ROLAND GARROS SINNER-RUBLEV: JANNIK SFIDA IL RUSSO, SPERANDO DI STAR VERAMENTE BENE…

Submitted by Anonymous on Mon, 05/30/2022 - 11:54
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Redazione
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La terra come amuleto, la superficie perfetta per provare a spingersi oltre i propri limiti. Che poi, a dirla tutta, avanzare fino ai quarti al Roland Garros per Jannik Sinner dovrebbe diventare l’abitudine: l’ha già fatto un anno e mezzo fa, nell’edizione spostata in autunno a causa della pandemia, e punta deliberatamente a farlo di nuovo adesso che dall’altra parte della rete si ritrova a fare i conti con Andrej Rublev, che sul rosso non è propriamente un must (ma sa difendersi, eccome: ha una percentuale di vittorie del 60%, contro una generale in carriera alla round del 64%: nell’ultimo anno, però, sulla terra è salito al 71% di partite vinte), ma che rappresenta uno scoglio piuttosto scomodo, giunti peraltro in coda a una prima settimana decisamente tosta e faticosa.

Tanto che i pronostici non sono mai stati tanto contrastanti: qualcuno dà il russo favorito, altri sembrano voler dare maggiore credito all’altoatesino, che peraltro s’è imposto nei due precedenti disputati sul rosso contro il numero 7 del mondo. Basta questo per sperare di poter passare un pomeriggio tranquillo? Certo che non basta. Ma Jannik ha tutte le carte in regola per spingersi un gradino più in là e magari garantirsi un quarto di finale contro un altro russo (qualcuno ha detto Medvedev?).

RUBLEV È IN CRESCITA, MA QUALCOSA CONCEDE SEMPRE

Ecco, proprio l’idea di un derby dell’est con l’amico e rivale Daniil potrebbe convincere Rublev a fare in modo di non buttar via l’occasione che si ritrova tra le mani. Negli ultimi 12 mesi contro Sinner ha faticato da matti a venirne a capo, senza peraltro mai riuscirci: sconfitta in due set nei quarti di Barcellona nel 2021, sconfitta al terzo e dopo aver vinto il primo set nell’ultima sfida disputata tra i due, eredità di un mese e mezzo fa a Montecarlo, con l’italiano costretto a inseguire dopo aver ceduto per 7-5 nel primo parziale ma piuttosto solido nel venir via con un veloce 6-1 6-3 nei restanti due set (e anche in quel caso erano gli ottavi di finale).

Rublev aveva vinto il primo scontro disputato nel 2020 a Vienna, con Sinner però costretto al ritiro dopo appena 3 games per problemi fisici. Della recente vittoria ottenuta a Montecarlo, due sono i dati di maggior rilevanza ai fini di un possibile pronostico in vista della sfida in programma dopo le 16 sul Suzanne Lenglen: la totale mancanza di efficacia del russo al servizio (0 aces contro i 7 di Sinner, e una percentuale di punti conquistati con la prima inferiore al 58%) e la bravura dell’italiano nel riuscire a forzare al momento buono, con 7 palle break convertite sulle 12 procurate e ben 49 punti ottenuti in risposta contro i 32 del rivale.

Al servizio Rublev qualcosina ha fatto vedere di averla messa a posto durante la sua campagna di Francia (10 aces contro Garin nel terzo turno), ma in tutti i tre incontri disputati ha lasciato almeno un set agli avversari (Kwon, Delbonis e appunto Garin) e di sicuro l’incrocio con Sinner lo obbligherà ad alzare pesantemente l’asticella, come già fatto il mese scorso a Belgrado quando un po’ a sorpresa piegò in finale la resistenza di un Djokovic al rientro dopo il lungo stop invernale.

QUEL GINOCCHIO CHE NON LASCIA VIVERE TRANQUILLI

Perché allora credere in Sinner? Perché il talento di San Candido è comunque più avvezzo a giocare in queste condizioni, e sulla terra se e quando vuole sa essere spesso fuori categoria anche per tennisti esperti e di livello eccelso come Rublev.

Peraltro la vittoria netta contro McDonald ha ridato fiato alle trombe di chi sostiene con forza che questa potrebbe essere una settimana chiave nel percorso di crescita e maturazione di Jannik: essere dalla parte “giusta” del tabellone potrebbe consentirgli di avanzare ancora fino a una semifinale che avrebbe comunque del clamoroso, pensando anche ai problemi fisici con i quali ha dovuto fare i conti nelle ultime settimane.

L’intervento dei fisioterapista a ogni match è divenuto purtroppo un rituale immancabile, ma in qualche modo l’allievo di Vagnozzi ha sempre fatto vedere di saper reagire alle criticità con carattere e grande determinazione. Le undici palle set annullate nel secondo parziale contro McDonald sono state il manifesto della perfetta resilienza: se avrà recuperato le forze, e soprattutto se potrà giocare libero da pensieri legati a un fisico che qualche tormento in questo periodo glielo sta dando, allora la sensazione è che il favorito per accedere ai quarti sia proprio Sinner.

Il problema al ginocchio c’è, inutile nasconderlo, ma non voglio concentrarmi solo su quello, voglio pensare soprattutto a giocare e a dare il massimo ogni volta che scendo in campo. Spero di poter star meglio e affrontare Rublev in condizioni migliori rispetto a quanto ho fatto contro McDonald, ma ripeto, ora devo pensare soprattutto a come affrontare tatticamente la sfida.

La fastidiosa tendinite che l’ha frenato nel terzo turno potrebbe riaffiorare in qualunque momento, ma Jannik è deciso a non darla vinta alla malasorte. Anche perché avanzando nel torneo metterebbe nel mirino il ritorno in top ten, dal momento che buona parte dei suoi rivali è già a casa (Norrie e Auger-Aliassime, oltre a Berrettini infortunato). Ma per agganciare la decima posizione servono altre due vittorie: i russi saranno disposti a concedergliele?...

(Credits: Getty Images)

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