Josè Mourinho e quel cuore diviso a metà tra il Colosseo e la Torre Eiffel. Nelle ultime ore lo Special One, campione in carica della Uefa Conference League con la Roma, è stato accostato tra i candidati principali per il ruolo di allenatore sulla panchina del Paris Saint Germain.
La rivoluzione in casa parigina è iniziata qualche settimana fa, quando il direttore sportivo Leonardo è stato sollevato dall’incarico dopo una stagione deludente al di fuori dai confini nazionali, culminata con la cocente eliminazione del Santiago Bernabeu agli ottavi di finale. Il nuovo corso, infatti, è iniziato con l’addio di Angel Di Maria (congedato in bello stile dalla tifoserie parigina), per proseguire successivamente con l’estensione contrattuale di Kylian Mbappé e la riconferma di Leo Messi.
Chi non può dormire sonni tranquilli è soprattutto Pochettino. L’allenatore, infatti, nell'esperienza biennale ha conquistato un campionato e una coppa di Francia, troppo poco per un club che può vantare nomi stellari tra le propria fila. Il “No grazie” arrivato da Zidane e il progetto consolidato tra Antonio Conte e il Tottenham, ha permesso a Josè Mourinho di scalare rapidamente le gerarchie della lista dei desideri stilata dal magnate arabo Nasser Al-Khelaifi. Il portoghese, infatti, sarebbe la figura ideale e l’indiziato numero uno per architettare un progetto solido e vincente, soprattutto in ambito europeo.
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