OGAWA-CORDINA PESI SUPERPIUMA IBF: IL GALLES HA BISOGNO DI UN EROE

Submitted by Anonymous on Sat, 06/04/2022 - 14:40
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Redazione
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Certi treni passano una volta nella vita, e Joe Cordina deve averlo capito in fretta: a 30 anni ha combattuto “appena” 14 match, tutti vinti di cui 8 prima del limite, ma quello di stasera alla Motorpoint Arena di Cardiff (ore 23 circa, diretta su Dazn) è di gran lunga il più importante di tutti, nonché quello atteso da chissà quanto tempo.

Dall’altra parte del ring il giapponese Kenichi Ogawa cercherà di rispedire al mittente i propositi di grandeur del pugile gallese, che non aveva mai avuto prima d’ora la chance di combattere per un titolo mondiale, ma che potrà farlo davanti al pubblico amico in una serata che (almeno lui spera) possa rivelarsi il vero spartiacque di un’intera carriera.

Anche perché ha faticato tanto per arrivare sino a questo punto: un brutto infortunio alla mano, tale da richiedere due operazioni chirurgiche, ha rischiato di porre fine anzitempo alla sua ascesa, proprio in concomitanza con lo scoppio della pandemia avvenuto a inizio 2020. A conti fatti però proprio lo stop dell’attività gli ha consentito di ponderare bene le scelte e di prendersi tutto il tempo necessario per tornare competitivo. E quello con Ogawa ha tutta l’aria di essere un appuntamento col destino.

CORDINA E L’OCCASIONE ATTESA DA UNA VITA

Cordina non è necessariamente il favorito, anche se in generale i bookmakers sembrano orientati a concedergli un pizzico in più di fiducia. Sarà forse perché gioca in casa, o forse per via dell’età anagrafica di Ogawa (che va per le 34 primavere) che a certi livelli comincia ad avere il suo peso, ma è evidente come l’attesa degli appassionati sia tutta rivolta a vedere cosa farà il gallese, che spera di riportare un titolo in patria dall’ultimo conquistato nel 2015 da Lee Selby.

So che la gente si aspetta molto da me, ma io per primo posso dire che aspettavo questa serata da una vita. E non potevo chiedere di più: disputare un match con in palio una titolo mondiale a casa mia, davanti al mio pubblico, è il massimo a cui un atleta può aspirare. È un’occasione che voglio cogliere con entrambe le mani, anche perché so che dopo questo giorno potrò garantire un futuro sereno alla mia famiglia, e questa è la cosa che più di ogni altra mi rende orgoglioso e impaziente di combattere.

Cordina arriva alla sfida imbattuto, a cinque anni di distanza dal suo debutto sul palcoscenico professionistico. La sua è davvero una storia un po’ agli antipodi: fino all’età di 15 anni non sapeva nemmeno cosa si provasse a indossare un guantone, poi una volta deciso di fare un giro in palestra è stato letteralmente rapito dalla passione per il pugilato.

Da dilettanti ha conquistato diversi titoli continentali, partecipato a mondiali e olimpiadi, ma una volta individuata la chance per salire al piano di sopra ha preferito coglierla al volo e rimettersi in gioco. Non ci fosse stato l’infortunio alla mano, probabilmente un match con in palio un titolo sarebbe già arrivato prima. Meglio tardi che mai: il treno è ancora dalle parti di Cardiff e Joe vuole salirci sopra all’istante, reduce peraltro da tre match di rientro andati decisamente oltre le più rosee aspettative.

OGAWA LA SA LUNGA, MA LO SCOGLIO È DI QUELLI IMPERVI

Kenichi Ogawa non sarà dello stesso avviso, e forse qualche buona ragione sembrerebbe avercela. Intanto la IBF, la federazione per la quale detiene dallo scorso novembre il titolo dei superpiuma, conquistato contro il sudafricano Fuzile (la cintura era vacante e al secondo tentativo è finita in mano al giapponese), li ho “gentilmente” obbligato a difendere il titolo nel più breve tempo possibile.

Cordina, numero 3 del ranking mondiale della categoria, è stato il primo a cogliere la palla al balzo, costringendo di fatto Ogawa a prendere un aereo con direzione Cardiff pur di non subire un’altra rimozione forzata dal trono (nel 2017, dopo aver battuto Farmer, gli venne revocata la cintura poiché prima del match aveva fallito un controverso test antidoping). La maggiore esperienza del pugile di Toyohashi potrebbe rivelarsi un fattore in una sfida che pure si preannuncia piuttosto equilibrata, con il campione in carica che prima del match ha fatto capire di non essere così convinto della forza dello sfidante.

Continua a dirmi che mi butterà fuori combattimento, ma non ne sarei così sicuro al posto suo. Ho in mente di affrontare l’incontro in modo aggressivo: conosco come si muove Joe, ho studiato i suoi punti deboli e il fatto di combattere a casa sua non mi procura grossi grattacapi. Dipenderà da lui decidere in che modo vorrà scendere dal ring, ma non penso che lo farà con la cintura sulle spalle.

Tipica dialettica bellicosa, insomma, per un match che si preannuncia denso di significati, anche sotto il profilo tecnico. Ogawa ha un record di 26 vittorie (18 per ko), un pari e una sconfitta, seppur vecchia ormai di 10 anni. Battendo Fuzile s’è garantito un’ultima parte di carriera ad altissimo livello, ma stasera c’è uno scoglio bello grosso da superare.

(Credits: Getty Images)

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