Italia-Germania di questa sera è l’inizio dell’era Mancini 2.0. La prima ha avuto l’apice con il trionfo all’Europeo, è passata attraverso il record di imbattibilità di 37 partite consecutive senza sconfitte e la seconda esclusione consecutiva dal Mondiale e si è conclusa con la lezione subita dall’Argentina nella Finalissima, appena tre giorni fa. Alle 20.45 lo stadio Dall’Ara di Bologna, dove cominciò la carriera da calciatore di Mancini, inaugurerà la ripartenza azzurra. Anzi, la rivoluzione.
NATIONS LEAGUE ITALIA-GERMANIA MANCINI A CACCIA DEL GOL PERDUTO
L’Italia non segna più: il problema di fondo della Nazionale è questo. Nelle ultime tre gare ufficiali gli azzurri sono rimasti a secco: in Irlanda del Nord, nell’ultima giornata del girone di qualificazione al Mondiale, in casa con la Macedonia, nel nefasto playoff per il Qatar, e nella Finalissima con l’Argentina. Nel mezzo ci sono state le tre reti alla Turchia in amichevole, ma appunto non contava nulla. Il c.t. l’ha detto: dietro Immobile e Belotti c’è poco e l’obiettivo è dare a Scamacca quell’esperienza internazionale che nel club non ha potuto accumulare, visto che questa appena finita è stata la sua prima stagione da titolare, oltretutto in un Sassuolo senza coppe europee.
NATIONS LEAGUE ITALIA-GERMANIA MANCINI CAMBIA TUTTO
Le previsioni della vigilia annunciano una rivoluzione totale di Roberto Mancini, che ha mandato in vacanza Bernardeschi, Chiellini, Emerson, Insigne, Jorginho e Verratti, si è ritrovato anche senza Lazzari e Zaccagni, che hanno preferito tornare a casa lamentando acciacchi che hanno sorpreso il c.t., e pensa a dieci cambi su undici rispetto alla gara con l’Argentina, con la conferma del solo Donnarumma tra i pali. Potrebbe essere un azzardo, ma Mancini è stato chiaro: ci sarà da soffrire per far ripartire il ciclo e la Nations League è la competizione giusta per gli azzardi. Così Florenzi e Spinazzola dovrebbero essere i terzini (rifiata Di Lorenzo), Acerbi e Bastoni i centrali (riposa Bonucci), Cristante e Tonali i nuovi riferimenti a centrocampo con Locatelli al posto di Barella, e un tridente inedito tutto di scuola Roma, Politano-Scamacca-Pellegrini, con Caprari e il semi-sconosciuto Gnonto pronti a subentrare, oltre a Raspadori.
NATIONS LEAGUE ITALIA-GERMANIA TEDESCHI IN CRESCITA
La Germania, parola di Lahm, ha qualche problema di troppo in fase difensiva: all’Europeo ha subito 7 gol in 4 partite ed è uscita agli ottavi, poi a dire il vero si è ripresa agevolmente e ha inanellato otto vittorie di fila più il pari nell’ultima amichevole in Olanda. Il ricambio generazionale, per i tedeschi, è continuo, così se da un lato Thomas Müller continua a essere intoccabile, più che al Bayern, dall’altro possono permettersi il lusso di spedire Havertz in panchina, con il baby Musiala che scalpita, mentre i titolari sono Gnabry e Sané, non certo due vecchi, e davanti gioca Werner. Le lacune, come detto, sono dietro, dove la coppia Süler-Rüdiger non è estremamente affidabile, né protetta benissimo da Kehrer e Raum. Così c’è la speranza che l’Italia, pressando alto, qualche fastidio possa crearlo, ma bisognerà evitare di dare coraggio e spazio alle loro ali, mentre in mezzo il nostro terzetto può avere la superiorità numerica su Kimmich e Goretzka. Ma al di là dei moduli, contano spirito e qualità: magari non tornerà subito la magia di Wembley, ma la Germania evoca bei ricordi e bisognerà ritrovare almeno il coraggio, come quello dell’Italia di Lippi a Dortmund, al Mondiale 2006.
NATIONS LEAGUE ITALIA-GERMANIA LE PROBABILI FORMAZIONI
Italia (4-3-3): Donnarumma; Florenzi, Acerbi, Bastoni, Spinazzola; Locatelli, Cristante, Tonali; Politano, Scamacca, Pellegrini. Allenatore: Mancini
Germania (4-2-3-1): Neuer; Kehrer, Süler, Rüdiger, Raum; Kimmich, Goretzka; Gnabry, Müller, Sané; Werner. Allenatore: Flick
(Credit: Getty Images)
