DOPO IL MUGELLO, MOTO2 E MOTO3 METTONO LE RUOTE IN CATALUNYA

Submitted by federico.tireni on Fri, 06/03/2022 - 08:18
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Redazione
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Questo weekend sarà back to back per il motomondiale. Ad una sola settimana dal Gran Premio d’Italia, disputatosi tra i saliscendi toscani del Mugello, si volerà alla volta di Montmelò per la seconda tappa spagnola della stagione, quella del Gran Premio de Catalunya, regione autonoma e dalla storica tradizione indipendentista nonchè da tempo in conflitto politico-culturale con l’antica corona castigliana. Il Circuit de Catalunya, che sviluppa i suoi 4655m lungo 8 curve destrorse e 6 sinistrorse, è dal 1992 una tappa fissa della MotoGP, che qui ha corso ininterrottamente, compreso l’infausto 2020. Tra le tante battaglie ospitate da questo tracciato ricordiamo in particolare la lotta del 2009 tra i due compagni di squadra Jorge Lorenzo e Valentino Rossi, quando ‘il Dottore’, grazie ad uno di quei guizzi creativi e impensabili che dagli albori hanno contraddistinto il suo esser pilota, riuscì a sopravanzare il mallorchino all’ultima curva dell’ultimo giro, dando in dono alla memoria degli appassionati uno dei più iconici sorpassi della storia del motociclismo e regalando a se stesso una vittoria dal rilevante peso specifico nell’economia di quel mondiale, l’ultimo portato a casa dal biondino di Tavullia.

Tornando però al presente, ovvero a questo 2022 ancora tutto da correre e raccontare, diamo uno sguardo alla situazione di Moto2 e Moto3.

Moto2

Nelle 12 edizioni del GP catalano disputate sin qui dalla Moto2 sono stati ben 10 i vincitori; l’impresa di ripetersi è finora riuscita solo a Johann Zarco (2015-2016) e Alex Marquez (2017-2019). Sono invece due gli italiani che qui hanno conquistato il gradino più alto del podio, ovvero Andrea Iannone (2012) e Luca Marini (2020). Dopo gli zeri rimediati al Mugello da Celestino Vietti ed Aron Canet la classifica mondiale si presenta molto serrata. Della doppia debacle ha infatti approfittato il giapponese Ai Ogura, che grazie ad un terzo posto ha raggiunto l’alfiere del VR46Racing Team a quota 108 punti. Ogura sarà certamente da tenere d’occhio anche durante il weekend che ci aspetta; la grandissima costanza e solidità mostrata fino a questo punto della stagione (sempre tra i primi sei, esclusa la caduta di gruppo in quel di Portimao) lo candidano con sempre più serietà a lottare per l’alloro mondiale. Tuttavia, tra i cordoli catalani, il miglior risultato raggiunto dal pilota dell’Idemitsu Honda Team Asia è un sesto posto nel 2019, quando ancora militava in Moto3.

A presentarsi però come favorito dai pronostici è il ‘Rookie Maravilla’ Pedro Acosta, che dopo un processo di apprendistato forse più complesso del previsto nella classe di mezzo, sembra aver trovato il bandolo della matassa; a dimostrarlo la freschissima vittoria di domenica scorsa in Italia. Pedrito, con l’ultimo successo, è diventato anche il più giovane pilota della storia a trionfare nella classe intermedia, scavalcando Marc Marquez. 18 anni e 4 giorni per l’uno, 18 anni e 87 giorni per l’altro. Il pilota Ktm, nonostante il suo distacco in classifica (sono 63 i punti che lo separano dalla vetta), ha tutte le carte in regole per impensierire i primi della classe e se, come sembra dopo le 2 pole position consecutive, il talento di cui dispone è riuscito ad amalgamarsi alla natura tecnica della Moto2, per i suoi avversari non sarà facile domarlo. Il suo unico trascorso mondiale a Montmelò, risalente alla scorsa stagione d’esordio in Moto3, recita per lui un settimo posto, quando la corsa si svolse secondo una condotta di gara ai limiti del regolamento per il gruppone di testa.

A marcare l’enfant prodige, secondo i bookmakers, troviamo Aron Canet, terzo in campionato a 19 punti da Vietti ed Ogura. Il 22enne valenciano, nonostante la grandissima velocità messa in mostra durante tutta la stagione, è ancora alla ricerca della sua prima vittoria d’annata. L’ultima è sfumata proprio lo scorso weekend, quando in fuga insieme ad Acosta, è scivolato nel tentativo di tenere il ritmo della Ktm del Team Ajo. Canet ha fino a questo punto conquistato tre secondi posti, un terzo posto, ma anche ben tre ritiri. A darci prova della statura e del carattere del pilota ricordiamo però l’infortunio nella gara di Portimao, quando un’improvvisa scrosciata di pioggia gli costò la frattura del posto destro, alla quale l’alfiere del Team Pons rispose con due secondi posti consetuvi nelle gare successive. Vedremo se sarà la Catalunya a regalare il primo trionfo stagionale a Canet, qui dove in Moto3 ottenne un secondo posto nel 2019.

Subito dietro, nella lista dei favoriti, troviamo quello che è ancora il capo classifica, Celestino Vietti. Il torinese, tradito da un guasto tecnico della sua Kalex al Mugello, è in cerca di riscatto. La sua ultima apparizione sul podio risale infatti al weekend portoghese, dove non brillò per velocità ma vide l’esclusione di massa dei suoi avversari a causa della pioggia. All’italiano, che pare stia attraversando un periodo ombroso alla guida, è dunque richiesto di ritrovare quello smalto mostrato nella prima metà del campionato, quando conquistò 2 vittorie ed un secondo posto nelle prima 3 gare. Lo storico del pilota interno alla VR46Accademy recita in Catalunya, a partire dal 2019, un terzo, un ottavo ed un quindicesimo posto. Speriamo vivamente, per il motoclismo italiano, che Vietti questo fine settimana riesca a tornare padrone delle proprie doti.

Da non sottovalutare il Marc VDS Racing Team, dove Tony Arbolino, quinto in classifica a 25 punti di distacco, nel 2020 in Moto3 conquistò pole position e medaglia d’argento, stesso anno in cui il suo compagno di squadra Sam Lowes ottenne, nella gara di Moto2, il medesimo risultato, firmando anche il giro veloce della corsa. Segnaliamo Sam Lowes e Jorge Navarro sono gli unici due piloti in griglia ad essere già saliti sul podio del GP di Catalunya in sella ad una Moto2.

Per concludere una menzione per l’americano Joe Roberts, pilota del team Italtrans, quarto in classifica (con una vittoria ed un podio) ed unico pilota ad aver sin qui portato a termine ogni gara del 2022, andando sempre a punti.

Moto3

Se nella classe di mezzo il campionato presenta ancora una classifica molto fitta, nella Moto3, invece, Sergio Garcia inizia a mettere tra se e gli inseguitori un discreto bottino di punti. La vittoria ottenuta tra le colline toscane, agguantata grazie ad una penalizzazione del compagno di squadra Izan Guevara (relegato alla seconda piazza), che per primo era passato sotto la bandiera a scacchi, è valsa a Garcia il terzo trionfo stagionale, con cui si proietta a +28 punti dal diretto inseguitore, ovvero proprio il suo compagno di squadra. Il GasGas Racing Team dell’ex pilota Jorge ‘Aspar’ Martinez sembra infatti aver imboccato la strada di una stagione piena di soddisfazioni. Certo è che, con due galli nel pollaio, andando avanti nella stagione, il clima potrebbe surriscaldarsi ed a quel punto sarà fondamentale riuscire a ‘trattenere’ il livello dello scontro tra i due alfieri del team.

Per quanto riguarda i favori dei pronostici di questo weekend, ad inserirsi tra la flotta GasGas è l’italiano Dennis Foggia. Lo scudiero del Team Leopard viene dalla caduta nel Gran Premio di casa quando era in fuga al comando della gara. Uno zero pesante per Dennis, soprattutto considerato l’uno/due di Sergio Garcia ed Izan Guevara. Quest’ultimo ha infatti sopravanzato in classifica Foggia. Ad ogni modo la superiorità mostrata dal numero 7 dei ‘leopardi’ in termini di velocità durante tutto il fine settimana italiano lascia ben sperare per la gara di Montmelò, circuito che rimarca anche alcune delle caratteristiche del Mugello, presentando un ritmo leggermente meno scorrevole. Proprio qui il romano nel 2020 ottenne la medaglia di bronzo dietro a Darryn Binder e Tony Arbolino. Vittoria invece lo scorso anno per Sergio Garcia, al termine di una corsa che costrinse i commissari di gara ad una riunione straordinaria per riprendere i piloti della Moto3 circa l’eccessiva pericolosità che da qualche tempo segnava le gare della classe cadetta. A finire sotto i riflettori fu, in particolare, una manovra di Jeremy Alcoba, in quale, trovandosi in testa, per non essere risucchiato dal gioco delle scie degli avversari in vista della staccata successiva e compromettere il proprio ultimo giro, decise di chiudere il gas in uscita dall’ultima curva del penultimo giro; manovra che comportò un rischioso ammassamento di moto e piloti sul rettilineo, i quali si trovarono come un caotico sciame a dover affrontare tutti insieme l’ingresso in curva 1. Resoconti a parte, ciò che maggiormente dovrebbe destare preoccupazione circa il potenziale rendimento di Foggia, così come di ogni altro alfiere Honda, è la crisi prestazionale che pare stia colpendo la casa alata in Moto3. L’ultima vittoria di un pilota Honda risale proprio al trionfo indonesiano di Dennis, quando ci trovavamo alla seconda tappa dell’anno. Da li in poi dominio KTM. È grazie al terzo posto di Tatsuki Suzuki, alfiere Leopard, in Italia, che la casa giapponese è riuscita a rivedere il podio dopo un digiuno iniziato in Portogallo.

Da tenere d’occhio, oltre al trio  Garcia-Guevara-Foggia, è sicuramente anche il biondino di Algemesì Jaume Masia. Il Pilota dell’ufficialissimo Red Bull KTM Racing Team di Aki Ajo, reduce anche lui da uno zero nella scorsa gara, si trova a pari punti in classifica con Foggia. Per iniziare a colmare i 42 punti che li separano dalla vetta entrambi sono chiamati ad ottenere un ottimo risultato nel weekend ormai alle porte, pena il rischio di veder irrimediabilmente allontanarsi il sogno iridato, nonostante la Moto3 ci abbia ormai abituati a repentini cambi di scena. Masia dovrà però anche vedersela con il suo compagno di squadra, l’intrepido turco Deniz Oncu, che qui lo scorso anno salì sul terzo gradino del podio. Tuttavia Jaume in questa stagione ha già dimostrato, per ben 2 volte, di saper cosa fare per vincere.

Segnaliamo infine una curiosità per quanto riguarda il tema pole position: nessuno dei piloti in griglia è mai scattato dalla prima casella in Catalunya. I poleman del 2022, allo stato attuale, sono Guevara e Oncu, partiti entrambi al palo in due occasioni.

Per concludere non possiamo non fare i conti col volto tragico del motorsport e mandare un dolce pensiero a Luis Salom, scomparso il 3 giugno 2016 tra le curve del tracciato catalano a causa di una caduta rimediata nelle sessioni di prove libere.

(Credits: Getty Images)

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SN4P
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