: Cecchinato non ha dimenticato le sue qualità.
ROLAND GARROS CECCHINATO CHE CARATTERE
Cecchinato ha vinto tre titoli in carriera, tra il 2018 e il 2019, tutti sulla terra, arrivando fino al numero 16 del ranking, ma forse il ricordo più bello che ha lasciato ai tifosi italiano fino ad oggi è stato il successo contro Djokovic ai quarti del Roland Garros 2018. Si fermò nel turno successivo contro Dominic Thiem, ma quell’impresa resterà nella storia del nostro tennis. Il Cecchinato di oggi non è quello di quei giorni, ma neppure Hurkacz è Djokovic e l’impresa, per quanto complicata, non è impossibile. Quando sei sotto due set a zero contro un giocatore esperto come Andujar e vinci 3-2, lasciando zero game all’avversario nel terzo e nel quinto, significa che hai un carattere straordinario e sei mentalmente al top. L’unico precedente, poi, fa poco testo: Hurkacz ha battuto Cecchinato nel 2019 ai sedicesimi di Eastbourne, ma si giocava sull’erba, che non è certamente la superficie preferita dall’azzurro.
ROLAND GARROS ANCORA UN ITALIANO SULLA STRADA DI HURKACZ
La terra rossa, in particolare la terra di Parigi, non è il red carpet di Hubert Hurkacz, che da queste parti aveva subito tre eliminazioni consecutive al primo turno tra il 2019 e il 2021 e solo nel 2018, prima di quest’anno, si era spinto fino al secondo turno dopo aver superato le qualificazioni. Così, se oggi vincesse, il polacco stabilirebbe già un piccolo record personale. Sulla sua strada, come visto, c’è ancora un tennista italiano dopo il successo relativamente comodo contro Giulio Zeppieri, numero 216 al mondo, che in due set su tre ha costretto l’avversario fino al 7-5, perdendo il secondo 6-2, ma senza mai strappargli il servizio. Tra Monaco e Madrid, a onor del vero, Hurkcaz aveva mostrato dei miglioramenti sulla terra, arrendendosi in un caso a Dimitrov e nell’altro a Djokovic, mentre a Roma ha perso due tie-break contro Goffin tornando subito a casa. Se oggi Cecchinato spinge sull’acceleratore, costringendo a lunghi scambi da fondo campo, allora potrà avere delle chance.
