NATIONS LEAGUE REPUBBLICA CECA-SPAGNA: ROJA, VINCERE PER NON PERDERE IL TRENO

Submitted by Anonymous on Sun, 06/05/2022 - 13:40
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Redazione
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Non c’è tempo da perdere, la Spagna deve vincere e mettersi dietro la Repubblica Ceca. I titoli dei media spagnoli vanno tutti in un’unica direzione: il pari subito nel finale con il Portogallo obbliga La Roja a non poter rimandare oltre l’appuntamento con i tre punti nella sfida di Praga (ore 20,45, diretta su Sky Sport ma nel canale dedicato alle dirette simultanee, quindi non integrale), anche perché qualora dovesse arrivare una battuta d’arresto sarebbe arduo il compito di andare poi a riprendere la compagine dell’Est, che scatterebbe a 6 punti mettendone 5 tra sé e la formazione di Luis Enrique.

Che all’esordio sa di aver gettato alle ortiche una buona opportunità per portarsi avanti col lavoro e mettere nel sacco la vera rivale nella lotta al primato, considerando poi che alla final four del giugno 2023 accederà solo la prima del girone. Eppure la fiducia del tecnico nei suoi ragazzi rimane… cieca, al netto di un po’ di turnover da mettere in conto, in vista anche dei prossimi impegni piuttosto ravvicinati.

All’Eden Stadium, però, il sogno del popolo ceco è di riuscire a regalarsi un’altra notte da sogno dopo quella vissuta contro la Svizzera nella prima partita del girone, al netto di uno stadio che non sarà sold out per via della politica di prezzi decisamente alti imposta dalla federazione locale: per assistere al match, infatti, il biglietto meno caro costa 90 euro. Da quelle parti, salari alla mano, non una spesa trascurabile.

LUIS ENRIQUE RIVOLUZIONA IL PACCHETTO ARRETRATO

Di avversari facili Luis Enrique sa che non ce ne sono. Tantomeno questa Repubblica Ceca che seppur manchi dal mondiale dal 2006 rimane una squadra da prendere con le molle.

Il fatto che abbiano vinto all’esordio contro la Svizzera ne è la riprova. Ci attende una partita difficile, forse ancor più dura pensando al fatto che abbiamo dovuto viaggiare per raggiungere in fretta la destinazione. Faremo dei cambi di formazione, ma saranno cambi quasi obbligati, dal momento che c’è troppo poco tempo per recuperare tra un match e l’altro. Ma l’identità della nostra nazionale non è negoziabile con niente: la squadra fa un gran lavoro quando è in possesso della palla, e a sua volta fa altrettanto senza palla. Creiamo sempre tante occasioni da rete, non ricordo una sola partita nella quale abbiamo creato meno rispetto agli avversari. Questo per dire che ci teniamo a dimostrare di essere sempre noi stessi, indipendentemente da chi ci troviamo davanti.

A Praga la Spagna recupera Eric Garcia, fermo nella prima sfida del girone per via di una fastidiosa tonsillite. La sorpresa potrebbe essere rappresentata dalla presenza di De Tomas come punto di riferimento avanzato al posto di Morata, con Ferran Torres (pubblicamente difeso dal CT) e Dani Olmo ai suoi lati. Rivoluzione totale in difesa dove l’unico superstite rispetto alla prima uscita potrebbe essere Unai Simon, considerato dal Luis Enrique il titolare indiscusso della Roja.

So di avere tre ottimi portieri, ma è un ruolo delicato nel quale c’è bisogno di dare garanzie anche ai vari reparti e con Unai Simon abbiamo tutto ciò di cui necessitiamo

ha concluso il tecnico.

I CECHI CI CREDONO, MA PESA L’ASSENZA DI SCHICK

Jaroslav Silhavy ha fatto capire di non volersi lasciare troppo impressionare dal valore e dal blasone della Spagna, anche forse sulla scia di quanto fatto nel match d’esordio con la Svizzera. E sembrerebbe aver studiato bene il piano partita, anche se al solito tra teoria e pratica ci passa spesso un oceano.

Togliere loro la palla e cercare di costringerli a rincorrerci: questo è ciò che dobbiamo provare a fare

ha spiegato il commissario tecnico ceco.

Massimo rispetto per la Spagna, squadra fortissima più di quanto non lo siano i suoi interpreti. Gioca un calcio sempre proposito e ha la qualità per mettere in difficoltà qualunque avversario, ma ho detto ai ragazzi di non dover giocare con la paura, semmai solo con la voglia di spingersi oltre i propri limiti.

Qualche cambio di formazione è in cantiere, e in base agli interpreti potrebbe anche cambiare il modulo di partenza, con la possibilità nemmeno troppo velata di partire con un 5-4-1 piuttosto improntato alle ripartenze. Fari puntati su Jankto, esterno di centrocampo noto al pubblico spagnolo per via dei suoi trascorsi recenti nel Getafe, ma l’assenza di Patrick Schick finisce per togliere una munizione importante alla formazione dell’Est Europa.

REPUBBLICA CECA-SPAGNA, LE PROBABILI FORMAZIONI

REPUBBLICA CECA (5-4-1): Vaclik; Coufal, Zima, Brabec, Krejcl, Zeleny; Jankto, adilek, Soucek, Hlozek; Kuchta. All.: Silhavy.

SPAGNA (4-3-3): Unai Simon; Carvajal, Eric Garcia, Inigo Martinez, Marcos Alonso; Koe, Busquets, Gavi; Ferran Torres, De Tomas, Dani Olmo. All.: Luis Enrique.

ARBITRO: Letexier (Francia).

(Credits: Getty Images)

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