OLIMPIA MILANO-DINAMO SASSARI PLAYOFF GARA 1: DINAMO CARICA COME NON MAI

Submitted by Anonymous on Sat, 05/28/2022 - 15:03
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Redazione
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L’armata rossa di Ettore Messina da una parte, la “nazionale” sarda di Piero Bucchi dall’altra. E basterebbe già un incipit come questo per far sapere al mondo intero che Olimpia-Dinamo è una serie per la quale vale la pena spendere qualche minuto della propria vita, rinunciando magari all’aperitivo con gli amici. Perché si gioca alle 19 (diretta Eurosport 2 e in streaming sull’app di Rai Play: solo differita su RaiSport HD) e allora tanto vale pensare subito a dove andare a cena, magari pensando a quel che avrà raccontato una prima gara di semifinale che si preannuncia densa di significati e sfaccettature.

Dove Milano farà da lepre, perché il pronostico pende dalla sua parte, come logica vuole. Ma dove Sassari non farà lo sparring partner, come già abbondantemente dimostrato nel corso di una serie contro Brescia iniziata male ma finita in gloria.

E se qualcuno pensa che gli infortuni di Della Valle e Gabriel in qualche modo abbiano impedito alla leonessa di giocarsela fino alla fine, vale la pena ricordare che anche con il miglior marcatore della stagione regolare le cose stavano prendendo una piega decisamente indirizzata verso la Sardegna. Insomma, Olimpia favorita, ma senza elementi in grado da considerare Sassari già fuori dai giochi.

L’OLIMPIA È A UN BIVIO: LO SCUDETTO VALE TANTO

Intanto perché Sassari ha già sperimentato cosa significhi far fuori l’Olimpia: accadde nel 2019, e quella sconfitta in semifinale segnò l’inizio di una rivoluzione tecnica in casa AX Exchange Armani che portò alla chiamata in panchina di Ettore Messina. Da allora ne è passata di acqua sotto ai ponti, sebbene dal cielo ne sia caduta sempre di meno: Milano ha ritrovato la via maestra cedendo però di schianto nella finale scudetto dell’anno passato contro la Virtus Bologna, “consolandosi” con il terzo posto in Eurolega.

Sassari invece ha perso un po’ dello smalto che aveva trovato alla fine dello scorso decennio, tanto che l’aver raggiunto la semifinale play-off rappresenta una sorta di nuovo punto di partenza per un ciclo (si spera) di nuovo denso di buoni propositi. Una squadra che solo poche settimane fa pareva destinata a un’annata da comprimaria, ricompattatasi giusto in tempo per sferrare l’assalto alle big del campionato. E al Forum stasera il Banco di Sardegna sa di poter recintare un ruolo importante, anche perché quanto mostrato nella serie contro la Germani non è passato inosservato agli occhi degli addetti ai lavori.

MESSINA RITROVA MELLI E PENSA A TARCZEWSKI

Milano non ha mai avuto così tanto tempo per preparare una partita, dal momento che il 3-0 su Reggio Emilia è arrivato 9 giorni fa. E questo periodo di stasi è relativa quiete è servito a Messina per recuperare una pedina chiave come Nicolò Melli, assente nella serie contro la “sua” Reggiana ma bello pronto e tirato a lucido per il rush finale di stagione. Melli sarà disponibile già in gara 1, anche se il suo utilizzo sarà contingentato.

E il dubbio vero della vigilia è racchiuso tutto nella presenza nei 12 di uno tra Tarczewski e Bentil: il centro americano è rimasto ai margini nella serie contro Reggio, ma stavolta potrebbe tornare utile a Milano in considerazione del fatto che Sassari si presenterà con il croato Bilan pronto a ripetere quanto fatto nella serie contro Brescia, dove ha sfiorato la doppia doppia di media.

I raddoppi sul lungo della Dinamo saranno una delle tante chiavi di una serie dove Milano dovrà far valere la sua maggiore qualità tecnica, ma dove Sassari proverà al solito a fare della circolazione di palla la sua miglior virtù. Anche perché Gerald Robinson nel primo turno ha carburato alla grande, e il mismatch col “Chacho” Rodriguez (all’ultima recita con la maglia biancorossa: sempre più probabile il ritorno al Real nella stagione che verrà) promette scintille.

L’Olimpia poi avrà un’altra chiave da spendere: Gigi Datome ha la Sardegna nel cuore, ma la sua crescita nel corso della serie con la Reggiana è stata una delle note più liete e confortanti che Messina potesse ricevere. E sapere di avere avuto una settimana per mettere a posto la condizione fisica dopo l’operazione al ginocchio di inizio aprile è di grande aiuto e di buon auspicio.

SASSARI NON È SOLO BILAN: L’ATTACCO SA COME FAR MALE

Robinson è il regista di casa Dinamo, ma l’eterno Logan e soprattutto Bendzius sono le armi a disposizione di Piero Bucchi per provare a sbancare il Forum e rimettere la serie in discussione sin dalla palla a due. I precedenti stagionali hanno visto una vittoria a testa in campionato, rispettando il fattore campo, e un comodo successo di Milano nei quarti di Coppa Italia. Ma Sassari da gennaio in poi ha letteralmente cambiato marcia: delle 23 gare disputate ne ha vinte 15, concentrando le sconfitte soprattutto nella prima parte dell’anno e soprattutto finendo per perdere sempre partite giocate punto a punto.

Quanto poi fatto da Derthona in gara 1 a Bologna, dove solo un super Belinelli da 19 punti nel quarto quarto ha salvato la Virtus da una clamorosa debacle, dimostra che arrivati a questo punto della stagione certi pronostici lasciano il tempo che trovano. Sassari ha già ribaltato brillantemente l’inerzia della serie contro Brescia, che forse ha pensato troppo presto di essersi regalata un derby lombardo in semifinale. Milano rimane padrona del proprio destino, ma farà bene a tenere alti i giri del motore da subito per non rischiare di doversi ritrovare poi a sgomitare a più non posso.

(Credits: Getty Images)

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