ROLAND GARROS SINNER-CARBALLES BAENA: JANNIK CONTRO UN TERRAIOLO DOC

Submitted by Anonymous on Thu, 05/26/2022 - 12:42
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Redazione
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Tutte le strade portano a Parigi. Ma nel caso di Jannik Sinner sarebbe meglio dire che tutte le strade portano alla seconda settimana. Molto più di un semplice obiettivo per l’altoatesino, che oggi contro lo spagnolo Roberto Carballes-Baena cerca il secondo acuto nella sua campagna di Francia. Una sfida sulla carta dal pronostico tutto pendente dalla parte dell’azzurro, ma che qualche insidia inevitabilmente la nasconde.

Intanto perché l’iberico ama giocare sul rosso, come gran parte dei suoi connazionali (per lui una superficie differente sa tanto di scocciatura). E poi perché è reduce dal recente successo al Challenger di Tunisi, dove in finale ha superato l’olandese Brouwer in coda a una settimana nella quale però il livello degli avversari era oggettivamente modesto (non ha affrontato colleghi presenti nella top 250 al mondo).

Un successo che gli ha consentito di balzare di nuovo nella top 100, ma che non cambia di molto la sostanza in vista di un match nel quale Sinner dovrà semplicemente fare il suo gioco e dimostrare ciò di cui è capace per mettere nel sacco il pur volenteroso avversario.

OK, LE SENSAZIONI SONO GIUSTE

Sinner che a Parigi è partito decisamente col piede giusto: il 6-3 6-2 6-3 con il quale ha liquidato la pratica Fratangelo rende l’idea del livello elevato di competitività raggiunto dal giocatore allenato oggi da Simone Vagnozzi. Una partita solida e fatta di cos e semplici ma efficaci, con due sole palle break concesse (entrambe annullate) e la caparbietà nel procurarsene una decina, di cui la metà esatta convertite in break. L’elevata efficienza della prima di servizio, che ha portato il 79% dei punti, testimonia anche una buona tendenza ad aver messo a posto un fondamentale che nelle ultime uscite aveva mostrano qualche piccola crepa.

Il servizio è il fondamentale sul quale mi sono concentrato maggiormente in questi primi mesi di lavoro con Vagnozzi, e per quanto non sempre sia così efficace posso dire di averlo migliorato sotto molteplici aspetti. Non serve solo servire forte: bisogna ricercare gli angoli giusti e fare in modo che si riesca a trovare le giuste contromisure a livello tattico, variando i colpi. Per ora sta procedendo tutto per il verso giusto: fisicamente mi sento bene, ma credo anzi che in passato si siano dette cose un po’ troppo amplificate riguardo ai miei problemi fisici. A Indian Wells sono stato male, ma si trattava solo di influenza, a Miami mi ha fermato la vescica, a Roma ho accusato un fastidio più netto, ma l’ho superato. Ora sto bene e penso a far bene. Carballes-Baena non lo conosco, non avendolo mai affrontato e non avendo mai condiviso sessioni di allenamento. Dovrà imparare a conoscerlo in fretta.

UN TABELLONE DA SFRUTTARE: I PERICOLI VENGONO DA EST

La rincorsa al ritorno tra i primi 10 al mondo passa anche dall’esito delle gare dei rivali diretti, quindi Norrie e Auger-Aliassime, senza dimenticare Hurkacz che segue a poca distanza. Sinner per ora pensa solo a fare il suo: il tabellone gli offre qualche buona chance per fare strada, essendo capitato nella parte cosiddetta “buona” (cioè evitando Nadal, Djokovic e Alcaraz).

Il vincente della sfida in programma oggi intorno alle 16 sul campo 7 affronterà uno tra Basilashvili e McDonald: col georgiano sarebbe una prima volta assoluta, mentre l’americano riporta alla mente di Jannik dolci ricordi, con il successo ottenuto in tre set nella finale dell’ATP 500 di Washington della passata estate.

Chiaro che in entrambi i casi, specie se l’avversario dovesse essere l’americano, la maggior attitudine di Sinner a giocare sul rosso potrebbe rivelarsi determinante per favorirlo e metterlo nelle condizioni di poter guardare oltre. Tanto che poi il tabellone potrebbe offrirgli in dote Rublev agli ottavi (e sulla terra, benché abbia battuto Djokovic un mese fa a Belgrado, il russo non è così solido come i numeri del ranking vorrebbero far credere) ed eventualmente Medvedev ai quarti, anche se il numero due del mondo vive un po’ alla giornata dopo lo stop prolungato dovuto all’operazione per rimuovere una fastidiosa ernia.

Sulla carta, insomma, la possibilità di fare strada è concreta, anche se poi bisogna sempre fare i conti con gli avversari e soprattutto con se stessi, perché una giornata storta può capitare a chiunque, come peraltro mostrato ieri da Alcaraz che s’è salvato solo al quinto set nella sfida contro Ramos-Vinolas.

(Credits: Getty Images)

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