ROLAND GARROS TSITSIPAS-KOLAR: ESAME DI CECO PER IL GRECO

Submitted by Anonymous on Thu, 05/26/2022 - 13:49
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Redazione
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Ha infranto i sogni di Lorenzo Musetti, Stefanos Tsitsipas, proprio come fece un anno fa Nole Djokovic, che a sua volta seppe rimontare da 0-2 a 3-2 la sfida contro il giovane e tenace carrarino. Che s’è preso applausi e complimenti da ogni parte del pianeta, ma che suo malgrado stasera dovrà trovare qualcosa da fare per non pensare che sul Philippe Chatrier avrebbe potuto esserci lui, opposto a uno Zdenek Kolar che rappresenta uno dei volti belli, giovani (ma neanche tanto: è classe ’96) e freschi di questa edizione del Roland Garros.

Il classico imbucato al grande ballo: numero 134 del ranking (mal che vada però arriverà dentro i primi 120 al mondo, dovesse anche perdere contro il greco), reduce da tre turni di qualificazione superati e dal successo bello solido sul francese Pouille al primo turno, il tennista ceco non avrà praticamente nulla da perdere, godendosi appieno una vetrina che certamente s’è guadagnato con fatica e sudore.

Non un ostacolo così rilevante per le abitudini di Tsitsi, che pure dopo la faticaccia fatta contro Musetti qualche domanda se la sarà pure fatta. E farebbe bene a trovare in fretta le risposte, se vorrà ambire una volta per tutte a prendersi una rivincita in finale su Djokovic o chi per lui.

KOLAR VIVE IL SUO MOMENTO MIGLIORE

Perché Stefanos dovrebbe temere l’incrocio con Kolar? Intanto perché il rivale è uno specialista del rosso, superficie nella quale ha disputato la quasi totalità dei match giocati nel circuito ATP. Tanto per dire: delle 29 partite affrontate da gennaio in qua, il ceco ne ha disputate 26 sulla terra e appena tre sul cemento, tutte confinate nel Challenger di Traralgon e nei due turni di qualificazione agli Australian Open.

Poi, da gennaio in qua, solo rosso, con un paio di semifinali raggiunte nel Challenger di Oeiras e Barletta e pochi altri acuti prima di centrare la qualificazione nel main draw di Parigi, dove tra gli altri ha superato Gaio e Agamennone. Insomma, da italiani varrebbe la pena tifare per Tsitsipas, quantomeno in segno di rivalsa per le due estromissioni fatte da Kolar nei giorni che hanno preceduto l’ingresso dei big.

Chiaro però che pensare al ceco vincente sarebbe come chiedere la luna: il tennista col ranking più alto che ha battuto in carriera risponde al nome di Jiry Vesely, superato nel settembre del 2021 sulla terra di Szczecin (torneo Challenger). Per Tsitsi non sarà un allenamento, ma sulla carta non si scappa da un pronostico scontato.

LA TENUTA MENTALE È IL VERO CRUCCIO DI TSITSI

Certo il greco dovrà cercare un po’ di quelle risposte che la gara contro Musetti gli ha fatto perdere, considerando anche il fatto che senza la flessione fisica dell’azzurro probabilmente la sua avventura sui campi di Francia sarebbe già giunta al capolinea.

All’inizio della partita ero spento, non riuscivo ad essere efficace al servizio e Musetti, che è un ottimo giocatore e che è abituato a giocare in queste condizioni, ha sfruttato la cosa a suo favore. Una volta che ho ritrovato la giusta concentrazione e ho ripreso a servire bene, tutto è diventato più facile e anche le sensazioni che ho raccolto sono state assai positive. Però questo primo match mi ha ricordato una volta di più che nella vita bisogna sempre lottare e che non esiste nulla di scontato.

Il pericolo incombente è quello di voler andare troppo in là con la fantasia: Tsitsipas lo ha ammesso candidamente, dicendo che a livello mentale qualcosa non ha funzionato.

Forse ho commesso l’errore di voler pensare a ciò che sarebbe successo nei prossimi giorni, e invece bisogna sempre restare concentrati sul presente. Kolar è un giocatore che non posso dire di conoscere, ma io devo prima di tutto ritrovare me stesso, le mie sensazioni, la mia concentrazione, tutto ciò che è venuto un po’ meno soprattutto nei primi due set della gara di martedì. Penso però che alla fine ne sono venuto fuori con carattere e che la vittoria sia stata meritata.

Dice di non dover guardare avanti, il greco, ma intanto una sbirciata al tabellone tanto vale darla: al terzo turno gli toccherà in sorte (salvo grossi ribaltoni) uno tra Evans e Ymer, mentre l’eventuale ottavo di finale potrebbe metterlo al cospetto di Rune, che pure ha dimostrato di essere in ottima condizione dopo aver conquistato il titolo a Monaco di Baviera il mese scorso e aver centrato la semifinale a Lione, persa contro Norrie, giusto pochi giorni prima di sbarcare nella capitale francese.

Ai quarti poi il pericolo potrebbe avere le sembianze di Ruud, che sul rosso è un cliente scomodo per chiunque. Ma Tsitsi deve prima ritrovare se stesso, come ha ammesso dopo il sospirone di sollievo seguito al match con Musetti. E avere la possibilità di giocare nel serale potrà aiutarlo anche a recuperare qualche energia in più.

(Credits: Getty Images)

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