ROLAND GARROS, SONEGO-RUUD: LORENZO È MAGNIFICO MA C’È LA BESTIA NERA

Submitted by Anonymous on Sat, 05/28/2022 - 13:31
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Redazione
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La primavera parigina, benché termometro alla mano somigli di più a un autunno inoltrato, sin qui ha fatto la felicità di Lorenzo Sonego. Che si presentava allo slam sulla terra con tanti dubbi e una lunga scia di interrogativi, eredità anche di quella striscia di 11 gare con sole due vittorie e ben 9 sconfitte (che diventano 10 pensando allo scivolone di Davis Cup contro Horansky). Un periodo decisamente turbolento e negativo che pure non ha confinato il torinese ai margini del campo, ma semmai l’ha invogliato ad aumentare gli sforzi e rimettere l’asticella al punto desiderato.

Tanto che le due vittorie contro Gojowczyk e Joao Sousa, entrambe ottenute in tre set, in qualche modo l’hanno rimesso sulla cartina geografica del circuito e l’hanno ritemprato, offrendogli l’opportunità di andare a rompere le uova nel paniere a quel Casper Ruud che verrà pure dalle terre fredde di Scandinavia, ma che sulla terra ha una facilità di esecuzione che ha pochi eguali al mondo.

Ecco perché stavolta il rischio di aver alzato troppo l’asticella rischia di rivelarsi fatale: Ruud è un cagnaccio sul rosso, e dopotutto i precedenti tra i due giocatori lasciando pensare che Sonego dovrà andare a caccia di una vera e propria impresa. Non che non ne sia capace, ma da qui a pensare di farla comunque un po’ ce ne passa.

RUUD, NORVEGESE ATIPICO: A LUI PIACE TANTO LA TERRA

Perché Ruud è uno dei talenti più sottostimati del panorama ATP, benché le sue qualità sulla terra siano ben note a tutti. Quest’anno ha inaugurato la sua stagione sul rosso con un successo a Buenos Aires, battendo in finale l’idolo locale Schwartzman. Poi s’è ripetuto la settimana scorsa vincendo il torneo di Ginevra, superando nell’atto conclusivo quel Joao Sousa che Sonego ha battuto giusto un paio di giorni fa, dopo che a Roma si era spinto sino in semifinale, battuto da Djokovic.

A spingere forte sulle vele del norvegese c’è pure un altro dato, che in qualche modo una sua valenza deve pure averla: Sonego in carriera non ha mai battuto un giocatore presente in top ten, a dire il vero neppure in top 25 (il miglior risultato rimane la vittoria su Opelka in Davis Cup lo scorso novembre, con lo statunitense all’epoca numero 26), e allora questo rende una volta di più l’idea del compito (sulla carta) improbo che lo attende.

Dopotutto i tre precedenti tra i due sono andati tutti in un’unica direzione: nel 2020 a Roma (edizione autunnale) Ruud s’impose in due set nell’unica sfida disputata sul rosso, mentre nel 2021 sono arrivate le vittorie sul cemento a San Diego e a Vienna, e in quest’ultima occasione Sonego riuscì almeno a portare Casper al terzo set. Non lascia dormire sonni tranquilli neppure il dato che vuole Ruud vincente nel 71,8% dei casi nelle partite sulla terra, rispetto a una media decisamente più bassa (53%) sul veloce. Numeri di cui tener conto, anche se il buono stato di forma di Sonego qualche buon proposito di exploit in un modo o nell’altro lo lascia in dote.

SONEGO S’È DESTO E SA COSA DEVE FARE

Contro Sousa il torinese ha giocato per sua stessa ammissione una delle migliori partite in carriera.

La cosa più importante è l’aver dimostrato di saper tenere duro anche nei momenti più delicati del match. La concentrazione è un aspetto fondamentale e nei primi due turni qui a Parigi non è mai venuta meno. Evidentemente l’atmosfera che si respira in queste zone mi fa star bene e mi induce a dare il meglio in ogni frangente. Sono contento, anche se vorrei fare ancora di più. Quella con Ruud sarà una partita durissima: lo conosce bene, in passato non sono mai riuscito a batterlo, però è un giocatore che sulla terra sa essere solido come pochi e oltre al diritto a sventaglio, che rimane il suo colpo migliore, di recente ha migliorato anche la battuta, che a livello tattico può fare molto male. Cosa dovrò fare per provare a batterlo? Intanto cercare di guadagnare spazio e campo, provando ad anticiparlo ogni volta che se ne presenterà l’occasione. Poi è chiaro, lui ha un gran rovescio col quale spesso cambia la diagonale e dovrò essere pronto a cambiare soluzione in corso d’opera. Fisicamente Ruud è fortissimo, ma se saprò essere aggressivo so di potermi dare più di una chance.

Paradossalmente un’eventuale vittoria contro il norvegese consentirebbe a Sonego di affrontare agli ottavi un avversario sulla carta più abbordabile, che uscirà dal confronto tra Hurkacz e Goffin. Intanto Lorenzo è di nuovo a ridotto della top 30 mondiale, e dovesse fare un po’ più di strada avrebbe la concreta opportunità di scalare ulteriori posizioni e rimettersi in linea con le recenti abitudini. Ma già l’essersi ritrovato dopo mesi difficili può essere considerata una prima grande vittoria. Per battere Ruud, però servirà ancora di più. Ma sul campo 14 a partire dalle 16 (col rischio di giocare un po’ più tardi) il torinese non avrà nulla da perdere.

(Credits: Getty Images)

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